Gawronski: scelgo l'Europarlamento di Jas Gawronski

Gawronski: scelgo l'Europarlamento «A Strasburgo mi occupo dell'allargamento dell'Unione Europea all'Est» Gawronski: scelgo l'Europarlamento «Lascio il Senato, incompatibili i due impegni» ROMA «E' semplicemente una questione di presenza fisica». Jas Gawronski spiega così le sue dimissioni da Palazzo Madama nel bel mezzo della crisi annunciata. «Bisogna scegliere: non si può essere allo stesso tempo a Roma e a Bruxelles - dice -. Assolvere insieme gli impegni di senatore e quelli di europarlamentare è difficile. Poi c'è un'altra considerazione: rispetto agli altri, Forza Italia è un movimento neonato. Ha la necessità di consentire a uomini nuovi e capaci di farsi avanti. E questa mi sembra un'occasione per dare la possibilità di fare un'esperienza importante a Lorenzo Piccioni, l'imprenditore che erediterà il mio seggio». Silvio Berlusconi, però, mantiene il doppio incarico. Lui non ha «scelto». Perché? «Neppure Veltroni ha scelto, se è per quello. Ma per i leader di partito il discorso è diverso: per loro è indispensabile essere presenti, avere contatti sia a livello italiano, sia in Europa». Le elezioni europee risalgono a giugno. Come mai lei si dimette solo adesso? «Io mi sono reso conto subito dell' incompatibilità di fatto fra le due cariche, ma avevo qualche dubbio su quale lasciare. L'esperienza al Senato è stata stimolante, molto più di quanto avessi immaginato. Poi al Parlamento europeo mi hanno dato un incarico importante: occuparmi dell'allargamento dell' Unione, soprattutto per quanto riguarda la mia Polonia, e allora ho scelto Bruxelles». Il suo è un addio alla politica italiana? Magari in qualche modo motivato dalle ultime vicende? «Si riferisce alla crisi annuncia¬ ta? No, guardi: è soltanto un caso. Io ho annunciato le dimissioni una ventina di giorni fa. Il fatto che il calendario del Senato abbia fissato la votazione proprio in questo periodo non è dipeso da me. In ogni caso il mio non è affatto un addio: se alle elezioni politiche mi riproponessero delle afide interessanti, e se avrò terminato la mia missione europea, sarò pronto a ricandidarmi. Alternare incarichi, per un politico, è utile e stimolante: un lavoro può lasciare idee ed esperienze che aiutano a riuscire meglio quando le prospettive cambiano». Come è stata accolta la sua decisione? «Le risponderò con un esempio: Livia Turco, ministro di questo governo e candidata alla Regione Piemonte, ha detto che non ci sono leggi che le impongano una scelta. Bene, anche fra i miei due incarichi non c'è incompatibilità di diritto. Ma oltre al diritto c'è il buon gusto. Certo, pochi apprezzano la coerenza dei gesto, pochi si scandalizzerebbero se avessi continuato a giocare nei due campi. Questa è l'Italia. E allora sono gesti che uno compie per rispetto a se stesso, non per guadagnare consensi», [g.tib " ■ Jas Gawronski

Persone citate: Gawronski, Jas Gawronski, Livia Turco, Lorenzo Piccioni, Silvio Berlusconi, Veltroni

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Italia, Piemonte, Polonia, Roma, Strasburgo