ATTENTI ALL'UOMO-MAIALE

ATTENTI ALL'UOMO-MAIALE XENO TRAPIANTO, NON FANTASCIENZA ATTENTI ALL'UOMO-MAIALE Fabrizia Pratesi de Ferrariis MI impegno a non avere figli... a sottopormi ad un continuo monitoraggio da parte dell'autorità di controllo... a dichiarare i miei partners sessuali ed i miei conviventi,... ad accettare il confinamento in caso di emergenza da epidemia infettiva...». Non è un romanzo di Orwell. 0 quello che dovrà sottoscrivere l'aspirante a xenotrapianto (trapianto, nell'uomo, di organo d'animale) secondo le «linee guida» del governo britannico. In Italia la stampa propone ogni giorno lo xenotrapianto tome maggiore promessa del futuro e pubblicizza gli appositi allevamenti di maiali «transgeniti» (maiali in cui sono stati inseriti geni umani), e le sperimentazioni in atto (su animali), utili a mostrare «che non siamo indietro nella ricerca»...Ma le più importanti informazioni vengono taciute. La prima è che, tome rivelano i provvedimenti del governo inglese, non potrà mai essere scongiurato il rischio di epidemie: i virus ignoti, latenti nell'animale, non sono individuabili prima che il passaggio nella specie umana, aiutato dall'impiego degli immunosopprcssori, ne stimoli il risveglio.La seconda è che le cellule dell'animale «donatore» si insediano, dopo il trapianto, in tutti gli organi del paziente. Come dite il chirurgo Thomas Starzl, di Pittsburgh, Stati Uniti («padre» dei trapianti d'organo d'animale), lo xenotrapianto crea una «chimera post-trapianto», un uomo die, dal punto di vista cellulare e genetico, è diventato un essere ibrido, un uomo-animale. Non viene neanche detto che, ad oggi, non un solo xenotrapianto ha funzionato: il paziente vissuto più a lungo (fegato di babbuino) è morto dopo 70 giorni di agonia atroce. Ma, al di là di ciò, chi mai sarà disposto ad avere le mani, il naso, il cuore, il proprio corpo, composti di cellule sia umane che di maiale? Delirio collettivo!'' Tutt'altro; la spiegazione è negli investimenti the le aziende biotecnologiche hanno fatto da tempo negli allevamenti di animali transgenici e nei brevetti: uno studio della Sandoz (oggi Novartis) prevede, a fronte di un investimento di un miliardo di dollari nel '96, un rientro di 5 miliardi di dollari annui intorno al 2010. Oggi le grandi industrie «biotecnologiche» fanno pressione affinché vengano, ancora una volta, privilegiati i loro interessi. Ma noi non vogliamo essere prima malati e poi «chimere umane» per salvare i loro investimenti... Vogliamo la previdenza, vogliamo privilegiare la salute, salvando le vite umane e la loro qualità. Noi crediamo, come i manifestanti di Seattle, che la difesa dei diritti umani possa ancora prevalere su quella del commercio. Responsabile della Lega Antivivisezionista Italiana

Persone citate: Fabrizia Pratesi, Orwell, Sandoz, Thomas Starzl

Luoghi citati: Italia, Pittsburgh, Seattle, Stati Uniti