Dopo lo scandalo russo arriva la riforma del Fmi di Stefano Lepri
Dopo lo scandalo russo arriva la riforma del Fmi Contrasti al G-20 sul futuro dell'organismo Dopo lo scandalo russo arriva la riforma del Fmi GHStati Uniti: bisogna interrompere la catena diprestiti ai Paesi in crisi Stefano Lepri inviato a BERLINO Lo scandalo russo ha lasciato il segno. Promette novità su chi e come ci salverà dalle prossime crisi finanziarie la prima riunione del G-20, nuovo consesso di vertice dell'economia mondiale. Crescono i dubbi sulla candidatura del tedesco Caio Koch-Weser al vertice del Fondo monetario intemazionale; ma c'è una iniziativa americana per rinnovare questa istituzione, mettendo a frutto l'esperienza delle crisi del 1997 e 1998. Il segretario al Tesoro Usa giunge con la proposta che il Fmi d ora in poi eviti di impegolarsi in catene di prestiti che servono a pagare gli interessi dei prestiti precedenti; dovrà solo sostenere a breve termine i paesi in crisi. Certo in una sola giornata difficilmente potrà dare risultati chiari un organo rappresentativo ( 19 paesi che forniscono l'80% del prodotto lordo mondiale, 86% considerando che il ventesimo partecipante è l'Unione europea) ma eterogeneo e non rodato come il G-20. Si è cominciato ieri pomeriggio con un incontro bilaterale tra u ministro delle Finanze tedesco Hans Eichel, e Summers. E' stata invece cerimoniale e non di lavoro la cena, a cui per l'Italia hanno partecipato il ministro del Tesoro Giuliano Amato e il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio. Alcuni paesi emergenti potranj no dissentire dalla proposta ameri¬ cana; disponibili sembrano invece gli europei, soprattutto i tedeschi. Un contrasto di fondo è se debba divenire più importante del G-7 0 no questo nuovo organismo di 20 paesi, dove entrano, oltre ai Sette grandi e alla Russia, le potenze nuove come Cina e India, poi in ordine di importanza economica Brasile, Corea del Sud, Australia, Messico. Argentina, Indonesia, Turchia, Sudafrica, Arabia Saudita, ('.ambiano i tempi: declina il progetto di coordinare le principali economie, è urgente il bisogno della stabilità finanziaria che coinvolge tutto il globo. Per ora fissato a cadenza annuale, il G-20 in futuro «potrebbe forse sostituire il G-7» si è spinto a prevedere il presidente della Bundesbank Ernst Welteke, dopo che fino all'altroieri sono stati gli europei i meno entusiasti di questo appuntamento che gli Usa presentano come l'occasione per ridurre il peso dell'Europa nel Fmi. Ma non è detto che l'esito sia questo, obietta Amato; se l'Europa saprà giocare le sue carte un organismo più ampio, che dia voce ai paesi emergenti, potrà anzi ridimensionare il potere solitario degli Stati Uniti. Per la direzione del Fmi, il sottosegretario alle Finanze tedesco Koch-Weser non ha il sì della Francia, incontra ostilità in alcuni paesi emergenti e non entusiasma gli Usa, che preferirebbero un personaggio di maggior autorevolezza politica.
Persone citate: Antonio Fazio, Caio Koch-weser, Ernst Welteke, Giuliano Amato, Hans Eichel, Koch-weser, Summers
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