La decisione dopo la lettura dei giornali e un vertice con i collaboratori a Palazzo Chigi. Poi il rinvio

La decisione dopo la lettura dei giornali e un vertice con i collaboratori a Palazzo Chigi. Poi il rinvio La decisione dopo la lettura dei giornali e un vertice con i collaboratori a Palazzo Chigi. Poi il rinvio UN ANNO VISSUTO PERICOLOSAMENTE I problemi son quelli che sono, ma il governo vuol render conto alla nazione. Per questo D'Alema e il suo staff hanno un'idea modernissima: il briefing coi giornalisti del lunedì, una cosa che fanno i premier dei Paesi normali. Dura per un po', e a volte Max fa degli show bellissimi con smorfie, origami e maltrattamenti a cronisti impreparati. Poi si stufa e lo chiude, purtroppo. A Palazzo Chigi, era scontato, D'Alema si è portato il suo fedelissimo staff: i Lothar tremendi e pelati Marco M inni ti. da sottosegretario, Claudio Velardi, da consigliere, Fabrizio Rondolino, direttore delle comunicazioni poi dimissionario causa romanzo osé, e vari altri. Minniti e Velardi restano i preferiti, uno molto in giro, uno rintanato. Loro due al governo si sono divertiti, perlomeno, dicono. L'Italia svolge il suo ruolo nella guerra in Kosovo. Max ci scrive su anche un libro. Arriva persino sul confine albanese: dove guida fieramente le truppe e reagisce virilmente (reprimendo un po' le smorfie) alla realtà tragica e non fragrante dei campi profughi.

Persone citate: Claudio Velardi, D'alema, Fabrizio Rondolino, Minniti, Velardi

Luoghi citati: Italia, Kosovo