Azioni & cedole che fanno epoca

Azioni & cedole che fanno epoca CONSIGLI Come avviare il collezionismo delle blue chips «fuori corso», passione che unisce gusto grafico e cultura economica (e offre pure occasioni d'affari) Azioni & cedole che fanno epoca ENTRE le nuovissime azioni volano sul circuito telematico, la carta di quelle vecchie comincia a cantare. Come in tutte le medaglie, d'altronde, anche questa ha i suoi due lati. 11 vecchio e il nuovo - del mercato azionario - uniti da analoghe opportunità speculative. Negli ulti-, mi anni di questo secolo, l'avvento della Borsa telematica ha, di fatto, ridotto drasticamente la circolazione fisica dei titoli cartacei. MEMORIA Una rivoluzione che, oltre ad aumentare gli accessi al moderno mercato azionario, ha contribuito ad aumentare di molto il valore collezionistico delle vecchie emissioni. Titoli azionari di società, stampati su carte speciali e seguendo i dettami decorativi della loro epoca. Oggi, ovviamente, senza più valore sul mercato finanziario. Ma ricercati e scambiati a cifre sempre più alte da appassionati e collezionisti. Eppure, per molto tempo questi documenti «fuori-corso» sono stati considerati da molti come semplice prodotto di scarto di una storia economica superata. Stimati soltanto come personale memoria delle prime ricchezze di alcune famiglie. E per questo, in alcuni casi, conservati nelle soffitte o in qualche sperduto cassetto di casa. COMPAGNIA DELLE INDIE I primi passi di questa strana passione di collezionare titoli ed emissioni d'epoca risalgono all'Inghilterra di fine Ottocento. Ma la febbre progressiva, che in questi ultimi anni sembra destinata a salire, è cominciata soltanto una ventina d'anni or sono. Oggi, gli esemplari più antichi, le vecchie azioni, i titoli storici emessi da società o enti pubblici che non esistono più, fallite o fuse con altre Spa, hanno quotazioni di tutto rispetto. Per molteplici ragioni, anche di rilevanza artistica nella loro produzione grafica. Ma soprattutto perché questi fogli di carta rappresentano pezzi importanti di storia dell'economia e della finanza dei singoli Paesi. Non tutti sanno che l'origine delle attuali Spa (società per azioni) risale al lontano 1602, quando fu fondata la società olandese «Compagnia delle Indie orientali» che importava spezie, zucchero, seta, cotone e avorio. CAMBIO MERCE Fu questa, infatti, la prima società a utilizzare il termine «azione», inteso come titolo valido alla riscossione di una partecipazione ai dividendi (gli utili prodotti ogni anno dalla società). Allora accadeva spesso che il pagamento degli utili si trasformasse in un sacco pieno di prodotti d'importazione. Una specie di incasso a «cambiomerce», assai gradito dalla maggioranza dei soci. Oggi, per la cronaca, una di quelle prime azioni emesse nel 1606 (è in assoluto il più antico titolo che si conosca) è custodito alla Borsa valori di Amsterdam con sulla testa un'assicurazione per circa 500 milioni di lire. TECNOLOGIE Due secoli dopo, con l'inizio della rivoluzione industriale, il destino delle società per azioni diviene sempre più intrecciato allo sviluppo delle conquiste tecnologiche. In grado di rinnovare e moltiplicare radicalmente il sistema produttivo, specie nei settori distributivi legati al trasporto. In Europa e negli Stati Uniti le società cominciano a emettere titoli con il fine di acquisire i grandi capitali indispensabili per i nuovi investimenti. I più importanti? Senza dubbio quelli relativi alle strade ferrate, alla navigazione a vapore, ma anche a nuove macchine produttive nei settori tessile e siderurgico. Lo sviluppo successivo è abbastanza noto a tutti. QUOTAZIONE Proprio partendo da queste sintetiche considerazioni sarà possibile, anche a chi per la prima volta si avvicina a questo settore del collezionismo, comprendere i meccanismi esatti che entrano in gioco per stabilire la giusta quotazione di un esemplare di azione o emissione d'epoca. Oggi, anche in Italia, esistono non solo negozi, ma an¬ che case d'asta e organizzazioni di vendita per corrispondenza in grado di proporre numerosi esemplari di valore collezionistico. Sfogliando, per esempio, il catalogo dell'ultima vendita del Portafoglio Storico, casa d'aste bolognese spccilizzata in documenti finanziari d'epoca, è possibile incontrare una grande varietà di esemplari interessanti. Titoli catalogati, valutati e suddivisi per settori specifici. Da quelli emessi da società alimentari, agli automobilistici, dai Casinò ai consorzi agrari, dalle Ferrovie americane alle colonie, sino alla produzione di tabacchi, stabilimenti termali o vecchie aziende tramviarie. AUTOMOBILI Tra i titoli più preziosi ecco l'azione delle «Officine Turkheime per Automobili e Velocipedi» emessa a Milano nel 1907 e quotata oggi 3,2 milioni di lire. Un'azione del 1956 della Fiat è invece stimata 2,5 milioni e si presenta con deliziose decorazioni e immagini allegoriche - raffigurano i vari settori produttivi - ispirate al celebre motto di quest'azienda «terra, mare e cielo». Molto rara l'altra azione di un'azienda automobilistica, quella della «Peugeot Croisat» risalente al 1906, stimata ora 2,5 milioni. Quotazione simile (2,6 milioni di lire) ha un'azione di fondazione - pari a 100 lire - della società «Elettro-Tessitura (Invenzione Bonelli)» emessa a Torino nel 1854. Reca le firme di Bonelli e Dupré. Interessante e anch'esso documento fondamentale nella storia automobilistica italiana l'azione di fondazione della «Società Automobilistica Lombarda» del 1905, che presenta una grafica dai richiami Liberty, oltre a riprodurre il modello «Esperia» e i relativi telai. ISTITUTI DI CREDITO Poi ci sono le azioni delle vecchie Banche. Quella, ad esempio, della «Banca Italo Germanica» da 500 lire del 1872. Assai interessante, poiché tale Istituto fu creato l'anno prima (nel 1871) con capitali tedeschi e lo scopo preciso di incrementare lo sviluppo del credito tra le due nazioni (che nella grafica di questo titolo appaiono simboleggiate da figure femminili con corona, spada e ramoscello d'ulivo). Degli istituti bancari italiani c'è, in questo catalogo della casa d'aste bolognese, un titolo del Credito Romagnolo risalente al 1947. E un altro del Banco di San Salvatore (Napoli, 1796). Ma c'è anche un'azione di quella che, all'inizio di questo secolo, fu tra le più grandi società per la produzione e la distribuzione di energia elettrica in Italia, la «Società Elet¬ trica Sarda», assorbita nel 1971 dalla «Bastogi». Ancora, un'azione della «Società dei Saponi e Profumi» di Firenze (1899). ALLEASTE Insomma nei cataloghi di queste vendite - sia d'asta che per corrispondenza - o nei negozi specializzati non c'è che l'imbarazzo della scelta. Una ventina di milioni ben spesi oggi, oltre che costituire una fonte di arricchimento della prò pria cultura personale in materia, hanno ottime possibilità di moltiplicarsi nei prossimi anni. Non rimane che introdursi poco alla volta in un settore con tutti i suoi segreti. Stando bene attenti a seguire alcune regole fondamentali negli acquisti. Come quelle sintetizzate in tabella. Oltre alla rarità e allo stato di conservazione, sarà sempre bene riuscire a cogliere la valenza artistica nella grafica e nelle decorazioni di un titolo: più rappresentano, inequivocabilmente, la cultura estetica del periodo di emissione più tale documento è destinato a costituire nel tempo una testimonianza ulteriore oltre a quella storica. SITI INTERNET Mentre lo sviluppo della telemati ca contribuisce alla valorizzazione di questo collezionismo, nascono anche i primi siti Intemet a esso dedicato. Anche sul web, insomma, gli appassionati possono cercare buone occasioni di acquisti o scambi. Sul sito «www. scripophily.com» non resta che navigare e scegliere on-line azioni di tutti i generi e settori e di società di tutto il mondo. Nei giorni scorsi era in vendita un esemplare di azione della «Missoury Kansas and Texas Railway Company» firmata dal finanziere americano Jay Gould e datata 1880. La sua quotazione si aggirava sugli 850 dollari. Il termine «scripofilia» con il quale si indica tale settore del collezionismo risale al 1978 a seguito di un'inchiesta svolta dal Times tra i propri lettori, che sempre più chiedevano informazioni su tale argomento. Oggi, più di vent'anni dopo, questa passione continua ad espandersi in tutto il mondo. NEGLI USA... Negli Stati Uniti la più importante casa d'aste del settore è la «R.M. Smythe Fr Co.», con sede a New York, in Broadway 26. Nello stesso palazzo si trova anche il Museo della Storia della Finanza americana, l'istituzione che recentemente ha acquisito (in un'asta di Solheby's, per circa 21 mila dollari) il documento finanziario originale della Banca di New York del 1791, con la firma di Alexander Hamilton. Lo slesso Museo ha anche acquistato (in una vendita della casa tedesca Tschoepe, per 22 mila marchi) un esemplare dell'emissione del 1780 con la firma di Benjamin Franklin. ... E IN GERMANIA E' infatti necessario specificare che, in Germania, questo particolare collezionismo ha da alcuni decenni numerosi seguaci. Il primo Museo dedicato alla Storia delle Azioni fu aperto nel 1976 a Kuernbach. Mentre il giornalista finanziario Heinz Brestel contava, già nel 1971, una ricca collezione con oltre 400 esemplari di securities storiche. Dal 1977 inoltre, a Francoforte, è operativa una associazione «Amici delle securities storiche», che organizza vendite ogni anno. Mentre la casa specializzata Tschoepe opera dal 1980 a Francoforte. SOTTO LA MEDIA Ma negli ultini cinque anni anche sul mercato italiano si sono moltiplicate le occasioni di acquisti. Spesso ancora a valutazioni ben al di sotto delle medie internazionali. Per questo, oltre a tentare l'acquisto speculativo sugli ultimi titoli di società legate all'informatica, potrebbe essere il caso di gettare un occhio a questo specialissimo mercato collezionistico. Se è vero, come consigliavano gli antichi, che in «medio stat virtus», la febbre del futuro potrebbe essere bilanciata da un'occhiatina curiosa al passato. Sempre azionario. Paolo Manazza La valenza artistica. Ogni titolo cartaceo d'epoca contiene una particolare soluzione grafica, più o meno artisticamente decorativa. Molte emissioni derivanti da bozzetti prodotti da incisori e artisti di fama, cornei od esempio Beltrame o Codognato. 5 REGOLE PER VALUTARE I "TITOLI STORICI" ITALIANI Lo stato di conservazione. Come per ogni opero d'arte od oggetto da collezionare è questo un elemento fondamentale, ai fini del suo valore. Un titolo d'epoca perfetto si presenta come quasi nuovo completo e senza piegature «fuorché tra lo stesso e le cedole» ma anche pulito «senza macchie o perdite di colore», senza bueni, tagli o timbri vari. La rarità. Vi sono dei pezzi che sono stati prodotti all'epoca della loro emissione soltanto in pochi esemplari. Come per i francobolli, risultano oggi i più rari, ricercati e pagati. Per conoscerli bene ò necessario approfondire la propria cultura sull'argomento, oltre che sulla stona economica di, ciascun Paese. L'anno di emissione. Ovviamente, più il titolo è vecchio più ha possibilità d'aver valore collezionistico. Nel caso dei titoli italiani quelli emessi prima del 1861, anno dell'unificazione nazionale, hanno mediamente un prezzo superiore rispetto a quelli postunitari. Per la cronaca nel 1861 esistevano meno di 300 società anonime. Le firme di personaggi celebri. Tutte le azioni e titoli recano in stampa la firma di avallo di amministratori, tesorieri o responsabili della società. Qualora esse appartengano a personaggi storici i titoli stessi assumono una maggiore rilevanza collezionistica. In Italia le firme di emissioni più importanti sono quelle di Garibaldi e Cavour. ASSICURAZIONI GENERALI Azione di fondazione, 1832, ^Portafoglio Storico T,5 milioni di lire FIAT Azione, 1955, Boone 4,4 milioni di lire NUOVO MOTORE BARSANTI Azione, 1858, FHW 4,2 milioni di lire | S.A. DELL'ELETTRO FORNITURA Azione di fondazione, 1854, FHW 3#3 mj|jonj jj |ire, FIAT -^Azione, 1920, Portafoglio Storico 3,2 milioni di lire SOCIETÀ' IDRO ELETTRICA BOVESANA Azione, 1926, HP Bern 2,5 milioni di lire I SO. GE. STRADE FERRATE E CAVALLI Azione, 1873, Portafoglio Storico 2,2 milioni di lire S.A. ITALIANA PER L'IMPIANTO E L'ESERCIZIO DEL GIARDINO ZOOLOGICO IN ROMA « * , , , Azione di fondazione, FHW 2#2 milionidl I S.A. ITALIANA PER L'IMPIANTO E L'ESERCIZIO DEL GIARDINO ZOOLOGICO IN ROMA Azione di fondazione, FHW 1,8 milioni di lire FIAT Azione 5x500,1956, Gutowski 1,8 milioni di lire ...E PEL MONDO 0 LIVERPOOL AND MANCHESTER RAILWAY CO azione 1826 Casa d'aste Tschope 42,2 milioni di lire 0 CONFEDERATE STATES OF AMERICA obbligazione 1862RMSmythe 39,3 milioni di lite 0 COMPAGNIE DES INDES azione 1770 Tschope 30,5 milioni di lire 0 COMPAGNIA DELLE INDIE ORIENTALI 0 NEUE THEATER ACTIEN GESELLSCHAFT obbligazione 1623Weywoda 28,5 milioni di lire azione 1877 FHWI 28,2 milioni di lire 0 NEUE THEATER ACTIEN GESELLSCHAFT azione 1877 Gutowski 26,4 milioni di lire 0 BENZ & CIE. RHEINISCHE GASMOTORENFABRIK obbligazione 1909 LAG 0 NEUE THEATER ACTIEN GESELLSCHAFT 24,0 milioni di lire azione 1877 Antik Effekten 24,5 milioni di lire 0 BRAUNSCHWCIGISCHE BANK (D MAINZ LUDWIGSHAFENER EISENBAHN azione 1854 FHW 23,5 milioni di lire azione 1846 Tschope 23,5 milioni di lire che sono I Beltrame o Codognato. L'anno o timbri vari. Le firme di ,o 1 à