L'olandese volante annuncia Wagner di Giorgio Pestelli

L'olandese volante annuncia Wagner Giorgio Pestelli L'olandese volante annuncia Wagner PER entrare nel mondo di Wagner la cosa migliore è partire da L'olandese volante. Subito il teatro è come invaso dal vento della meravigliosa Ouverture, cui succede un non meno straordinario quadro di cronaca marina, con operazioni di attracco e grida di marinai replicate dall'eco del fiordo norvegese; ma questo realismo è solo metà dell'opera, la quale scopre se stessa nel contatto con una materia opposta, la magia demoniaca: alla polvere della realtà quotidiana si mescolano così le pagliuzze di una sabbia dorata. Daland si dispera per un ritardo di poche ore, il giovane timoniere muore dal sonno, ma l'Olandese si avanza sullo sfondo di un tempo secolare perché una maledizione gli impedisce il sonno defla morte. L'altro punto di frizione avviene nella casa borghese di Daland, dove il soprannaturale entra in scena non dalla cappa del camino ma dalla porta principale come Olandese pretendente di Senta: solo che costei, come una dormiente che si risveglia, sa già tutto dell'Olandese avendolo ardentemente sognato nella sua Ballata. Nessuno, nemmeno Freud, sa raccontare così bene i sogni come i personaggi di Wagner e così la moderna narrativa è anticipata da questo intreccio di realtà, sogno, memoria, passato e presente: un nuovo promontorio della vita psichica è messo a nudo e in questo nucleo l'opera, pur così diversa dal Wagner maggiore, scopre la sua immortalità. Molte le buone registrazioni, anche recenti; ma una delle più consigliabili resta quella diretta da Karl Bòhm al Festival di Bay roti th nel 1971 (due CD DG 437 710-2 lire 54.000) dove la parte del protagonista è affidata alla voce statuaria di Thomas Stewart; ma il punto di forza è l'interpretazione di Senta realizzata dal soprano gallese Gwyneth Jones nel periodo più fruttuoso della sua carriera; la Jones non era nata come cantante wagneriana, ma si era formata nella tradizione lirica it alitimi: e questa esperienza si sente in una passionalità che la distacca con particolare efficacia dallo sfondo di '.(normalità» che la circonda. NESSUNO, NEMMENO FREUD, SA RACCONTARE COSI' BENE I SOGNI COME I PERSONAGGI DEL COMPOSITORE NESSUNO, NEMMENO FREUD, SA RACCONTARE COSI' BENE I SOGNI COME I PERSONAGGI DEL COMPOSITORE

Persone citate: Freud, Gwyneth Jones, Jones, Karl Bòhm, Thomas Stewart