RIAPRE DOPO I RESTAURI
RIAPRE DOPO I RESTAURI LA SINAGOGA DI IVREA RIAPRE DOPO I RESTAURI Testimone di una cultura e di una minoranza viva LJf antica sinagoga di Ivrea, W dopo anni di attenti e riI spettosi restauri, si riapre al pubblico domenica 12 dicembre. Per l'occasione il Comune (ora proprietario, ne ha curato i lavori) e la Comunità ebraica torinese invitano alla cerimonia che si inizia alle 16,30 con l'accoglienza sullo scalone della sinagoga, in via Quattro Martiri 24. Ci saranno il sindaco Fiorenzo Grijuela, il presidente della Comunità ebraica torinese Enrico Fubini, il delegato della Comunità di Ivrea Raffaele Pugliese, l'architetto Riccardo Petitti. Alle 17,30 Giorgina Arian Levi parlerà del 1848 degli ebrei in Piemonte, introducendo la rappresentazione teatrale tratta dal libro scritto insieme a Giulio Disegni per la regia di Pietra Selva Nicolicchia. Fino al 19 dicembre (orario 16-18) nella sinagoga resterà aperta la mostra fotografica di Ferruccio Levi dedicata a «Le tre anime di Gerusalemme». Nel marzo del 1980 il Comune di Ivrea aveva deciso di acquisire, attraverso una convenzione con la Comunità torinese, l'antica sinagoga per restaurarla affinché potesse essere utilizzata come sala riunioni, concerti e conferenze. Gli ebrei eporediesi, ormai un nucleo di una cinquantina di persone, da anni utilizzano per il culto, il piccolo tempio attiguo. E' storia antica ed importante quella degli ebrei di Ivrea, la cui presenza in città è segnalata intorno al 1443, a causa di violente sommosse antisemite. Ma occorre attendere il 1547 per avere notizie specifiche, quando i fratelli Isacco, Moisé, Sansone e Lazzareno probabilmente della famiglia Jona di Nizza Monferrato ottengono il premesso di aprire un banco di prestito, condizione indispensabile per gli ebrei che volevano stabilirsi in un luogo. Il nucleo iniziale si ingrandisce e si stabilisce in «borghetto» vicino alla chiesa di San Grato presso il Ponte Vecchio. Ma è nel 1700 che nasce la prima Comunità, gli ebrei si trasferiscono nell'antica Rua Coperta che diventa Contrada degli Ebrei. Quella che oggi si chiama via Quattro Martiri, lì dove c'è la sinagoga restaurata e il piccolo tempio. Ed è lì che nel 1761 nasce ufficialmente il ghetto imposto dai Savoia. Dopo U riconoscimento dei diritti civili e l'apertura dei ghetti (Statuto Albertino del 1848) prende vita l'idea di una grande sinagoga che si inaugura nel 1875. Gli ebrei di Ivrea sono 160, una mini società che sembra destinata ad espandersi ma che invece le leggi razziali del 1938 hanno decimato, ma non estinto. Ora quella sinagoga, esempio di tèmpo post emancipazione si ripropone come testimone di una cultura e di una minoranza che sa rinascere. Maria Valabrega
Persone citate: Arian, Enrico Fubini, Ferruccio Levi, Fiorenzo Grijuela, Giulio Disegni, Maria Valabrega, Pietra Selva Nicolicchia, Raffaele Pugliese, Riccardo Petitti, Sansone
Luoghi citati: Comune Di Ivrea, Gerusalemme, Ivrea, Nizza Monferrato, Piemonte, Savoia
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