Bandiera Lombarda sulla Bre

Bandiera Lombarda sulla Bre Nasce in Piemonte un polo con 30 mila miliardi di risparmio gestito Bandiera Lombarda sulla Bre Mps rilancia a2.500 miliardi per il Sdento MILANO Nel mondo del credito italiano si è conclusa un'altra vicenda di acquisizione: va alla Banca Lombarda, per 2.722 miliardi, il 56,73% della Banca Regionale Europea. Con la nuova aggregazione nasce un polo nazionale con un volume di risparmio gestito vicino ai 30 mila miliardi e che a livello regionale sarà il numero tre in Piemonte. La banca bresciana guidata da Gino Trombi ha superato sul filo di lana gli altri pretendenti, che erano un lotto agguerrito come Mps, Sanpaolo-Imi, Comit-Intesa e le Popolari Milano e Verona. Le Fondazioni azioniste della Bre, quella della Cassa di Rsiparmio di Cuneo e della Banca del Monte di Lombardia, che diverranno azioniste di Banca Lombarda con il 6% ciascuna, «hanno deliberato all'unanimità» di accettare la proposta e il perfezionamento dell' accordo avverrà a breve. Immediatamente verrà ceduto il 56,73% della Bre per un importo di 2.722 miliardi. Ogni Fondazione manterrà il 18,91%, quote sulle quali la Banca Lombarda ha rilasciato alle Fondazioni opzioni di vendita, da esercitare entro 5 anni, per un prezzo complessivo (per il 37,82 per cento) di 1.328 miliardi. Il capitale con diritto di voto di Bre è stato valutato 4.050 miliardi. Il rimanente 5,45 per cento è rappresentato da azioni di risparmio detenute da azionisti privati. Il pagamento per l'acquisto del 56,73 per cento sarà effettuato parte in contanti e parte mediante un aumento di capitale di Banca Lombarda riservato alle Fondazioni, che in questo modo arriveranno circa al 6 per cento del capitale di Banca Lombarda, con la possibilità di aderire al patto di sindacato dell'istituto bresciano. Trombi ha detto che la Banca Lombarda «ol- tre al free capital di cui dispone, circa 1200 miliardi, penso di proporre agli azionisti un aumento di capitale in opzione che consenta un rafforzamento patrimoniale di circa 200 minareti».' Con l'approdo di Bre alla Lombarda, sulla base dei dati di giugno scorso nasce un gruppo da 47.000 miliardi di attivo, impieghi per 28.000, raccolta diretta per 34.000, indiretta per 70.000, di cui risparmio gestito 29.000 miliardi. La rete conterà su 700 sportelli, con presenza radicata in Lombardia, Piemonte, Liguria, Lazio e significativa nel Triveneto e in Emilia. L'ennesimo episodio dello shopping bancario in atto sul mercato italiano ha visto ancora una volta i grandi istituti sconfitti da una realtà di dimensioni inferiori, come è la Banca Lombarda. Anche se da tempo le indiscrezioni davano per favorito l'istituto di Giovanni Trombi (di cui è vicepresidente Giovanni Bazoli e che è azionista di Intesa), dalla partita per la Bre escono senza risultato Monte dei Paschi c S«npaolo-Imi. A proposito di Mps, mentre Bankitalia sembra caldeggiare un suo avvicinamento a Bancaroma e a Bnl (che lunedì 20 riunisce il consiglio di amministrazione anche per discutere le costellazioni bancarie in via di formazione) l'istituto senese mostra più interesse a muoversi per conto suo, rilanciando da 2.200 a 2.500 miliardi la sua offerta per il controllo della Banca del Salento, i cui vertici avevano invece deciso di dare l'esclusiva al Sanpaolo-Imi giudicando migliore il progetto industriale della banca torinese. Le voci sul rilancio deci so dal consiglio di ammimstrazio ne non hanno peraltro ricevuto ufficialmente conferma (né smentita). Prima che si diffondessero, il presidente salentino Giovanni Se meraro aveva detto di non aspettarsi rilanci: «Non credo, ormai siamo alla fine. Non riteniamo che ci possano essere offerte ulteriori Spero di chiudere con il Sanpaolo Imi entro fine anno». Ieri il presidente dell'Ina Sergio Siglienti è stato cooptato nel consiglio di amministrazione delle Generali, che ha preso atto del sue cesso dell'Opas sull'Ina con un'ade sione dell'80,99 per cento.

Persone citate: Gino Trombi, Giovanni Bazoli, Intesa, Sergio Siglienti