Boselli; ménle fiducia preventiva

Boselli; ménle fiducia preventiva Boselli; ménle fiducia preventiva ;pLo Sdi nncede e adesso punta su Veltroni Maria Teresa Meli ROMA Claudio Petruccioli fa i suoi complimenti allo Sdi. Scritta cosila cosa sembra strana, visto che il personaggio in questione ò un diessino. Un diessino, sì, a cui però non sfugge il lato comico di tutta questa vicenda della crisi. Perciò, quando Petruccioli incrocia in Transatlantico un esponente del partito di Boselli 10 apostrofa in questo modo: «Siete il miglior gruppo dirigente che il Psi abbiano avuto da cent'anni a questa parte. Non contate niente ma siete riusciti a provocare tutto questo. D'Alema pensava che foste morti, perché non sa che i socialisti hanno sette vite, come i gatti...». E giù risate. A cui, ovviamente si associa il deputato dello Sdi interpellato da Petruccioli. Già, cercano di prenderla con ironia anche quelli dello Sdi, benché per loro la vita in questi giorni sia alquanto dura. Tra minacce (facciamo il governo senza di voi, perché abbiamo la maggioranza) e lusinghe (vi interesserebbe un ministero in più, magari per Del Turco?), gli «otto gatti» del partito di Boselli vanno avanti. Di mattina il segretario ribadisce la sua posizione: con D'Alema si perde. Ma non chiude del tutto la porta: «Vedremo - dico - se partecipare al governo rinnovato». Tutta la giornata è un estenuante braccio di ferro per ottenere le dimissioni del premier. 11 presidente del Consiglio vorrebbe la firma di tutti i segretari di maggioranza sulla mozione e solo uopo si dimetterebbe? Da Boselli arriva un «no» secco. Niente fiducie preventive. E' la stessa posizione di Claudio Martelli, che qualcuno vorrebbe in rotta di collisione con il segretario. Ma a pranzo Boselli, Martelli e Villetti ragionano insieme sul da farsi. Non è proprio il caso di dividere un piccolo partito, pena la sopravvivenza dei socialisti. Quindi si ragiona su- gli scenari futuri. Lo Sdì potrebe presentare una «rosa» di nomi al capo dello Stato, tra i quali, ovviamente, non ci sareb- be D'Alema, ma potrebbe, per esempio, esserci Veltroni. Il calale Veltroni si è assunto l'ingrato compito di mediatore tra il presidente del Consiglio e Boselli. 1 due segretari si incontrano. Il leader della Quercia insiste sulle ragioni della maggioranza e sulla necessità che D Alema resti lì dov'è. «Guarda - gli risponde il numero uno dello Sdi - che il nostro era solo un consiglio. Sappiamo che il nostro peso parlamentare è limitato». Ma da quel colloquio non è che sortisca niente di nuovo. Tant'è vero che Roberto Villetti cita Machiavelli per spiegare qual ò la sola tattica che i socialisti possono adottare con D'Alema: «Un piccolo popolo ha un solo modo per riuscire a vincere contro un grande popolo: farsi ammazzare uno ad uno». Fantasie macabre? Un po' per gioco, un po' per esorcizzare la paura (che c'è, perché il pressing nei loro confronti è forte, con tanto di tentativi di campagna acquisti), la morte ricorre spesso nei discorsi che i socialisti fanno questi giorni. «Il premier non farà prigionieri», è il ritornello ricorrente. «Vedo già la mia bara portata a spalle...», scherza il ministro Angelo Piazza. Mentre il capogruppo alla Camera, Giovanni Crema, il quale chiede solo di non «finire in una fosse comune», non rinuncia però a dare ugualmente un'ulteriore stoccata al premier: «Se i nostri alleati insistono per avere ancora D'Alema - dice - bene, che se lo tengano loro». Ma al di là delle battute, i socialisti sono preoccupati sul serio. Fino ai pomeriggio inoltrato non si fidano che u presidente del Consiglio dia davvero le dimissioni. «Visto che questi sono capaci di giochi peggiori di quelli che si facevano nella prima Repubblica, perché non facciamo dimettere i ministri?», propone Martelli. L'ipotesi, però, non viene raccolta. In compenso da Palazzo Chigi e da Botteghe Oscure viene la conferma definitiva: D'Alema si dimetterà. E adesso? «Adesso la crisi è aperta e comincia la partita», spiega Boselli ai suoi. Partita oltre modo complicata. Lo Sdi non ha alternative. «Con il Polo - spiega il "socialista-forzitalista' Fabrizio Cicchitto - non hanno intenzione di andare. Noi ci abbiamo tentato tempo fa, però questo non è il momento di riprovarci». Ma anche D'Alema non può pensare di fare un governo con due tre voti di scarto. Petruccioli: complimenti, D'Alema vi credeva morti, non sa che avete sette vite, come i gatti I segretario dei Socialisti Democratici Italiani Enrico Boselli con Bobo Craxi

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