Vicini e lontani

Vicini e lontaniVicini e lontani Anna e Virginia Coiombotto Rosso Suonare il pianoforte a quattro mani? Difficile, ma abbastanza diffuso. Scrivere un romanzo a quattro mani? Non impossibile, ma sempre più difficile. Dipingere un quadro a quattro mani? Più difficile ancora. A meno che le quattro mani in comune non abbiano qualche cosa di veramente speciale come, ad esempio, appartenere a due sorelle gemelle. Infatti. Anna e Virginia Coiombotto Rosso da bambine erano le due classiche gocce d'acqua. Da adulte continuano ad assomigliarsi anche se la vita le ha portate a stili di vita diverse. Ma quando dipingono, entrambe sulla stessa tela o sullo stesso pannello da ricoprire di luminescenti paillettes, sono assolutamente identiche, al punto di potersi intercambiare nei gesti e nelle pennellate. E' questa la loro forza e la loro peculiarità perché, ovviamente, riesce ad assommare in una singola opera la fantasia, l'estro e la creatività di due persone. Sempre pronte a litigare fuori dal loro laboratorio- ma anche pronte a rappacificarsi in pochi secondi- davanti ad un quadro in due sviluppano al meglio ia dialettica che c'è in ogni artista. Ciascuna da sola, forse, non sarebbe arrivata a sostituire, come più recente forma di espressione, i più tradizionali colori con luminosissime paillettes usate al modo di microscopico mosaico. Bene che l'abbiano fatto: i loro pannelli, suggestivi e affascinanti, portano in un mondo di sogno, in un tubinio di luce, in una irrealtà che è già festa per il 2000. Flavia Adami Solaroli di Briona Flavia Adami rivendica di non essere una viaggiatrice professionale: semplicemente di avere l'abitudine di accompagnare da sempre suo marito Paolo nei suoi viaggi mirati a trovare, in giro per il mondo, oggetti speciali da proporre nella sua galleria di arredatore-antiquario. Sarà più- vero, ma è alla sua sensibilità e alla suo fiuto che spesso Paolo deve la scoperta di pezzi particolarmente interessanti E' stata proprio lei, ad esempio, prima ancora di suo marito, ad innamorarsi della Birmania, a farsi coinvolgere dalla difficile situazione politica ed economica di qual paese, ad appassionarsi alla sua gente, alla sua laboriosità, alla sua gentilezza. E a scoprire i raffinati e suggestivi acquarelli che gli artisti birmani realizzano, fedeli agli insegnamenti della tradizione anglosassone con tecniche che di indigeno hanno veramente pochissimo, per raccontare la loro terra, il loro modo di vivere, l'atmosfera che regna attorno alle loro fantastiche pagode. Colpiti dalla bellezza di alcuni dipinti visti per caso, Flavia e Paolo hanno girato la Birmania per visitare i centri dove si raggruppano gU artisti impegnati a salvaguardare una tradizione ormai considerata come autoctona. Non solo: portando in mostra a Torino un centinaio di acquarelli, Flavia e Paolo hanno voluto condividere la bellezza e la magia di un popolo meraviglioso, impoverito e stremato da anni di durissimo regime totalitario.

Persone citate: Flavia Adami, Flavia Adami Solaroli

Luoghi citati: Birmania, Briona, Torino