Secondo round per il dopo Fossa

Secondo round per il dopo Fossa I tre saggi hanno incontrato gli imprenditori del Nord. Prossimo vertice a gennaio Secondo round per il dopo Fossa Callieri in testa nella corsa al vertice di Confindustria MILANO Confindustria non riesce a individuare il successore di Giorgio Possa. La seconda tornata di incontri, questa volta a Milano, tra i tre saggi - Luigi Lucchini, Sergio Pininfarina, Luigi Abete e gli imprenditori del Nord, è interloc.utoria, «Ci aggiorniamo a fine gennaio» dice difatti uscendo da Assolombarda Abele, e aggiunge; «Comunque tutto è tranquillo». Anche Pininfarina sdrammatizza, ricordando che «quella odierna è solo la seconda tornala su cinque previste». Poi smentisce ipotesi di contrasti interni («lo non me ne sono accorto, però il bello deve ancora venire. Ma per il momento direi chi? tutto va bene») e conclude con un rassicurante: «Le premesse sono buone». La situazione è dunque quella, immutata, delle ultime setti¬ mane. Restano in corsa tre candidati ufficiali: Carlo Callieri, Antonio D'Amato e Benito Benedilli. Dei tre, Callieri è in testa con un 70% di probabilità, ma per farcela dovrà acchiappare il 30% latitante (l'Unione Industriali di Torino continua a non pronunciarsi). Le possibilità di D'Amato sono scarse, il «peso contributivo» chi.' sta alle sue spalle, quello del Mezzogiorno, non ò sufficiente a garantirgli una vittoria. Tuttavia egli ha in mano un buon pacchetto di voti da gestire, che potranno pesare nel rush finale. Quanto al presidente di Assolombarda Benito Benedini (industriale chimico, e l'unico sul quale una grande federazione, Federchimica, si esprime apertamente. «Come Federchimica abbiamo fatto un nome» conferma il presidente della federazione Giorgio Squinzi. Lo stesso nome lo fa Diana Bracco, presi¬ dente dell'omonimo gruppo farmaceutico, che aggiunge: «Sapendo che io vengo da Federchimica, potete immaginare (piale nome ho fatto», Nomi non ne fa, viceversa, la presidente dei Giovani Emma Marcegaglia, ma presenta un documento con l'identikit del candidato ideale: che deve essere «forte ma moderno». Trenta sono gli imprenditori che sfilano in Assolombarda, tra cui il presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera, l'uomo che tutti vorrebbero alla guida di viale dell'Astronomia ma che ha di nuovo ripetuto il suo «no», il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri. Non va dai_ saggi l'ex presidente della Fiat Cesare Romiti che secondo alcuni non sarebbe insensibile ad una eventuale candidatura, il quale lancia un sibillino: «Ci saranno altre occasioni, non c'è fretta». Iv.s.l

Luoghi citati: Milano, Torino