Il miglioramento genetico dei limoni

Il miglioramento genetico dei limoni NOVITÀ' DAL CNR DI PALERMO Il miglioramento genetico dei limoni Selezionate nuovex varietà DA quando il limone giunse in Sicilia prima dell'anno mille, con gli arabi, non soltanto la sua cuffusione è stata costante, ma anche notevolissima la quantità di ricerche condotte su queste specie (Citrus limon) in tutto il mondo, e in particolare presso istituti di ricerca dell'Italia Meridionale e della Florida (Usa). Parlando di limone è d'obbligo citare un trattato del 1756 in più volumi, «Instructions pour lesjardins», scritto in modo assai piacevole da Monsieur De La Quintinie, intendente alle cure dei frutteti e degli orti di Versailles, personaggio eccentrico definito però un artista dal Re Luigi XIV. I consigli circa il tipo di vasi da impiegare, le tecniche del rinvaso, della concimazione, dell'irrigazione sono attualissimi e utilissimi anche perché numerosi parchi (da Agliè a Boboli, dalle ville del Brenta a Villa Doria Pamphili a Roma) possiedono nel nostro Paese collezioni più o meno importanti di limoni m vaso. I ricercatori si pongono però sempre nuovi traguardi: attualmente alcuni temi affascinanti interessano il settore del miglioramento genetico. Si cerca, e sembra ci siano riusciti presso il Cnr di Palermo, di costituire individui triploidi ossia aventi il 50% in più dei cromosomi degli individui normali quindi apireni, in quanto tali piante offrono la possibilità di incrementare notevolmente la variabilità genetica tra i Limoni e di selezionare individui dotati di resistenza o di tolleranza nei confronti del malsecco, la più grave malattia causata da un fungo, di ottenere frutti con caratteristiche migliori quanto a colore, dimensioni, qualità organolettiche, contenuto in vitamina C ed epoca di maturazione. D'altra parte nella famiglia a cui appartengono i limoni per effetto della notevole apomissia esistente (fenomeno per cui si producono i frutti senza il ricorso alla meiosi e alla fecondazione), sono inibiti i processi di ibridazione naturale, fatto che rappresenta un grosso limite nell'evoluzione del genere. L'ottenimento di progeme triploidi di Citrus offre ampie opportunità di ricombinazione di pool genici in grado di tollerare ambienti sfavorevoli. Il ricorso alle biotecnologie come la coltura di endosperma (una porzione del seme) in vitro e la costituzione diretta di triploidi attraverso la fusione di protoplasti pur promettenti necessita no di ulteriori messe a punto. I triplodi una volta ottenuti sono stati innestati su diversi portainnesti per iniziare le prim i! valutazioni sulle caratteristiche agro romiche. Le pian- te ottenu te, che sembrano simili al genito re femminile, il Femminello co mune, soprattutto per la forma e la consistenza della foglia, sono state sottoposte a misurazione una per una. E' stata valutata la colorazione dei germogli con opportuni colorimetri, la lunghezza degli internodi e altri parametri da cui si è potuto affermare che le piante mostrano un elevato vigore. Per caratterizzare i triplo- di è stato impiegato uno strumento molto efficace per una rapida ed accurata stima del contenuto di Dna nucleare in Citrus. Le operazioni sono state condotte con un citofluorimetro a flusso, equipaggiato con un laser ad argon predisposto per una emissione nel verde, metodologia che ha il vantaggio di richiedere un quantitativo molto modesto di tessuto fogliare. Elena Accati Università di Torino ate nuovex varietà sfavorevoli. cnologie condosperma seme) in ne diretverso la sti pur ssita se a a agro te ottenu imili al genito emminello co per la forma e la foglia, sono a misurazione t ltt lequipaggiato con un laser ad argon predisposto per una emisi l d tdli h

Persone citate: Di Palermo, Elena Accati, Limoni, Luigi Xiv

Luoghi citati: Agliè, Boboli, Florida, Italia, Roma, Sicilia, Torino, Usa