Cosa Coppi, icona alla memoria di Giampaolo Ormezzano

Cosa Coppi, icona alla memoria Castellania: i figli Marina e Faustino hanno tagliato il nastro, sarà aperta dal 2 gennaio a 40 anni dalla morte del ciclista Cosa Coppi, icona alla memoria Trasformata in un museo sul Campionissimo Giampaolo Ormezzano CASTELLANIA Verniciata fresca di giallo la casa di Fausto Coppi, in via Fausto Coppi a Castellania, dove il (^pionissimo, 1 Airone, il FenomEno.ilRe Triste nacque il 15 settembre 1919, fa macchia quasi brutale nel paese, ora di novanta anime, che ha proprio tutti i grigi del tempo e dell'abbandono. Ieri Casa Coppi, dove non vive più nessuno perchè tutti quelli che l'abitarono sono morti, è stata riaperta, mezza museo mezza presepe, con anche una stanza commovente ed allucinante insieme, cinque manichini di cartapesta, in grandezza naturale, intorno ad un tavolo, opera di un artista paesano. Sono lì a discutere di ciclismo Fausto morto di malaria all'alba del 1960, il fratello Serse morto di caduta nel 1951, Milano il gregario, Zaneìli l'amico, Cavatina il gran massaggiatore cieco. Ricostruita anche una stanza di Fausto, con maglia biancoceleste su una sedia e fucile da cacciatore sul cornò: però lui ci dormiva quando eia già ciclista professionista, da bambino stava inguauiato sotto le coperte di un lettone con i due fratelli, in un altro lettone le due sorelle. li prossimo 2 gennaio saranno quarant'anni, giusto e bello rioffrire la casa come era, anche con alle pareti le foto che mamma Angiolina coliez ion a va quando il figlio era già campione. Accanto, in un edificio tutto ferito dagli anni, un minimuseo supplementare, nella stanza che era l'aula scolastica in cui Fausto andò sino alla terza elamentare. Altro dovrà nascere per queste tenere icone di memorie, in un paese appiccicato ad una collina triste, ieri colpita da un freddo brumoso che faceva umiltà. Un centinaio dì persone. Per la Regione Ghigo presidente adornane praticante e ciclofilo coppiano (ha imparato Fausto dagli scritti di Dino Buzzati). Il governo piemontese ha messo 150 dei 200 milioni sin qui spesi. Poi Merlano del consorzio turistico 'Terre di Fausto Coppi'', Armano del minimuseo, per dire di chi ha dato spinte forti. Ha parlato bene di fatiche, tristezze, fede di una terra e delle sue genti il parroco don Giuseppe, che ha citato a proposito del sommesso saper patire la dura quotidianità dei suoi contadini un proverbio del Burundi: "Quanoi pesci piangono, nessuno vede le lacrime". Poi è stato tagliato il nastro da Marina figlia di Bruna e Faustino figlio di Giulia, le due creature del Campionissimo, e tutti su è giù per i due piani, a raccogliere emozioni e commozioni: persino per Marina e Faustino è stata quasi una scoperta. Era il pomeriggio, molti avevano già fatto il p eli e grin aggi o la mattina. Dei mistici gregari del mitico Fausto c'era soltanto Giaccherò. Ma c'era Olimpia Coppi di 94 anni, moglie di un Fausto Coppi, uomo di mare detto il Comandante, fratello del papà dell'Airone (al quale far l'altro è stata intitolata una locanda). Luridissima scalatrice di gradini e di memorie, ha evocato tanto del nipote campione. C'era Piero Coppi sindaco del paese, qualche anno fa lo scoprimmo mentre fiero della sua modestia ramazzava la strada di fronte alla casa del cugino gran ciclista. Non si è parlato di ciclismo di adesso, Fausto Coppi è unità di misura troppo pesante per paragoni oltrettutto rigati dalla nostalgia. Molto parlare di calao, del Torino che il Campionissimo amava tanto, seminando questo amore nei paesani Per piangere il Campionissimo ufficialmente il 2 gennaio 2000, quarant'anni dopo quella mattina tremenda all'ospedale di Tortona, si stanno organizzando cose importanti, di tristezza ufficiale e no. Castellania spera di ottenere, con l'apertura di Casa Coppi - a due passi dal cimitero dove per Fausto e Serse ci sono continue fioriture di maglie omaggio di tutti i più forti ciclisti del mondo - il primo posto nella mappa del luoghi sacri del Campionissimo, davanti a Novi dove lui visse tanti anni e a Tortona dove lui morì e ad Alessandria titolare di una provincia che si appoggia all'Appennino detto ligure ma che più piemontese di onesta riservatezza e sana ruvidità non si può.

Persone citate: Airone, Bruna, Dino Buzzati, Fausto Coppi, Ghigo, Olimpia Coppi, Piero Coppi

Luoghi citati: Alessandria, Burundi, Castellania, Milano, Tortona