L'impennata d'orgoglio del super-bancario di Glauco Maggi

L'impennata d'orgoglio del super-bancario TUTfOSOLBI L'impennata d'orgoglio del super-bancario Glauco Maggi Una dozzina di «bancari pentiti» si erano autodenunciati, con una precedente lettera alla Stampa, per la cattiva consulènza fornita ai eli enti: l'azienda, scrivevano in estrema sintesi, ci spinge a piazzare prodotti come le polizze index o unit linked che 1 risparmiatori sottoscrivono senza capire mecca-. v nismo e rischi dell'investimento. Oggi registriamo invece la voce dell'«orgoglio bancario», con le parole accorate del signor Goria a difesa della sua attività. «Sono un bancario con 21 anni di banca e da 18 lavoro nel settore finanziàrio. Questo è il mio lavoro, credo di saperlo fare decentemente, non ne conosco altri. Ogni giorno per 5 giorni alla settimana sono a contatto con i clienti, ascolto le loro esigenze, cerco di comprenderle, di sviscerarle, di spiegare loro l'andamento dei mercati e di consigliare quello che in coscienza ritengo sia l'investimento giusto in quel momento e per quel cliente. La sera e il sabato leggo, studio, mi collego a Internet, seguo la chiusura della Borsa di New York e i principali cross contro dollaro; il mattino, prima di andare in agenzia, tramite Televideo mi informo circa l'apertura delle Borse asiatiche e sull'andamento a Tokyo del cross dollaro-yen. E' un lavoro duro, richiede impegno e passione ma mi piace perché è il mio lavoro. Non esistono prodotti "bidone", esistono prodotti giusti per i clienti giusti. Certo fondi, polizze vita, E'oni ecc. comportano costi e nissioni per i clienti e ricavi per le banche; ma, consentitemi, anche la carne che compro dal macellaio comprende nel prezzo il "costo" della remunerazione per il suo lavoro. Io insieme ai prodotti vendo consulenza, vendo la capacità della banca, rappresentata dal sottoscritto, di saper interpretare le esigenze e le necessità del cliente e di proporgli di conseguenza quel mix di prodotti che meglio si addice ai suoi obiettivi e alle sue necessità. E vorrei rivolgermi brevemente a quei "bancari pentiti". Cari colleghi, forse l'ansia e lo stress che provate nel lavoro non deriva tanto da "pressioni esteme" quanto da una vostra mancanza di sicurezza, dalla vostra incapacità di seguire e comprendere l'andamento dei mercati e le loro correlazio- il significato e le potenzialità e di conseguenza non si riesce a tranquillizzare il cliente ansioso per 1 andamento momentaneamente negativo del fondo o della gestione. Io posso dire a testa alta di avere la coscienza tranquilla, non ho venduto "bidoni" ai miei clienti e spero che pubblichiate questa mia con nome e cognome perché così, se qualche cliente ritenesse d'essere stato raggirato dal signor Goria possa dirlo pubblicamente sul vostro giornale. Quanto a crociere e viaggi premio, credetemi, non ne ho mai visti». Ringraziamo il cortese bancario perla testimonianza e il coraggio. Coraggio al limite della temerarietà se la consulenza si spinge all'interpretazione delle curve dei grafici dell'indice Dax della Borsa tedesca (è il lavoro di analisti tecnici), dei cross tra dollaro e yen (è materia per esperti valutari), delle correlazioni tra i mercati (è il campo d'azione dei gestori incaricati dell'asset allocation), delle esigenze degli investitori (è il compito dei promotori finanziari). Tutto stille spalle di un bancario appassionato. E mai premiato ! ipasj Ho letto il vostro articolo dal titolo «I cattivi consigli dei bancari pentiti» che mi ha colpito non solo per il contenuto ma anche per la giustificazione dell'uso. dell'anonimato. A me è stato insegnato che bisogna avere sempre il coraggio delle proprie azioni e che se si deve dire qualcosa lo si dice «con modo* ma senza nascondersi. Per questo io firmo con nome e cognome questo mio commento. Paolo Goria (Torino)

Persone citate: Goria, Paolo Goria

Luoghi citati: New York, Tokyo, Torino