Tutti ali ebrei italiani schedati sul sito nazi di Francesco Grignetti

Tutti ali ebrei italiani schedati sul sito nazi Internet, già oscurata la pagina web argentina che ha pubblicato l'elenco dei cognomi Tutti ali ebrei italiani schedati sul sito nazi Francesco Grignetti ROMA Irrompono per Internet le follie naziste. Da lontani computer che si trovano in Argentina, o nei Paesi scandinavi, o negli Usa, la rete è vista come ideale vetrina per diffondere i propri proclami. Anche quelli più cupi. Al sito «Onore e fedeltà» fino a ieri mattina si poteva trovare un «elenco di circa 10.000 famiglie ebree d'Italia». Si accompagnava a un giochino di «caccia virtuale» per colpire e abbattere il rabbino Toaff, o Gianfranco Fini, oppure il famoso giocatore di football americano O.J. Simpson. Sito oscurato dalla società argentina che lo ospitava, dopo i primi articoli di giornale. Se qualcuno fosse appassionato al tema, comunque, lo stesso elenco si ritrova in uno stravagante sito «www. Holywar», che starebbe per «Guerra Santa Cristiana» ma sembra una parodia del fondamentalismo islamico. Lo pubblica un sedicente «Movimento di resistenza popolare». Basta scegliersi una lingua e l'elenco è tutto li, al capitolo «Cognomi». A scorrerlo c'é da restare stupefatti. Non solo per l'ennesimo prevedibile campionario di antisemitismo. Ma anche per la fatica di una persona che s'è messa a digitare 1650 cognomi che a suo parere corrispondono a 9800 famiglie di religione ebraica. E non basta. «Quest'elenco non pretende di essere completo né senza sbagli», aggiunge l'estensore. Pura paranoia di stampo razzista: di chi è convinto che vada smascherato chissà quale complotto demogiudo-plutocratico. Non si salva nemmeno il Papa. Anzi. I nazisti di «Guerra Santa Cristiana» si scagliano contro l'ecumenismo di Giovanni Paolo II, il dialogo con esponenti di altre religioni, l'atteggiamento rispettoso verso i popoli del mondo. Il sito è tutto un fiorire di invettive contro il Pontefice. Al capitolo «Quello che non avremmo mai voluto vedere» c'è un florilegio di fotografie di Giovanni Paolo II - con il copricapo pellerossa, mentre saluta il Dalai Lama, insieme al rabbino Elio Toaff che vorrebbe strizzare l'occhio a chi non condivide le aperture della Chiesa. Naturalmente viene ripescato anche l'armamentario dell'antico antisemitismo cattolico. Il Concilio Vaticano II aveva cancellato tutto il capitolo del «deicidio». Sembrava davvero un capitolo destinato all'oblio. Questo sito Internet, invece, mix di modernità e di anticaglie ideologiche, lo resuscita. Il tono è aggressivo e delirante: «La parabola dei vignaioli perfidi, ovvero la colpevolezza degli ebrei nella morte del Signore». Conclusioni: «Il nuovo catechismo contraddice apertamente la morale cattolica». Seguono capitoli che parlano fin troppo .chiaro: «Il Talmud smascherato», «I Protocolli dei savi di Sion», «L'omicidio rituale praticato dai Giudei». E ci sono anche vignette che vorrebbero essere satiriche, ma riecheggiano in maniera agghiacciante allo stile della rivista fascista «La difesa della razza». Attraverso i computer di Internet, insomma - tenuti sotto osservazione dal nucleo di poh- zia telematica da mesi - emerge un ragnatela di siti nazistoidi. Degli scambi di informazione e della solidarietà tra gruppi europei di naziskin s'è già scritto molto. C'è però un «www.Aaargh», che vuole essere la sigla spiritosa di una fantomatica «Associazione antichi amatori di racconti di guerra e di Olocau¬ sto», che è il trionfo del negazionismo storico. Ossia quel gruppetto di storici d'estrema destra che negano l'esistenza dei lager e sostengono che l'Olocausto degli ebrei è un'invenzione. Lingue disponibili, anche qui, oltre l'italiano, il francese, 1 inglese, il tedesco e lo spagnolo. Naturalmente si trovano testi degli storici negazionisti David Irvine e Robert Faurisson. C'è anche l'italiano Carlo Mattogno, ieri a Berlino autore prediletto della casa editrice Ar, Padova, di Franco Freda. Qualche idea della sua bibliografia. Si comincia con «La Risiera di San Sabba: un falso grossolano», Sentinella d'Italia, 1985. La lista ora compare in un altro indirizzo firmato «Holywar» Attacchi anche al Papa e al suo ecumenismo Internet è un oceano di informazioni alcune delle quali anche criminali: è più che mai aperto il dibattito sulla regolamentazione della rete

Luoghi citati: Argentina, Berlino, Italia, Padova, Roma, Usa