Inchiesta sul paziente bruciato nel letto di Alessandra Pieracci

Inchiesta sul paziente bruciato nel letto Ricoverato in isolamento, era stato legato per evitare che uscisse dalla stanza Inchiesta sul paziente bruciato nel letto Dramma a Genova, l'ospedale: nessuna colpa Alessandra Pieracci GENOVA Un uomo ricoverato in isolamento nel reparto di malattie infettivi' dell'ospedale Galliera, legato al letto por evitare che si alzasse e uscisse dalla stanza, è morto orribilmente ustionato, nel tentativo di bruciali.' i manicotti che lo trattenevano. Una tragedia che ha immediatamente riproposto il problema dolio condizioni di degenza di questo tipo di malati, quasi sempre ex tossicodipendenti, a volte detenuti, che uniscono ai tremendi danni fisici una situazione psichica sempre più labile. Giovanni B, aveva 52 anni. Era ormai in cura da molto tempo, affollo da sindrome di immunodeficienza acquisita, cirrosi epatica scompensata, demenza, tubercolosi polmonare bacillifera. Ricoverato al Galliera dal 25 ottobre, era seguito anche dagli psichiatri per le sue condizioni mentali. Accanito fumatore, sembra che cercasse costantemente, in l'orma (piasi maniacale, sigarette, fiammiferi o accendini: qualche' volta gli erano stati requisiti dagli stessi medici. Spesso il paziente gridava, protestava perchè non voleva restare nella stanza. Domenica pomeriggio Giovanni, ritenuto pericoloso per se e per gli altri, era stato assicurato al letto con due manicotti, bracciali elastici che non bloccano la circolazione sanguigna lasciando possibilità di movimento. Intorno allo 17, forse proprio per liberarsi, il malato ha tentato di bruciare i legacci, riuscendo nel suo intento per il manicotto sinistro, ma successivamente una vampata ha investito il lenzuolo, poi il materasso di materiale ignifugo e il pigiama (iridando per il dolore, nel tentativo di raggiungere il lavabo e l'acqua, l'uomo è caduto a terra. Quando sono arrivati gli infermieri, era ormai troppo tardi. La polizia ha trovato una stanza allagata, il corpo bruciato e una grossa macchia di sangue sotto la testa della vittima. La camera è stata sigillata, ma à mezzanotte sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per un altro incendio: probabilmente un residuo incandescente aveva pian piano ripreso a bruciare nel letto, provocando denso fumo. La magistratura ha aperto un'inchiesta. Il direttore sanitario del Galliera ha dichiarato: «Non sono emerso responsabilità del personale, ospedaliero».

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