La Borsa non sente aria di crìsi di Zeni

La Borsa non sente aria di crìsi Il Mibtel segna il nuovo record a quota 26.789.Trieste incassa oltre l'80 per cento delle azioni La Borsa non sente aria di crìsi Pieno successo per le Opa Generali e Pirelli Armando Zeni MILANO Altri tempi quelli in cui bastava uno stormir di fronde nel palazzo della politica a Roma per far precipitare Piazza Affari. Altri tempi. Adesso da Roma arrivano voci e qualcosa di più suU'miminenza di una possibile crisi di governo e Piazza Affari che fa? Sale, sale: su, su lino a toccare il massimo dei massimi fissando a quota 26.931 il record intraday dell'indice Mibtel, solo leggermente sceso in chiusura (a 26.789) ma pur sempre record. Incredibile Borsa e il bello, così almeno garantiscono un po' tutti gli addetti ai lavori, è che il rialzo di fine anno non è affatto finito, anzi. Promette un Natale di regali e un San Silvestro di fine secolo con i botti, questa Piazza Affari che nemmeno tre mesi e mezzo fa, all'inizio di agosto, sembrava sprofondare nella palude con il Mibtel a quota 22.309 e con la sensazione che, tra ripresa economica che stentava a venire e segnali d'inflazione concreti, la seconda parte del '99 non avrebbe, come dire, dato troppe soddisfazioni al popolo della Borsa. E invece ecco a un certo punto arrivare la ripresa, piano piano all'inizio, poi sempre più forte con la scoperta del Nuovo mercato e dei titoli Internet, quasi che d'un tratto anche in Piazza Affari qualcuno avesse finalmente scoperto un Nasdaq tutto italiano e via con Tiscali, Opengate, Seat, Finmatica a trascinare un boom mai visto prima. E poco male se lì per lì il debutto al listino dell'Enel non è stato quello che qualcuno si aspettava regalando da subito guadagni favolosi. Poco male perché, nel frattempo, tra Internet e telecomunicazioni, Piazza Affari ha guadagnato posizioni tra le consorelle Borse europee che nemmeno tanti anni fa la guardavano dall'alto delle loro inarrivabili capitalizzazioni e che invece, adesso, almeno alcune, sono lì lì per essere raggiunte e superate. Macina record, insomma, la ormai non più piccola Piazza Affari: dai 25.097 punti del Mibtel d'inizio anno ai 26.789 di ieri. Ieri, con i suoi 3.569 miTioni di euro scambiati e col Mibtel in rialzo dello 0,89%, Milano ha di nuovo fatto meglio di altre Borse europee, meglio di Parigi (+0,52%), di Zurigo (+0,21%), quasi alla pari di Francoforte (+0,99%) anch'essa ai suoi massimi. Nemmeno un attimo di incertezza di fronte ai venti di crisi politica, giusto una partenza (+0,14%) in sordina quasi subito dimenticata per dar spazio a quello che è già stato definito come il «nuovo rally» di fine anno e se lunedì a trascinare il listino erano stati il Nasdaq americano e i titoli assicurativi tricolori, ieri nemmeno la partenza così così di Wall Street e i dati contraddittori in arrivo dall' America han ,o frenato gli investitori che hanno riscoperto i titoli bancari. Non che abbiano sottovalu¬ tato Tiscali e compagnia, ieri, al contrario Tiscali è schizzata in alto di un altro 6,85% mentre tutta la scuderia Telecom è stata supercomprata con Tini (+3,49%) spinta anche dalla notizia data da Marco De Benedetti dei 18 milioni di clienti raggiunti, con Telecom (+2,71%), Tecnost (+3,06%) e Olivetti ( + 0,66%). Ma la riscoperta di ieri in Piazza .Affari sono state le banche: ecco quindi il +5,09% di Mediolanum, il +6,25% della banca Fideuram, il +1,4% del Sanpaololmi dato in polo position per la Banca del Salento. Frenata, invece, per Ina e Generali dopo la fine dell'epa (riuscita) del Leone triestino sulla compagnia romana: Trieste incassa l'80,57% dei titoli, risultato di rilievo se si considera c\\n il 10% del capitale è in mano del Sanpaololmi che non ha aderito all'offeita, un due è già delle Generali, un altro due e dell'Ina, e il Tesoro ha l'l%. Il flottante residuo dell'Ina, a questo punto, si riduce a circa il 5%. In questo, il titolo della compagnia di Siglienti ha lasciato sul campo il 6,36% e le Generali 1*1,56%: nonnaie per l'Ina, dicono gli esperti, dopo la corsa durante l'Opas mentre Trieste ha forse pagato la notizia che la Commissione europea ha preso altro tempo per decidere sulla presenza o meno di posizioni dominanti dopo il passaggio a Generali dell'Ina, un rinvio che potrebbe rallentare l'operazione. In calo anche Unim (-1,16%) in attesa della fine dell'altra Opa , quella della Milano Centrale (gruppo Pirelli), chiusa felicemente con l'adesione dell'88,8% del capitale. In gran spolvero infine Ifil (+3,63%) e Fiat ( + 2,01%) spinte dall'imminente varo del nuovo portale Internet che sarà presentato domani. BORSA ROVENTE ECCO Di SEGUITO LE CINQUE MIGLIORI E LE CINQUE PEGGIORI SEDUTE PER IL MIBTEL NEL '99 GIORNATE MIGLIORI... 14 dicembre: 20.789 13 dicembre: 20.553 8 dicembre: 20.275 9 dicembre: 20.258 10 dicembre: 20.172 ..E QUELLE PEGGIORI 6 agosto: 22.309 10 agosto: 22.309 9 febbraio: 22.398 29 luglio: 22.430 5 agosto: 22.435

Persone citate: Marco De Benedetti, Olivetti, Pirelli Armando, Siglienti, Tini