La Bonino ha deciso «Corro in Lombardia»

La Bonino ha deciso «Corro in Lombardia» Saita l'intesa con il Polo per le regionali La Bonino ha deciso «Corro in Lombardia» Incerta se candidarsi anche in Piemonte «Sto valutando, forse sceglierò il Veneto» «La Lombardia è la regione più importante e lì alle europee abbiamo ottenuto una valanga di voti», disse Emma Boriino un paio di settimane fa, lasciando capire che ci stava ragionando sopra; ieri, ha confermato: in primavera, quando si voterà per le regionali, gli elettori lombardi troveranno sulla scheda anche il suo nome, accanto a quelli degli altri due candidati alla presidenza della giunta, Mino Martinazzoli (per il centrosinistra) e Roberto Formigoni (per il centrodestra). Non è escluso, però, che Bonino decida di correre anche in Piemonte o, in alternativa, in Veneto: «Sto valutando», ha detto ieri l'esponente radicale. Vero è che se poi dovesse vincere in più di una regione, si aprirebbe un problema giuridico inedito: ferma restando la possibilità di scegliere quale governare, che cosa accadrebbe nell'altra? Interrogativi a parte, la scelta di Emma Bonino di candidarsi in Lombardia è in aperta polemica con il Polo e, soprattutto, con Silvio Berlusconi. «Nelle ultime settimane», si legge infatti in un comunicato diffuso ieri, «il movimento radicale e la lista Bonino hanno dovuto constatare la pratica indisponibilità del leader dell'opposizione e delle organizzazioni politiche da lui guidate a un tempestivo accordo». I radicali, in sostanza, accusano il centrodestra di non avere voluto abbracciare il loro programma per rispondere «con un immediato impegno riformatore liberale e liberista alla crisi esplosa nel Paese». Il primo a commentare la decisione di Emma Bonino è aitato Mino Martinazzoli. L'ex Segretario della De e del Pprieri ha ostentato una grande tranquillità: «E' una scelta assolutamente legittima, interessante», ha detto. «Questo movimento Il centrin TosschiAltero Mma nel'intesa odestra cana era Matteoli l Sud non c'è ha raccolto una dose non marginale di consensi in Lombardia alle europee e credo abbia ragione a proporsi anche in questa competizione». Paura di questa concorrente? «Non so come Emma Bonino potrà influenza i due schieramenti, ho però l'impressione che possa creare qualche problema al serbatoio elettorale del Polo». A proposito di Polo, proprio ieri mattina Silvio Berlusconi aveva parlato della questionealleanze, mettendo in rilievo la «naturale sintonia» con alcuni temi affrontati nei referendum radicali e ricordando invece, a proposito del Carroccio, «che fu Forza Italia a parlare per prima di devoluzione, se la Lega se ne è accorta ce lo dica e si può dialogare». Dal fronte delle regionali, è anche da segnalare che, ieri, H vertice dei leader del centrodestra non ha sbloccato l'impasse sulla scelta dei candidati per Campania, Puglia e Abruzzo. La soluzione non si è trovata proprio perché strettamente intrecciata alla questione delle alleanze (Lega, Bonino, Buttiglione), su cui nel Polo non c'è totale sintonia. Per la Campania si fanno i nomi dell'uscente Antonio Rastrelli di An e del coordinatore regionale Antonio Martusciello, ma c'è la richiesta di Buttiglione di candidare Gianfranco Rotondi. Per la Puglia si discute se riconfermare l'uscente Salvatore Distaso (An) o mettere in pista l'europarlamentare azzurro Raffaele Fitto. In alto mare anche la scelta del candidato per l'Abruzzo: i nomi che circolano sono quelli del sindaco di PescararGiovanjii^aceJAnl e di Salvatore AradùMFi). Infine: in Toscana il Polo ha definito la sua scelta: sarà Altero Matteoli, di An, a concorrere contro il diessino Claudio Martini, [r. i.] Il centrodestra in Toscana schiera Altero Matteoli ma nel Sud l'intesa non c'è