Fiamme nel laboratorio Cnr Paura per una nube tossica di Antonella Torra

Fiamme nel laboratorio Cnr Paura per una nube tossica Padova, nell'Istituto si sperimenta la fusione nucleare Fiamme nel laboratorio Cnr Paura per una nube tossica Antonella Torra PADOVA Prima le fiamme, poi il fumo, denso e nero e un forte odore di gomma bruciata. C'è paura a Padova per un'eventuale nube tossica, dopo il violento incendio che ieri pomeriggio ha devastato l'Istituto gas ionizzati del Cnr (il centro nazionale di ricerca). Le fiamme hanno distrutto il laboratorio dove è allo studio il progetto europeo Rsx di fusione nucleare, al quale lavora un consorzio formato da Cnr, Università di Padova ed Enea con un'equipe di 150 persone. Nessun ferito tra tecnici e dipendenti. Sono state evacuate le abitazioni della zona: 500persone hanno dovuto abbandonare le loro case. La prefettura di Padova ha giustificato il provvedimento di evacuazione, «in via precauzionale», con il fatto che il materiale andato a fuoco era costituito da condensatori e interrutori di potenza in bagno d'olio e sali di mercurio. Ieri sera il sindaco di Padova Giustina Destro ha invitato i residenti nel raggio di un un chilome tra dal luogo dell'incendio a non uscire di casa e a non utilizzare cibo o acqua raccolta fuori dalle stesse abitazioni. E ha emesso un'ordinanza, che scatta oggi, che impone la non commercializzazione della frutta e verdura raccolte ieri. L'incendio al Cnr, che si trova alla periferia della città, nella zona industriale, è scoppiato intomo alle 14. Le fiamme si sarebbero sviluppate per la sovralimentazione degli alimentatori delle macchine che presiedono alla fusione nucleare. La magistratura ha aperto un'inchiesta. Al momento nessuna ipotesi è esclusa, neppure il dolo. I vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme poco dopo le 18, subito dopo sono entrati in azione i tecnici che hanno raccolto campioni di acqua e dei fumi fuoriusciti dallo stabilimento. I primi risultati sono stati resi noti a sera tardi e hanno escluso la presenza nell'aria di tracce di mercurio sia nella zona del rogo che in quelle vicine. Tracce della pericolosa sostanza, in percentuali minime, sono state rilevate soltanto nell'acqua di ricaduta e spruzzata dagli idranti dei vigili del fuoco; un elemento non negativo, secondo gli esperti, perchè confermerebbe che la maggior parte del mercurio - la cui quantità non è ancora nota - vaporizzatosi con il calore è ricaduto nella zona stessa dell'incendio. Oggi saranno eseguite ulteriori analisi. Il Cnr di Padova ha già subito gravi danni a causa di altri due incendi, nell'agosto 1987 e nel gennaio 1992. Un'immagine dell'incendio che ieri pomeriggio ha devastato un laboratorio del Cnr di Padova

Persone citate: Giustina Destro

Luoghi citati: Padova