Non piace il Tfr-pensione

Non piace il Tfr-pensione Non piace il Tfr-pensione «Meglio comprare la casa o dei titoli» ROMA All'italiano non piace l'idea che. la sua liquidazione venga versata in un fondo pensione. Preferisce gestirla da sé, comprandosi una casa, facendo un investimento o regalandolo ai figli. E' quanto emerge dal rapporto Bnl/Einaudi sul risparmio. Solo il 3,2% degli intervistati è infatti d'accordo sul passaggio totale del Tir ai fondi e il 13,6% è favorevole a un utilizzo parziale della nuova formula di previdenza integrativa. Secondo il sottosegretario al Tesoro, Roberto Pinza, non si potrà prescindere da una compartecipazione dei lavoratori nelle decisioni sul destino del Tfr. Le ragioni dell'ostilità al trasferimento (il quesito posto nelle interviste curate dalla Doxa riguarda il Tfr ancora da maturare) sono del tutto evidenti. Chi in passato lo ha utilizzato, solo nel 2,6% dei casi l'ha destinato a un impiego specificamente previdenziale. Il 16,3% lo ha investito nell'acquisto di una casa, il 27,5% in titoli senza una finalizzazione precisa, il 14,1% l'ha destinato ai figli. L'utilizzo del Tir per finanziare i fondi pensione ridurrebbe, o al limite cancellerebbe, osserva il rapporto, questa fonte possibile di finanziamento per situazioni eccezionali, in cambio di una pensione integrativa collocata in un futuro sufficientemente lontano per la grande maggioranza degli intervistati. Da qui la «sorpresa» del rapporto che dal sondaggio su «La previdenza integrativa che verrei» osserva un netto calo di interesse, rispetto al '98, per i fondi pensio^ ne. Quando nacquero - è la spiegazione del rapporto - i fondi pensione piacquero quasi senza risene Serchè visti come futuri erogatori i rendite. Oggi, invece, appare più chiaro che occorre finanziarli o con contributi (solo il 12,7% del campione accetterebbe contributi aggiuntivi) oppure con la rinuncia parziale o totale al Tfr e non sono certo queste, si aggiunge, le modalità di finanziamento delle future pensioni che gli italiani vorrebbero. Nell'intervista ad un campione di occupati, emerge che un terzo non sa (20,2%) o non vuole (11%) indicare- la sua preferenza per una specifica forma di previdenza integrativa. Un altro tei,:o (30,3%) non vorrebbe alcuna forma collettiva ma gestirebbe individualmente il proprio risparmio previdenziale. Una piccola quota (6,5%) dichiara di essere già iscritta a un fondo pensione. Solo il residuo 32% vorrebbe sottoscrivere un fondo pensione di categoria aperto. «Appartenendo il Tfr ai singoli lavoratori ha detto Pinza, a titolo personale non vedo come si possa prescindere da una loro compartecipazione nel momento in cui si decide come trasferirlo. Il tema verrà affrontato dall'esecutivo nei prossimi giorni «una volta risolta questa questione di governo che ci agita». Secondo Pinza i fondi pensione «sono di un'utilità straordinaria» e accanto allo sforzo per porre in essere la norma occorre, alla luce di quello che emerge dall'indagine «anche un'opera di persuasione» nei confronti dei risparmiatori.

Persone citate: Pinza, Roberto Pinza

Luoghi citati: Roma