«L' ex Cancelliere non si tocca» di Emanuele Novazio

«L' ex Cancelliere non si tocca» Ma al Congresso Cdu lo scandalo dei fondi neri viene solo sfiorato «L' ex Cancelliere non si tocca» Schaeuble difende Kohl e attacca Schroeder Emanuele Novazio corrispondente da BERLINO Nessun processo a Kohl, come annunciato assente; nessun chiarimento aggiuntivo su una vicenda che rischia di travolgere il partito; dimostrazione di solidarietà all'ex Cancelliere, a proposito del quale si è tornati a negare «l'ipotesi che la sua politica sia mai stata in vendita». Ma soprattutto desiderio di normalità. Chi si aspettava un turbolento Congresso Cdu, ieri, è stato deluso fin dall'inizio del discorso del presidente del partito Wolfgang Schaeuble, che ha riservato pochi paragrafi allo scandalo dei fondi neri e alle responsabilità di Kohl. Dedicato alla «politica della famiglia», l'assemblea aperta ad appena 140 delegati si è occupata di politica della famiglia, segnando fra l'altro una svolta nella tradizione e un vistoso distacco, in questo senso, dall'era Kohl: per la prima volta la Cdu ha manifestato «rispetto» per le coppie non sposate e quelle gay. Proprio il puntiglioso dibattere su uno dei temi più controversi nel partito è stato un modo per indicare al Paese che la Cdu mantiene i nervi saldi, nonostante la bufera che la scuote, e prosegue nell'approfondimento e nel rinnovamento del programma. Proprio i frettolosi accenni allo scandalo dei conti segreti dei quali potrebbe presto occuparsi anche il Procuratore di Bonn - sono stati un modo per ribadire che il partito è saldo: «Abbiamo molto da chiarire ma niente da nascondere. In questo momento il vento ci è contrario, ma se faremo in fretta chiarezza conquisteremo nuova fiducia», ha garantito Schaeuble, uno dei tre oratori che hanno accennato a Kohl in un dibattito di oltre 4 ore (il Segretario generale Angela Merkel l'ha ignorato). Dietro tanta «normalità» non mancava l'imbarazzo. Schaeuble - che dieci giorni fa aveva promesso «novità sui conti segreti» al Congresso di Berlino non ha potuto aggiungere nulla a quanto già noto perchè Kohl non ha accettato di chiarire fino in fondo la sua posizione con i vertici del partito. E perchè il revisore di conti indipendente al quale è stato affidato l'esame dei conti Cdu è in ritardo: un ritardo giustificato dalla complessità della materia, ma so- prattutto dalla scomparsa di documenti relativi al 1994 e 1996. Per questo la linea di difesa ieri è diventata soprattutto linea d'attacco, all'Sdp e in prima persona al Cancelliere Schroeder. Ma un attacco spuntato: alle accuse - rivolte a Kohl - di aver tradito la Costituzione ignorando la legge sul finanziamento dei partiti, Schueuble ha replicato che «Kohl si è pagato da solo il banchetto di nozze» (allusione all'ex presidente della bassa Sassonia Glogowski, costretto alle dimissioni per avere accettato favori da industrie della regione) e «non è mai andato all'Opera di Vienna a spese della Volkswagen» (allussione a Schroeder, quand'era presidente ad Hannover). Peccati veniali, se !e responsabilità di Kohl saranno confermate. «Helmut si è pagato da solo il banchetto di nozze e non è mai andato all'Opera di Vienna a spese di un'industria» Il presidente della Cdu Wolfgang Schaeuble

Luoghi citati: Berlino, Bonn, Hannover, Sassonia Glogowski, Vienna