Lettera aperta del lèadeì* della Quercia ai partiti della maggioranza: meglio lavorare per un D'Alema bis di Maria Laura Rodotà

Lettera aperta del lèadeì* della Quercia ai partiti della maggioranza: meglio lavorare per un D'Alema bis IL CHI E' DEI RIBALTONI STI di Maria Laura Rodotà La storia italiana lo mostra con chiarezza: essere statisti e un po' trasformisti, da noi, none contraddittorio c neanche la fine del mondo. Prendete Lamberto Oini: banchiere di Stato poi ministro del Tesoro di Berlusconi, poi premier di un governo suo serio ed operoso, poi entrato nell'Ulivo e da allora ministro degli Esteri. Uomo di classe, sempre: la notte del 2 ! aprile '96 fu l'unico leader con l'aplomb per dire "la sinistra ha vinto". Un grande, e un esempio per mortissimi. Anche per politici dal percorso diverso come il nato demitianb Clemente Mastèlla. Si èra scisso col Ccd, era stato ministro del Lavoro con Berlusca; in seguito si era unito a Cossiga i per fare un po'll governo con D'Alema. Ora non sono proprio uniti perché lui è capo dell'Udeur e Cossiga dell'Upr. Ma sono ambedue affettuosi e creativi, e spesso trovano il modo di stare insieme anche bisticciando un po'. Irene Rivetti, ex figura di culto padano e internazionale, ex presidente della Camera e della giuria del Processo di Biscardi, signora Brambilla alla seconda gravidanza, pare anche pronta per un secondo giro di partiti. Via dalla Lega, ha avuto un movimento personale (simbolo, un orsacchiotto); resa più matura dalla maternità è passata con Din); ora è presidente dell'Udeur. Non ha più i rìcci ma i capelli incollati in testa, certe volte è ingrugnata come ai bel tempi. Cambiera ancora.

Persone citate: Berlusconi, Biscardi, Brambilla, Cossiga, D'alema, Irene Rivetti