«Amo la famiglia, di essere chiamata

«Amo la famiglia, di essere chiamata Claudia Cardinale: «Mia nipote Lucilla ha l'età della mia secondogenita, ventanni» «Amo la famiglia, di essere chiamata CLAUDIA Cardinale è a Parigi, fuma felice e anche un po' emozionata. Sembra un po' una scolara al primo giorno di scuola dopo l'annuncio dell'esordio sul palcoscenico. Di solito non è una donna die lascia trapelare le sue emozioni, ma in questo caso l'eccitazione e anche una certa felicità, sono evidenti, soprattutto nel suo sguardo. Claudia, emozionata perchè debutta in teatro? « Si, perché, come diceva Oscar Wilde, siamo fortunati e possiamo scegliere tra commedia e tra);(xlia. Io dico che possiamo scegliere tra diversi linguaggi. Ho cominciato col cinema, poi un po' di televisione e adesso affronto il teatro per la prima volta in vita mia. Ne no parlato molte volte con Visconti, anzi avevamo fatto viaggi e sopralluoghi con Strehler, con Jean Claude Biialy, con Delon, con Belmondo. Però ho sempre avuto paura. Uno quando è in scena sul teatro non ha più il problema della fotogenia e non ha nemmeno un altro ciak a disposizione». Con chi lo fa il teatro? «Con Maurizio Scaparro a Parigi al Teatro dei Champs Elysées». E che cosa farete? «La Venexiana. E' il testo di un anonimo veneziano inedito in Francia». E con quali altri attori? «Questo non ò stato ancora deciso. So che andremo in scena a maggio. Oddio che paura! Devo dire che ad intraprendere questa strada mi ha spinto moltissimo il mio compagno Pasquale Squittieri». Da quanti anni conosce Pasquale Squitieri? «Dal '73 e abbiamo cominciato a vivere insieme nel '75». Però non vivete proprio insieme? «Sì, ò vero. Io sto a Parigi e lui a Roma, ma ci vediamo tutto il tempo. Io vado a Roma e lui viene a Parigi per esempio per lo feste di Natale e fine anno». E' un bravo padre per vostra figlia? «Si, hanno un rapporto strepitoso». E lei è una brava madre? «Mah, credo di si, sono sempre presente. Certo non sono una madre troppo permissiva e mediterranea. Ho lasciato comunque mia figlia molto libera: a 16 anni studiava già a Londra per conto suo. Non mi impedisce questo di avere le mie angosce, se non la sento. I figli devono sapere che i genitori sono sempre presenti. E poi una regola fondamentale con loro è parlare il più possibile». Lei a quanti anni è uscita di casa e ha cominciato a fare l'attrice? «A 18 anni. Sono partita dal^1 l'Africa». Che cosa le è rimasto dell'Africa? «Moltissimo. Sento le mie radici africane, per esempio so che è tutto scritto nel destino» Allora come ci si comporta se tutto è già scritto? «Non ci si angoscia. Io mi butto con grande passione nelle cose. Però se una cosa non viene vuol dire che non doveva esserci». Vuol dire che lei è fatalista? «Sì, lo sono. Ma non abbasso mai le braccia, sono sempre all'attacco e voglio ricominciare». Per questo fa il teatro? «Sì, è una nuova avventura che voglio intraprendere». E la moda? «Mi piace, mi piace per me stessa e mi piace essere raffinata ed elegante. Non vado mai in giro così come capita». Come si veste? «Armani, da sempre. Perché mi piace la sua raffinatezza eia semplicità». Lei è anche amica di Giorgio Armani? «Certo, lo stimo molto soprattutto come persona». E' un uomo molto vigoroso? «Sì, e mi piace molto il : rigore, mentre non mi piace la superficialità». Lei a Parigi ha trovato una terza vita? «Non lo so. Ho vissuto mille vite e mille personaggi. Questa è la cosa meravigliosa dell'attore: vivere tantissimi personaggi. Sono stata nei ghiacci in Russia con Sean Connery, a Palermo per il Gattopardo con Lancaster e Delon, in Amazzonia con Klaus Kinsky e Herzog, in Australia con Alberto Sonili, in Svizzera con Peter Sellers, a Petra in Giordania con Benigni, a Milano girando Rocco e Isuoi fratelli sempre con Delon; sono stata a Firenze con Belmondo nella Viaccia; a Monument Valley per girare i Professionisti, in Spagna con Rita Haytworth e John Wayne... Insomma, la mia vita, in realtà, quella privata, è tutt'altro». Però lei è la compagna di un regista. «Sì, ma non parliamo quasi mai di progetti cinematografici. Parliamo soprattutto di altre cose e in più devo dire che parla soprattutto lui». Parlate di politica? «Anche». Avete le stesse idee politiche? «Questo non è molto importante». Lei segue la politica? «Sì. Comunque ogni mattina, anche se sono a Parigi o in viaggio, devo leggere i miei giornali italiani». Le hanno attribuito amicizie particolari con politici francesi... «Sono cavoiate. Non sopporto la superficialità e il pettegolezzo e questo è proprio un esempio chiaro». Come vive a Parigi? «E' un po' il centro culturale dell'Europa, del mondo. C'è molto da fare, moltissime cose da vedere. Amo camminare, scoprire posti, guardare la gente, mi rilasso e questo mi distende moltissimo». Fa anche ginnastica? «Sì, almeno una volta alla settimana con mia figlia. Ma soprattutto, come le dicevo, faccio lunghissime, interminabili passeggiate». Quanto cura la sua linea? «Non ne ho bisogno perché mangio poco e non mi piace molto mangiare». Invece le piace molto fumare. E' così? «Sì». E non smette? «Perché dovrei smettere? Anzi, fumo dappertutto e non mi piacciono le imposizioni». La sua voce era già roca prima di fumare? «Sì, lo era fin da piccola. Anche perché ho cominciato a fumare a 26 anni quando giravo per Visconti il film "Vaghe stelle dell'Orsa". Interpretavo un personaggio che fumava nel film». Visconti è stato il suo maestro? «Sì, uno dei miei primi maestri. Con lui, ancora ragazzina, a 20 anni, giravo "Rocco e i suoi fratelli", ma ho avuto per maestri anche Fellini, Zurlini, Bolognini, Brooks. Certo, Visconti è stato un incontro magico. E Alain Delon è un amico carissimo. Devo dire che ho molti amici nel cinema. Ho sempre mantenuto rapporti di affetto e tenerezza con le persone con cui ho lavorato». Come passerà il Capodanno del 2000? «Ah, questo 2000 è una vera angoscia, con i minutaggi in piazza della Bastiglia e per la stra da. Oppure le giornate scritte sopra la Tour Eiffel. Credo che starò semplicemente con Pa squale e mia figlia e andremo a cena da Jean-Claude Brialy che vive in faccia a casa mia, all'Ile Saint Louis». Lei viene sovente in Italia? «Molto spesso, circa due volte al mese, a Roma e anche a casa di Armani a Milano». Non ha mai tradito Armani con un sarto francese? «Hanno tentato molte volte di indurmi, ma io sono una donna fedele, molto fedele come carattere». E suo figlio Patrick? «E' tornato in Italia dopo 16 anni in America e si occupa di progettazioni, di architettura interna e di mobili». Lei è una brava nonna? «Guardi, detesto la parola non na. La proibisco a mia nipote Lucilla che del resto ha l'età di mia figlia Claudia. Mia nipote mi chiama Claudia». E i suoi figli come la chiamano? «Patrick mi chiama Claudia, mentre Claudia mi chiama mamma». Ha davvero paura di anda re in scena in teatro? «Sì ho una paura terribile. Però alla conferenza stampa che abbiamo fatto con Scaparro erano tutti straordinari e per me credo che sarà una cosa magica» «Sono fatalista, ma non abbasso mai le braccia: sono sempre all'attacco» «Mi piace molto fumare e non voglio smettere Non sopporto le imposizioni» DOMENICA CON LA CARTA D'IDENTITÀ'Cardinale è nata a Tunisi sotto aprile del 1938. Da anni vive a Presidenza ideale dopo un periosentimentalmente al regista PaPatrick di 40 e Claudia di 20. Asperimentale di cinematografsoliti ignoti» di Monicelli. E' staserie di film tra i quali si ricordragazza di Bube», «Vaghe stel«Gì pelle» e «Garetta». Adesdebutto sul palcoscenico. Dirsarà la protagonista de «Théàtre des ItaliPasseggiare insilenzio. ViscdellpernelV«SmravlisnCuALei v«Moltoal mesedi ArmNoncon «Hannoindurmfedele, t LA CARTA D'IDENTITÀ'. L'attrice Claudia Cardinale è nata a Tunisi sotto il Sogno dell'Ariete il 15 aprile del 1938. Da anni vive a Parigi, città che ha eletto a residenza ideale dopo un periodo vissuto a Roma. Legata sentimentalmente al regista Pasquale Squiteri, ha due figli: Patrick di 40 e Claudia di 20. Allieva del Centro sperimentale di cinematografia, ha esordito sul set con «I soliti ignoti» di Monicelli. E' stato il primo di una lunga serie di film tra i quali si ricordano «Il Gattopardo», «La ragazza di Bube», «Vaghe stelle dell'Orsa», «L'udienza», «Gì pelle» e «Garetta». Adesso l'attrice si prepara al debutto sul palcoscenico. Diretta da Maurizio Scaparro, sarà la protagonista de «La Venexiana» in scena al «Théàtre des Italiens». Hobby preferito? Passeggiare in mezzo alla natura, in silenzio. «Amo la famiglia, di essere chiamata Claudia Cardinale: «Mia nipote Lucilla ha l'età della mia secondogenita, ventanni» «Amo la famiglia, di essere chiamata CLAUDIA Cardinale è a Parigi, fuma felice e anche un po' emozionata. Sembra un po' una scolara al primo giorno di scuola dopo l'annuncio dell'esordio sul palcoscenico. Di solito non è una donna die lascia trapelare le sue emozioni, ma in questo caso l'eccitazione e anche una certa felicità, sono evidenti, soprattutto nel suo sguardo. Claudia, emozionata perchè debutta in teatro? « Si, perché, come diceva Oscar Wilde, siamo fortunati e possiamo scegliere tra commedia e tra);(xlia. Io dico che possiamo scegliere tra diversi linguaggi. Ho cominciato col cinema, poi un po' di televisione e adesso affronto il teatro per la prima volta in vita mia. Ne no parlato molte volte con Visconti, anzi avevamo fatto viaggi e sopralluoghi con Strehler, con Jean Claude Biialy, con Delon, con Belmondo. Però ho sempre avuto paura. Uno quando è in scena sul teatro non ha più il problema della fotogenia e non ha nemmeno un altro ciak a disposizione». Con chi lo fa il teatro? «Con Maurizio Scaparro a Parigi al Teatro dei Champs Elysées». E che cosa farete? «La Venexiana. E' il testo di un anonimo veneziano inedito in Francia». E con quali altri attori? «Questo non ò stato ancora deciso. So che andremo in scena a maggio. Oddio che paura! Devo dire che ad intraprendere questa strada mi ha spinto moltissimo il mio compagno Pasquale Squittieri». Da quanti anni conosce Pasquale Squitieri? «Dal '73 e abbiamo cominciato a vivere insieme nel '75». Però non vivete proprio insieme? «Sì, ò vero. Io sto a Parigi e lui a Roma, ma ci vediamo tutto il tempo. Io vado a Roma e lui viene a Parigi per esempio per lo feste di Natale e fine anno». E' un bravo padre per vostra figlia? «Si, hanno un rapporto strepitoso». E lei è una brava madre? «Mah, credo di si, sono sempre presente. Certo non sono una madre troppo permissiva e mediterranea. Ho lasciato comunque mia figlia molto libera: a 16 anni studiava già a Londra per conto suo. Non mi impedisce questo di avere le mie angosce, se non la sento. I figli devono sapere che i genitori sono sempre presenti. E poi una regola fondamentale con loro è parlare il più possibile». Lei a quanti anni è uscita di casa e ha cominciato a fare l'attrice? «A 18 anni. Sono partita dal^1 l'Africa». Che cosa le è rimasto dell'Africa? «Moltissimo. Sento le mie radici africane, per esempio so che è tutto scritto nel destino» Allora come ci si comporta se tutto è già scritto? «Non ci si angoscia. Io mi butto con grande passione nelle cose. Però se una cosa non viene vuol dire che non doveva esserci». Vuol dire che lei è fatalista? «Sì, lo sono. Ma non abbasso mai le braccia, sono sempre all'attacco e voglio ricominciare». Per questo fa il teatro? «Sì, è una nuova avventura che voglio intraprendere». E la moda? «Mi piace, mi piace per me stessa e mi piace essere raffinata ed elegante. Non vado mai in giro così come capita». Come si veste? «Armani, da sempre. Perché mi piace la sua raffinatezza eia semplicità». Lei è anche amica di Giorgio Armani? «Certo, lo stimo molto soprattutto come persona». E' un uomo molto vigoroso? «Sì, e mi piace molto il : rigore, mentre non mi piace la superficialità». Lei a Parigi ha trovato una terza vita? «Non lo so. Ho vissuto mille vite e mille personaggi. Questa è la cosa meravigliosa dell'attore: vivere tantissimi personaggi. Sono stata nei ghiacci in Russia con Sean Connery, a Palermo per il Gattopardo con Lancaster e Delon, in Amazzonia con Klaus Kinsky e Herzog, in Australia con Alberto Sonili, in Svizzera con Peter Sellers, a Petra in Giordania con Benigni, a Milano girando Rocco e Isuoi fratelli sempre con Delon; sono stata a Firenze con Belmondo nella Viaccia; a Monument Valley per girare i Professionisti, in Spagna con Rita Haytworth e John Wayne... Insomma, la mia vita, in realtà, quella privata, è tutt'altro». Però lei è la compagna di un regista. «Sì, ma non parliamo quasi mai di progetti cinematografici. Parliamo soprattutto di altre cose e in più devo dire che parla soprattutto lui». Parlate di politica? «Anche». Avete le stesse idee politiche? «Questo non è molto importante». Lei segue la politica? «Sì. Comunque ogni mattina, anche se sono a Parigi o in viaggio, devo leggere i miei giornali italiani». Le hanno attribuito amicizie particolari con politici francesi... «Sono cavoiate. Non sopporto la superficialità e il pettegolezzo e questo è proprio un esempio chiaro». Come vive a Parigi? «E' un po' il centro culturale dell'Europa, del mondo. C'è molto da fare, moltissime cose da vedere. Amo camminare, scoprire posti, guardare la gente, mi rilasso e questo mi distende moltissimo». Fa anche ginnastica? «Sì, almeno una volta alla settimana con mia figlia. Ma soprattutto, come le dicevo, faccio lunghissime, interminabili passeggiate». Quanto cura la sua linea? «Non ne ho bisogno perché mangio poco e non mi piace molto mangiare». Invece le piace molto fumare. E' così? «Sì». E non smette? «Perché dovrei smettere? Anzi, fumo dappertutto e non mi piacciono le imposizioni». La sua voce era già roca prima di fumare? «Sì, lo era fin da piccola. Anche perché ho cominciato a fumare a 26 anni quando giravo per Visconti il film "Vaghe stelle dell'Orsa". Interpretavo un personaggio che fumava nel film». Visconti è stato il suo maestro? «Sì, uno dei miei primi maestri. Con lui, ancora ragazzina, a 20 anni, giravo "Rocco e i suoi fratelli", ma ho avuto per maestri anche Fellini, Zurlini, Bolognini, Brooks. Certo, Visconti è stato un incontro magico. E Alain Delon è un amico carissimo. Devo dire che ho molti amici nel cinema. Ho sempre mantenuto rapporti di affetto e tenerezza con le persone con cui ho lavorato». Come passerà il Capodanno del 2000? «Ah, questo 2000 è una vera angoscia, con i minutaggi in piazza della Bastiglia e per la stra da. Oppure le giornate scritte sopra la Tour Eiffel. Credo che starò semplicemente con Pa squale e mia figlia e andremo a cena da Jean-Claude Brialy che vive in faccia a casa mia, all'Ile Saint Louis». Lei viene sovente in Italia? «Molto spesso, circa due volte al mese, a Roma e anche a casa di Armani a Milano». Non ha mai tradito Armani con un sarto francese? «Hanno tentato molte volte di indurmi, ma io sono una donna fedele, molto fedele come carattere». E suo figlio Patrick? «E' tornato in Italia dopo 16 anni in America e si occupa di progettazioni, di architettura interna e di mobili». Lei è una brava nonna? «Guardi, detesto la parola non na. La proibisco a mia nipote Lucilla che del resto ha l'età di mia figlia Claudia. Mia nipote mi chiama Claudia». E i suoi figli come la chiamano? «Patrick mi chiama Claudia, mentre Claudia mi chiama mamma». Ha davvero paura di anda re in scena in teatro? «Sì ho una paura terribile. Però alla conferenza stampa che abbiamo fatto con Scaparro erano tutti straordinari e per me credo che sarà una cosa magica» «Sono fatalista, ma non abbasso mai le braccia: sono sempre all'attacco» «Mi piace molto fumare e non voglio smettere Non sopporto le imposizioni» DOMENICA CON LA CARTA D'IDENTITÀ'Cardinale è nata a Tunisi sotto aprile del 1938. Da anni vive a Presidenza ideale dopo un periosentimentalmente al regista PaPatrick di 40 e Claudia di 20. Asperimentale di cinematografsoliti ignoti» di Monicelli. E' staserie di film tra i quali si ricordragazza di Bube», «Vaghe stel«Gì pelle» e «Garetta». Adesdebutto sul palcoscenico. Dirsarà la protagonista de «Théàtre des ItaliPasseggiare insilenzio. ViscdellpernelV«SmravlisnCuALei v«Moltoal mesedi ArmNoncon «Hannoindurmfedele, t LA CARTA D'IDENTITÀ'. L'attrice Claudia Cardinale è nata a Tunisi sotto il Sogno dell'Ariete il 15 aprile del 1938. Da anni vive a Parigi, città che ha eletto a residenza ideale dopo un periodo vissuto a Roma. Legata sentimentalmente al regista Pasquale Squiteri, ha due figli: Patrick di 40 e Claudia di 20. Allieva del Centro sperimentale di cinematografia, ha esordito sul set con «I soliti ignoti» di Monicelli. E' stato il primo di una lunga serie di film tra i quali si ricordano «Il Gattopardo», «La ragazza di Bube», «Vaghe stelle dell'Orsa», «L'udienza», «Gì pelle» e «Garetta». Adesso l'attrice si prepara al debutto sul palcoscenico. Diretta da Maurizio Scaparro, sarà la protagonista de «La Venexiana» in scena al «Théàtre des Italiens». Hobby preferito? Passeggiare in mezzo alla natura, in silenzio.