DI CASTELLO IN CASTELLO

DI CASTELLO IN CASTELLO STORIA DI CASTELLO IN CASTELLO Vicende di famiglie e manieri lungo quattro viepiemontesi CASTELLI che diventano palazzi (o «palazzassi»). Che diventano ville per lo svago e la villeggiatura. Che nascono ex novo. Che tentano la via del ritomo all'antico. Un giro tra Piemonte e Val d'Aosta in una «Storia di famiglie e castelli» (Centro Studi PiemontesiCa de Studi Piemontèis, pp. 348, L. 128 mila) divulgativamente ricostruita da Gustavo Figarolo di Groppello, Gustavo Mola di NomagUo, Enrico Genta e Francesco Gianazzo di Pamparato in veste di coordinatore. Le fotografie sono di Pier Giorgio Sclarandis. Come dire andar per castelli seguendo quattro percorsi e qualche digressione lungo la via francigena, quella da cui passavano i pellegrini in viaggio da o per Roma, Gerusalemme, Santiago de Compostela, oppure lungo le vie della seta e del sale, quelle da cui transitavano ben altri pellegrinaggi carichi di merci e spesso di botte da orbi. Una quarantina di nobili dimore castellane tra le circa mille che si contano in Piemonte. Da Saint Christophe, Chàtillon, Verrès, Issogne a Gaglianico, Cossato, Masserano. Da Vinovo ad Alessandria e Casale. Da Cirio, Bardassano, Virle, Piossasco, a Guarene, Monticello, Margarita. Tante curiosità. Il castello di Gagliardo), nel Biellese, esempio forse unico di dimora residenziale di tipo francese del XVI secolo. La villa «La Margherita» dei nobili Feria di Cossato, con il più antico giardino del Biellese ordinato all'italiana. Il palazzo Langosco di Vercelli dall'atipica pianta a forma trapezoidale aperta. Il castello di Teniavasso, vicino a Carmagnola, nel cuore di una proprietà scampata ai frazionamenti ereditari. Con una coda che riguardò anche Torino. Ispirandosi ai modelli neogotici di D'Andrade e Viollet-leDuc, Vittorio Avondo compì un'im- gresa che ispirò la costruzione del orgo medioevale al Valentino. Tra tanti castelli veri, mai visto insieme niente di più finto e di più filologicamente puntuale, [g. t.J

Persone citate: D'andrade, Enrico Genta, Francesco Gianazzo, Gustavo Figarolo, Gustavo Mola, Pier Giorgio Sclarandis, Vittorio Avondo