Con Carlino e la Pisana a cercare il nuovo Italiano di Giorgio Calcagno

Con Carlino e la Pisana a cercare il nuovo Italiano Con Carlino e la Pisana a cercare il nuovo Italiano LA SCELTA Giorgio Calcagno La Lietta di Pirandello, piccola figlia fuggita da casa a venturi anni Le «Lettere a Lietta» di Luigi Pirandello, trascrìtte dalla nipote Maria Luisa Aguirre D'Amico con una lampeggiante postfazione di Vincenzo Consolo (Mondadori, pp. 137, L 30.000) raccontano un dramma che l'autore delle «Maschere nude» non ha mai portato in scena: perché lo ha vissuto in prima persona. Lietta è fuggita di casa a 21 anni, sfinita dalla convivenza con la follia della madre; a 26 è andata sposa a un diplomatico che pochi mesi dopo la porta con sé in Cile, allontanandola irreparabilmente dal padre. Pirandello si sente abbandonato, vittima di un perverso destino. Le lettere alla figlia, amata nelle viscere, sono dettate da una sincerità crudele e da un umore cangiante, nell'altalena dei successi pubblici e dei rovesci privati. Mettono a nudo l'anima di un uomo che aveva passato la vita a nascondersi dietro i suoi personaggi. NARRATIVA Lorenzo Mondo PER chi ha consuetudine con i libri, specie quelli contemporanei che rappresentano la letteratura nel suo farsi, è buona regola mantenere un ancoraggio ai classici, ripercorrere qualche tratto di solido terreno. E' uscito da poco in edizione critica presso Guanda (per la Fondazione Pietro Bembo) Le confessioni d'un Italiano di Ippolito Nievo (pp. 1715, L. 150.000). Di questo capolavoro lasciato postumo dall'autore (naufragò a soli trent'anni nel canale di Sicilia) si suole apprezzare la splendida luce di giovinezza. Quella che garantisce un simpatico entusiasmò alle pagine"eloquenti e patriottiche, che rende indulgenti, come per necessarie intemperanze, davanti all'arruffìo avventuroso e picaresco della seconda parte del romanzo, che soprattutto intride di cosi ferma e limpida nostalgia i ricordi d'infanzia di Carlino e della Pisana (la donna più viva, affascinante e completa - è stato detto - della nostra letteratura). Ma questo libro in cui si raccontano gli avvenimenti che dettero vita, dalla metà del Settecento a quella dell'Ottocento, a un nuovo tipo di italiano, forgiato da guerre e rivoluzioni oltreché da una mutata coscienza civile, si può rileggere con altre sollecitazioni. Il curatore, Simone NARRLoreMo TIVA zo do Casini, documenta la straordinaria intelligenza storica di Nievo, più penetrante delle fonti scrupolosamente utilizzate, la maturità intellettuale che gli fa cogliere con anticipo certi nodi irrisolti del Risorgimento: il rapporto dei ceti emergenti con le masse contadine e con il mondo cattolico, l'inadeguata rappresentanza politica, l'affliggente ingiustizia sociale. litio bii.i, .. ..un,1 . . »H< Se ì lettori italiani riuscissero a superare la diffidenza per gli epistolari, andrebbero a nozze con le Lettere a Mita di Cristina Campo (Adelphi, pp. 404, L. 35.000). In un arco di vent'anni, questa scrittrice severa e ritrosa si confessa a un'amica, raccontando affetti e letture, paesaggi di natura e d'arte, riconoscendo a poco a poco, come sulle linee di una mano, la traccia di un destino. E' un'ansia strenua di perfezione che, onuai alle soglie della morte, la condurrà dall'esercizio aristocratico e ascetico della letteratu- ra all'affondo nell'esperienza mistica. Pagine cristalline che riverberano tuttavia il calore della confidenza e finiscono per comporre forse il libro più compiuto e più bello di Cristina. E' nell'autobiografia e nei suoi immediati dintorni che ci capita di trovare inattese soddisfazioni. Prendiamo Cesare Segre, che nel libro Per curiosità (Einaudi, pp. 294, L. 26.000), si azzarda a rivelare una parte nascosta di sè. L'azzardo è quello del grande filologo che esce dal campo muni- : pìctactó oJ:-;-;i.p c to delia sua specializzazione per fare semplicemente racconto. Non è che rinunci del tutto al suo abito scientifico: come traspare dalle giustificazioni «in limine» e dal ricorso, sperimentale, a «generi» diversi, come la finta intervista, la lettera aperta, il dialogo filosofico. Ma si prendano i capitoli in cui rievoca la sua infanzia e giovinezza nel Piemonte nativo, in un mondo permeato dalla cultura e dal costume ebraico (vengono in mente per affinità certe pagine familiari di Primo Levi), o quelle del suo esilio sotto la sferza della guerra e della persecuzione, in una riscoperta irata e dolente delle sue radici più fonde: qui Cesare Segre, che pure ci lascia testimonianze ammirevoli del suo fervido «cursus honorum», si rivela scrittore senza costrizioni, libero e superbo. Un'autobiografia, foltissima, è Case, amori, universi di Fosco Maraini (Mondadori, pp. 704, L. 35.000) Altri parametri, altro stile. Racconta in modo ordinato e piano, che mal dissimula una ostinata energia interiore, come un bambino, cresciuto in una villa toscana tra contadini sanguigni ed esponenti dell'aristocrazia intellettuale cosmopolita, si apra al mondo dell'avventura. La più indiscriminata ed estrema. Dalle ascensioni alpinistiche all'esplorazione del «segreto Tibet», alla carriera di studioso, ridotto in cattività, nel Giappone travolto Q inasprito dalla sconfitta militare. Maturando una saggia e atarassica, ma sempre divertita, esperienza degli uomini e del mondo. Eia narrazione «pura», quella consegnata istituzionalmente al romanzo? Segnalo, tra le uscite più recenti, La Signora dei porci di Laura Pariani (Rizzoli, pp. 253, L. 27.000). Stregoneria e inquisizione nel Cinquecento lombardo, in un sentore di gleba, di miseria estrema, di oscura torbida ribellione. Sul filo di una lingua tramata di dialetto, icastica e densa, che fa di per se stessa storia, che è insieme nostalgia e riscatto. «LE CONFESSIONI» DI NIEVO, CAPOLAVORO SEMPRE GIOVANE LE AUTOBIOGRAFIE DI CESARE SEGRE E FOSCO MARAINI UN MISTICO EPISTOLARIO, INQUISIZIONE IN LOMBARDIA Le illustrazioni di queste pagine sono tratte dal volume «Romanzi sconvenienti» edito Bompian Le illustrazioni di queste pagine sono tratte dal volume «Romanzi sconvenienti» edito Bompian

Luoghi citati: Carlino, Cile, Giappone, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Tibet