Cile, ballottaggio per le presidenziali
Cile, ballottaggio per le presidenziali Proiezioni: testa a testa tra Lagos e Laviti Cile, ballottaggio per le presidenziali SANTIAG0 DEL CILE Si profila un testa a testa alle elezioni presidenziali cilene dopo i primi risultati parziali ufficiali resi noti dal ministero degli interni sull' 11,17 per cento del totale dei suffragi. Il candidato socialista Ricardo Lagos è infatti in testa con il 48,19 per cento dei voti, a poco meno di un punto di distanza dal candidato della destra Joaquin Lavin, che ottiene il 47,49 per cento delle preferenze. Se questi dati saranno confermati, Lagos e Lavin andranno al ballottaggio previsto per il 16 gennaio. Gli altri quattro candidati in corsa per la presidenza hanno ottenuto: Gladys Marin (comunista) il 2,94 per cento; Thomas Hirsch (Partito umanista) lo 0,50 per cento; Sara Larrain (ecologista) lo 0,45 per cento; Arturo Frei (cugino del presidente Eduardo Frei, espulso dalla Democrazia cristiana) lo 0,43 percento. I cileni sono andati alle urne per scegliere il terzo presidente democratico dopo i 17 anni (1973-1990) della dittatura di Pinochet con la massima calma e con la solennità che li caratterizza in queste occasioni. Per la prima volta, in quest'ultimo decennio di transizione, la votazione si è svolta all'insegna dell'incertezza poiché nelle precedenti presidenziali, nel 1989 e nel 1994, i democristiani Patricio Aylwin e Eduardo Frei, erano praticamente sicuri della vittoria già alla vigilia, ottenendo poi, rispettivamente, il 58 ed il 53 per cento dei voti. In quest'occasione, invece, secondo i primi risultati, ne Lagos, un economista di 61 anni in lizza per la Concertazione (democristiani, socialisti e socialdemocratici) al governo, né Lavin, a sua volta un economista di 46 anni, candidato unico dell'Unione indipendente democratica e di Rinnovamento nazionale, supererebbe il 50 per cento dei voti: sarebbe quindi necessario il ballottaggio, un'esperienza del tutto inedita in Cile. Alla vigilia, un sondaggio assegnava il 48,6 per cento a Lagos contro il 42,1 di Lavin, mentre una seconda indagine statistica li dava alla pari con 45 e 41 punti. Nonostante ciò, ieri, al momento del voto, Lagos, che era accompagnato dalla madre di 103 anni su una sedia a rotelle, si era detto sicuro della sua vittoria già al primo turno. «Il Cile - ha affermato inoltre il candidato socialista - si incontra oggi di nuovo con la sua storia. Durante i 17 anni del regime dell'ex dittatore Pinochet esercitare il suffragio democratico era impossibile». A sua volta, Lavin, non aveva esitato a pronosticare il suo trionfo sostenendo: «Oggi è la giornata del cambiamento del Cile». [Ansa]
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Liquidato Gomulka, domata la sommossa Imminente rimpasto nel governo polacco
- Il gen. Messe
- Tris di giudici per Berlusconi
- I ministro Biondi: mi ha detto di non aver mai trovato obiezioni sull'ispezione
- Il torneo del centenario
- L'Europa ai piedi dell'Italia Sacchi: però non esageriamo
- Gierek, malato, destituito nella notte Stanislaw Kania successore a sorpresa
- L'ITALIA NON CAMBIA
- Insorge il popolo dei fax
- Bertela verso il titolo del pallone elastico
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- Grace Kelly ha pagalo
- Stroncato a 44 anni da overdose a Bra
- Il suo spettacolo sospeso nel più noto locale della Versilia
- L'assistenza sanitaria Ú ora uguale per tutti
- Scomparso il capobanda che era stato scarcerato
- Mani pulite non va al governo
- Si scioglie un simpatico duo
- Il Torino a Lisbona
- La sindrome di Giuda
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- Grace Kelly ha pagalo
- Stroncato a 44 anni da overdose a Bra
- Il suo spettacolo sospeso nel più noto locale della Versilia
- L'assistenza sanitaria Ú ora uguale per tutti
- Scomparso il capobanda che era stato scarcerato
- Mani pulite non va al governo
- Si scioglie un simpatico duo
- Il Torino a Lisbona
- La sindrome di Giuda
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy