Nel segno del mito, sfogliando il calendario di Ovidio, rileggendo l'Apocalisse di Giovanni

Nel segno del mito, sfogliando il calendario di Ovidio, rileggendo l'Apocalisse di Giovanni Nel segno del mito, sfogliando il calendario di Ovidio, rileggendo l'Apocalisse di Giovanni LA SCELTA Alberto Sinitjaglia Musica come vita: alla riscoperta del maestro Gavazzeni Che quello speciale direttore d'orchestra rosse anche una persona speciale si ca pisce fin dalle immagini scelte per «Gianandrea Gavazzerà/musica come vita», un bel volumi curato da Luciano Alberti e Giovanni Gavazzeni, con saggi di Sylvano Bussotti, Silvio Cerutti, Simone Facchinetti, Mina Gregori, Dante Isella, Fiamma Nicolodi, Franco Serpa, Alessandro Solbiati e Corrado Stajano (ed. Grafica & Arte, Bergamo, pp. 248, L 88.000). Guardatelo con la Callas, con Visconti, con la Bergman e Rossellini, con De Sabata, Seraf in o Cilea, con papa Giovanni, Bacchetti o Carla Frecci: mai in mostra, sempre al lavoro. Oppure all'erta, a carpire brandelli di vita e d'arte, storie e retroscena di un Novecento tanto pienamente vissuto da musicista e da intellettuale, da protagonista e da testimone. Fu lo stesso maestro a rimuovere la sua opera di compositore, ma qui neviera offerta una ricognizione così efficace da provocare un rilancio. CLASSICI Alessandro Fo CHI voglia per Natale regalare un classico puntando sull'equilibrio fra valore scientifico ed economicità può ricorrere pressoché a colpo sicuro a qualsiasi volume della Bur Rizzoli (da Saffo, Platone, i tragici greci, ai latini «aurei» e «argentei», fino ai testi più rari e curiosi) o della elegante collana «Il Convivio» di Marsilio. In quest'ultima spicca l'Aiace di Sofocle (note di S. Mazzoldi, pp. 232, L. 25.000), introdotto e tradotto con solenne e limpida malinconia da Maria Grazia Ciani. Il grande guerriero, che, vedendosi preferire l'astuto Odisseo quale erede delle armi di Achille, ne impazzisce di dolore, si fa paradigma di un eroe sconfitto non già dal nemico, ma dai valori e dall'idea di giustizia dominanti fra i compagni. E il testo è «un susseguirsi di brani lirici, di monologhi, di dialoghi concitati che rappresentano il lungo addio di Aiace alla vita e a quegli ideali arcaici destinati ad essere sepolti insieme a lui» (p. 19). Parallelamente la Ciani cura, sempre per «Marsilio, una triplice Medea, collocando una accanto all'altra quelle di Euripide, Corrado Alvaro, Pasolini. Il grande teatro classico - una cui agile storia, che privilegia i Greci, traccia Umberto Albini, Nel nome di Dioniso (Garzanti, pp. 416, L. 27.000) - richiede il supporto di un briciolo di cultura mitologica. La voga della categoria «mito» anche in altri ambiti della nostra cultura contemporanea, chiama a CLAAlessF SICI ndro speciale evidenza, fra i regali «utili», alcuni recenti manuali. Accanto alle ristampate «garzantine» di Mitologia (pp. 854, L. 68.000) e di Simboli (pp. 656, L. 68.000), si pone ora il Dizionario di mitologia greca e latina di Anna Ferrari (Utet, pp. XXII-842, L. 150.000), attento alla fortuna dei singoli miti nella modernità, e di particolare sussidio nell'interpretazione delle espressioni figurative. Avviso ai naviganti d'amore: la «Plèiade» Einaudi offre due splendide occasioni da regalo, con la Poesia d'amore latina (pp. 866, L. 95.000) e il primo volume delle Opere di Ovidio (Dalia poesia d amore alla poesia dell'esilio, pp. 1470, L. 130.000), entrambi a cura di Paolo Fedeli. Con la consueta messe di note e apparati, nel primo si trovano il Catullo di G. Paduano, il Properzio di G. Leto e, tradotti da R. Mazzanti, Tibullo e la corona dei poeti tramandata insieme a lui, fra i quali la delicata Sulpicia, unica voce femminile di una certa consistenza giunta fino a noi dall'antichità romana. La spina dorsale dell'erotica latina si completa nel volume ovidia- no, che affianca a tutte le opere amatorie l'intera dolente produzione dell'esilio (traduzioni della Leto e di Nicola Cardini). Tascabili, solidi, elegantissimi, «I Diamanti» della Salerno Editrice: in evidenza l'attento e ricco Catullo di Luciano Paolicchi (I carmi, pp. 826, L. 38.000) e la novità Poeti greci e latini tradotti da Giacomo Leopardi, a cura di Franco D'Intino (pp. 576, L. 38.000). In tempi che il singolare fenomeno della «fine millennio psicologica» rende signoreggiati dal calendario, cade a proposito anche come dono «a tema» la nuova edizione dei Fasti di Ovidio apprestata da Fabio Stok (Utet, pp. 496, L. 65.000): non già quale viatico a afferrare che la nuova era comi nce - rà davvero solo con il 2001, bensì perché questo mirabile spettacolo o vi di ano risultava ancora poco valorizzato. Si tratta di variazioni in versi sui giorni dell'anno [fasti vale appunto «calendario»), miti, riti, feste, spunti dotti - purtroppo limitati ai primi sei mesi: un'incompiuta. E ulteriore pregio del volume è la contestuale edizione dei Frammenti: perché, si sa, di un autore ampiamente tramandato è questa un'area sempre afflitta da relativa disattenzione. Due poscritti: calendari ale è an¬ che la struttura che governa il Canzoniere di Petrarca (indispensabile l'edizione dei «Meridiani» Mondadori, a cura di Marco Santagata: pp. 1584, L. 65.000); contemporaneamente, a festeggiare un altro bimillenario (quello dalla nascita), esce nei classici Utet Dialoghi di Lucio Anneo Seneca, a cura di Paola Ramondetti (pp. 936, L. 120.000), arricchito da un utile Indice di alcuni concetti e immagini notevoli. A vezzo e opportunismo millen arisi ico può far pensare la segnalazione dell'Apocalisse di Giovanni (Fondazione Valla-Mondadori, pp. 468, L. 48.000). In realtà, l'edizione a cura di Edmondo Lupieri è un libro eccezionale per rigore scientifico, dovizia e chiarezza di informazioni su un'opera fra le più complesse e (quanto a paternità e inquadramento storico-culturale) enigmatiche dell'antichità. Si aggiunga l'alta classe della scrittura critica: un autentico libro-faro. Brevissime per Medioevo e Umanesimo: fondamentale la Cronologia e bibliografìa della letteratura Mediolatina, ultimo volume dello Spazio letterario del Medioevo Latino (Salerno Ed., pp. 928, L. 175.000); poi, due tocchi Ereziosi : Boncompagno da Signa ». 1170-1240), L'assedio di Ancona, a cura di Paolo Garbini (Roma, Viella, pp. 188, L. 22.000); Teofilo Folengo, n Baldo Padano Waldusl-X, redazione Toscolanense, a fronte in anastatica, traduzione di Giuseppe Tonna, da chiedere direttamente, insieme a informazioni sulla benemerita istituzione (fax 0376.363283), alla gaudente Associazione Amici di Merlin Cocai, Mantova. IL TEATRO GRECO NEL NOME DI DIONISO, I POETI ANTICHI TRADOTTI DA LEOPARDI, I CARMI D'AMORE DI CATULLO, IL BALDO DEL FOLENGO CAVALIERE DEL MEDIOEVO LATINO

Luoghi citati: Ancona, Bergamo, Mantova, Medea, Roma, Salerno, Signa