Cézanne & C.

Cézanne & C. IMPRESSIONISTI E NATURA MORTA LOMBARDA: GLI EVENTI DA NON PERDERE Cézanne & C. N ITALIA Marisa Vescovo El il caso di dire, che per quanto riguarda l'Italia, per questo Capodanno di fine millennio, e inizio dell'anno giubilare, Roma è diventata una turbolenta «caput mundi», è diventata un unico Museo diffuso, ricco di eccezionali e speciali offerte, approntate per tutti gusti, in cui si sono moltiplicati spazi espositivi di grande prestigio. Pensiamo all'apertura delle stupende Scuderie Papali al Quirinale - le stalle per i cavalli dei Papi, restaurate da Gae Aulenti - dove troveremo la mostra evento dell'Anno santo: I cento capolavori dell'Ermitage. Per la prima volta escono in blocco dalla straordinario Museo di San Pietroburgo, ottanta dipinti e venti disegni che appartenevano alle raccolte di Schukin e Morozov, due geniali mercanti che avevano un particolare interesse per l'arte europea, frequentavano Parigi, comprando ai Salon e negli Studi, facendo evidentemente anche i «talent scout». Non è un caso allora che troviamo in mostra dipinti di Monet, e poi Gauguin, Sisley, Rousseau il Doganiere, Manet, Renoir, Degas, Matisse, Cézanne, Redon, Derain, Picasso, Denis, Bonnard, e una consistente manciata di «fauves». Un'occasione da non mancare, e la irresistibile mostra di Umberto Boccioni, alla Galleria Comunale d'Arte Moderna. Sono arrivate dal Metropolitan Museum di New York, 10 opere, assolutamente poco viste, del leader del Futurismo italiano, di cui è presente l'importantissimo Antigrazioso (1913), un busto in bronzo in cui l'artista applica le sue teorie relative al dinamismo nello spazio, nonché il suo ideale di bellezza antiaccademico. Con un po' di tempo a disposizione a Palazzo delle Esposizioni si posso- N ITMaVes ALIA sa vo no vedere i 600 oggetti della mostra Francesco Borromini e l'Universo Barocco. Per finire, si può fare una capatina ai Mercati di Flaiano a gustare le sculture minimaliste di Richard Serra. Per i pellegrini dell'arte nell'anno giubilare da segnalare a Loreto, nella sala Paolo VI La Madre di Dio nelle icone russe. Dopo questa tappa spirituale si può puntare dritto verso Trento a gustare, al Palazzo delle Albero, Segantini. La vita, la natura, la morte. Dipinti e disegni, cento disegni e un gruppo di olii, del maestro trentino in cui si respira la «luce divina», o meglip il Divisionismo. Scendendo verso Verona, si può fare una puntata alla Galleria dello Scudo, a gustare le opere di Toti Scialoja, rea lizzale negli anni dal 1955-63, in cui il pittorepoeta, tentava l'aggancio con la pittura americana di Kline e De Kooning. Ricco il panorama milanese: a Palazzo Reale, Natura morta lombarda, dove insieme a Baschenis, Munari, Ceruti, si scopre la misteriosa e straordinaria presenza della pittrice lombarda Fede Falizia (di lei si sa poco, solo che morì di peste nel 1963). Sempre a Palazzo Reale si può occhieggiare la mostra dedicata a Quasimodo, un omaggio al poeta siciliano, milanese cu adozione, di cui, oltre ad una sostanziosa parte documentaria, vengono evidenziati i legami, e le affinità con gli artisti suoi amici, e di cui aveva anche scritto: Birolli, Guttuso, Morandi, Manzù, Sironi e molti altri. Da non perdere, ancora a Palazzo Reale, poi Hokusai, il vecchio pazzo per la pittura. Due le mostre alla Triennale: Photomedia. Il sentimento del 2000, una carrellata tra arte e fotografia lungo gli ultimi trent'anni e l'omaggio all'architetto Aldo Rossi. A Genova, a Palazzo Ducale, la mostra El siglo de los genoveses. Arte e spandore al Palazzo dei Dogi, racconta l'avventuroso passato della città ligure come Repubblica Marinara, attraverso 400 opere provenienti da tutto il mondo, con dipinti di Tiziano, Tintoretto. Rubens, Van Dyck, Guercino, Reni, Fragonard, David, allestiti sontuosamente dallo scenografo Pier Luigi Pizzi. Grazie alla mostra la notte di San Silvestro a Genova si festeggerà a Palazzo Ducale con brindisi col «brodo delle indie», ovvero la cioccolata di Colombo. Volendo abbandonarsi per qualche tempo ad un'atmosfera di favola, sentire di nuovo un profumo di infanzia, ecco a Firenze, a Palazzo Strozzi, Joan Mirò, la metamorfosi della forma, 100 lavori (dipinti, sculture, carte ed un arazzo), provenienti dalla Fondazione Maeght di Saint Paul de Vence. A Venezia, oltre alla mostra di Palazzo Grassi II Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord ai tempi di Bellini, Durer, Tiziano, vale la pena di visitare a Palazzo Fortuny la rassegna su Mariano Fortuny, di cui si celebrano i 50 anni dalla morte. Il suo, è stato un alento straordinario: incisore, scenografo, stampatore di stoffe, ritrattista. A Padova invece al Palazzo della Ragione sono esposti i Dipinti dell'Ottocento e del Novecento dei civici Musei di Padova, punta di diamante di una rete di mostre che coinvolge i musei civici dei vari capoluoghi veneti. A questo punto non si può non vedere al Museo Pecci di Prato, la vasta antologica di Gerard Richter, in cui si espongono vari lavori appartenenti ai cicli pittorici richteriani - ritratti, nudi, città, montagne, nuvole, candele, astrazioni - coprendo così l'intera e vasta produzione dell'artista tedesco. Ma l'ultimo o il primo giorno dell'anno crediamo valga la pena di viverlo nella confusione gioiosa e coinvolgente di Napoli, passando da Capodimonte (qui grazie al restauro finanziato da Giovanni Agnelli sono da poco torna¬ ti all'antico splendore gli arazzi della Battaglia di Pavia) a Piazza del Plebiscito, dove Giulio Paolini ha progettato una «macchina scenica» davanti alla Chiesa di San Francesco di Paola. Paolini crea uno de! sooi metafisici enigmi, in compagnia del quale ci piace particolarmente entrare nell'enigma del 2000. I cento capolavori dell'Ermitage Roma. Scuderie papali al Quirinale. Orario di visita: domenica, lunedi, martedì e mercoledì 10/19; giovedì, venerdì, sabato 9,30/23. Rimarrà aperta dal 21 dicembre 1999 al 15 giugno 2000 Informazioni 06 69924600 Catalogo t letta Approdano alle scuderie del Quirinale cento capolavori dell'Ermitage Sono la punta di diamante d'un ricco cartellone di mostre per chi vuole spendere le vacanze di fine anno all'insegna dell'arte «La buveuse d'absinthe», Picasso «Le fumeur» di Cézanne in mostra a Roma. Sotto un'immagine dallo mostra di Body Art di New York