Sponsor e false fatture Canola tra gli indagati

Sponsor e false fatture Canola tra gli indagati Inchiesta sul presidente della Lega basket Sponsor e false fatture Canola tra gli indagati Perquisitigli ufficiai Torino e Bologna Secondo l'accusa evasi quattro miliardi MILANO L'inchiesta sul giro di false fatture che Intermedia, società specializzata in promozioni pubblicitane sportive, avrebbe distribuito ad aziende di mezza Italia, ha colpito ieri un personaggio di rilievo nel mondo dei motori e dello sport. La Guardia di Finanza, su ordine del sostituto procuratore Paolo lelo, ha perquisito infatti gli uffici bolognesi e torinesi di Alfredo Càzzola, titolare della Promoter srl, ma noto soprattutto come presidente della Lega nazionale basket e della Viri us di Bologna oltre che organizzatore del Motor Show e del salone dell'auto di Torino. Al centro delle verifiche delle Fiamme gialle, le fatturazioni tra il '92 e il '94 che la Promoter avrebbe realizzato tramite Intermedia per un totale di 5 miliardi e 600milioni. Di questa somma, secondo le accuse, almeno 4 miliardi in realtà sarebbero tornati nella disponibilità della società di Cazzola che dunque li avrebbe evasi al fìsco, finendo nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato per false fatturazioni, falso in bilancio e appropriazione indebita. La Promoter Int ornati o n al ieri ha precisato che le in dagini «riguardano la società Promoter srl e sono relative a una pianificazione pubblicitaria del 1992/93 riguardante il Motor Show sul circuito televisivo Eurosport. Tale pianificazione - conclude il comunicato- fu proposta dalla società Intermedia di Milano». «Non abbiamo mai emesso false fatturazioni - ha ancora aggiunto Alfredo Cazzola, ieri sera, intervistato da "E' Tv" -. Caso mai le abbiamo subite, non fatte. Noi abbiamo pagato per avere campagne pubblicitarie televisive sul Motor Show che poi sono andate in onda e sono state viste in tutta Europa». E' stato proprio indagando sulla lista dei clienti di Intermedia, tra i quali la Sisal, entrata clamorosamente nell'inchiesta l'aprile scorso, che la procura sarebbe arrivata alla Promoter di Cazzola . Un'indagine che non riguarda soltanto l'emissione di innumerevoli fatture false di Intermedia, il cui titolare Vittorio Colombo ha riempito decine di pagine di verbale, ma anche una serie di patteggiamenti "frettolosi" che nel giugno scorso portarono in carcere per corruzione Rocco Stasi, un maresciallo della Finanza in servizio presso la procura di Torino, accusato di aver chiuso entrambi gli occhi sulla reale consistenza dei fondi neri delle varie aziende inquisite nel capoluogo piemontese in cambio di alcune tango ni i.. Nell'inchiesta milanese il numero degli indagati ha raggiunto il numero esorbitante di 108 persone e sarebbero stati individuati fondi neri e false fatturazioni per oltre 150 miliardi di lire. Nei giorni scorsi infine per quattro imprenditori è stato deciso il rinvio a giudizio: si tratta di Donato Sergiano della società Kermit, Fausto Distante della Sidea, Angelo Magnani e Angelo Pietra Sciarini della Manno Collettori. Il meccanismo della truffa fiscale era semplice: Intermedia, secondo gli inquirenti, si proponeva come intermediaria per acquistare spazi pubblicitari televisivi da rivendere poi, gonfiando gli importi, alle aziende richiedenti, le quali ottenevano, sottobanco, la differenza tra il costo reale e quello fittizio, [p. col.)

Persone citate: Alfredo Cazzola, Alfredo Càzzola, Angelo Magnani, Angelo Pietra Sciarini, Canola, Cazzola, Manno Collettori, Rocco Stasi, Vittorio Colombo

Luoghi citati: Bologna, Donato, Europa, Italia, Milano, Torino