In piazza la rabbia della Beloit

In piazza la rabbia della Beloit Pinerolo, corteo In piazza la rabbia della Beloit PINEROLO Più di quattromila persone hanno preso parte ieri mattina a Pinerolo allo sciopero generale indetto dai sindacati a sostegno dei 430 lavoratori della Beloit Italia, un'azienda legata ad una multinazionale americana che ha annunciato che da gennaio metterà in liquidazione lo stabilimento. La Beloit da oltre 40 anni produce le macchine per le cartiere: la decisione di chiudere i battenti, presa dai vertici della multinazionale, è arrivata a sorpresa con una e-mail alla direzione dello stabilimento di Pinerolo due mesi fa. Ieri hanno sfilato in testa al corteo i sindaci del Pinerolese e il vescovo Piergiorgio Debernardi, a testimonianza di quanto sia sentito il problema nella zona. La crisi della Beloit, hanno denunciato i sindacati, non p che l'ultimo segnale di un fenomeno ben più vasto di sofferenza dell'intero territorio: nel 1999, si sono persi centinaia di posti di lavoro, e le prospettive per il futuro non sono rosee. La direzione della Beloit ha proposto un piano di rilancio supportato dall'ingresso nella società di un partner di Domodossola. Ma questa ipotesi, oltre a dover ricevere il via libera dalla casa madre st at unitene, è vista con occhio critico dai sindacati. Motivo: il piano prevede comunque un alto numero di licenziamenti, [a. già.]