Ecco le pagelle agli ospedali Solo uno su due è promosso
Ecco le pagelle agli ospedali Solo uno su due è promosso Il Tribunale dei diritti del malato: al Nord strutture migliori Ecco le pagelle agli ospedali Solo uno su due è promosso ROMA Il Duemila è ancora lontano dagli ospedali italiani, come appare dall'indagine condotta dal Tribunale dei diritti del malato in tutt'Italia. Su 40 strutture controllate soltanto la metà ha superato la prova: 15 sono state promosse con un «discreto» e 5 con un «buono». Bocciate le altre 20:8 hanno strappato un «quasi sufficiente», 9 sono finite in «area critica» e 3 hanno presentato una situazione così grave da far parlare di «allarme rosso». Si trovano tutti al Nord i cinque ospedali che hanno ottenuto le pagelle migliori, due dei quali in Piemonte. Si tratta dell'Ospedale degli Infermieri Biella e il Giovanni Bosco di Torino oltre al Cervesi di Cattolica, il Maggiore di Legnago, il Presidio Ospedaliero di Lugo. Al Sud si trovano, invece, gli ospedali da «allarme rosso». Si 'ratta del Sant'Antonio di Lamezia Terme, in provin¬ cia di Catanzaro, dove i malati «rimangono diversi giorni con la biancheria sporca» e i fui elettrici sono «scoperti e isolati con nastro adesivo». Esiste una nuova struttura ma è chiusa perché «non risponde alle normative». Grave la situazione anche al San Francesco di Nuoro di cui l'organizzazione chiede «il sequestro e la nomina di un commissario». Nelle stesse condizioni il San Leonardo di Castellammare di Stabia dove non esistono sedie a rotelle, e ovunque si vedono bidoni scoperchiati traboccanti siringhe e cateteri colmi di urine. Un capitolo a parte è rappresentato dalle situazioni incontrate durante l'indagine. Nel 20% degli ospedali si vedono topi e scarafaggi e nel 60% delle stame non vi è lavabo. Al Policlinico San Matteo di Pavia sono state trovate bisce nei padiglioni più vicini al fiume, al San Francesco di Nuoro piovono liquidi maleodoranti in cucina e gli estintori sono scaduti. [f. a.) LA HIT PARADE DELLA SANITÀ' Prima fascia 80 e oltre Biella Cattolica (Rn) LegnagofVf) Lugo(Ra) Torino Poveri Interrili Cervesi Csp. Maggiore Pretti) Ossei • Giovanni Bosco Seconda lascia da 70 a 791 Terza fascia da 60 a 69 Bologna Rinoli Campooasso Cwdarelli Carpi (Mo) Ramazzini Cerignola (Fg) Russo Cavalese (Tn) Orpedaie Civile Orbassano (To) San Luigi Martina Franca (Ta) Asl Pisa Santa Chiara I lesi (An) OsperJale Centrale Roma S. Giov. ArJdolorato Oristano Mad. del Rimedio Rrva del Garda (Tn) Ospedale Civile Pavia SanMatteo Taranto SS. Annuniiata Pescara Santo Spirito Pineroto (To) Edoardo Agnelli Sessa Aurunca (Ce) San Rocco Siena Az. Ospedaliera Torino Maria Vittoria Catania Garibaldi CasteHammaredi Catania Vittorio Emanuele Stabia (Na) San Leonardo Calanzaro Puglieso Lamezia Terme (Cz) Sant'Antonio Cosenza SS. Annunziala Nuoro San Francesco Ghtlarza (Or) ' Detogu Oristano San Martino Reggie Calabria Meiacrino Trebisacce (Cs) • AltoJonio Ecco le pagelle agli ospedali Solo uno su due è promosso Il Tribunale dei diritti del malato: al Nord strutture migliori Ecco le pagelle agli ospedali Solo uno su due è promosso ROMA Il Duemila è ancora lontano dagli ospedali italiani, come appare dall'indagine condotta dal Tribunale dei diritti del malato in tutt'Italia. Su 40 strutture controllate soltanto la metà ha superato la prova: 15 sono state promosse con un «discreto» e 5 con un «buono». Bocciate le altre 20:8 hanno strappato un «quasi sufficiente», 9 sono finite in «area critica» e 3 hanno presentato una situazione così grave da far parlare di «allarme rosso». Si trovano tutti al Nord i cinque ospedali che hanno ottenuto le pagelle migliori, due dei quali in Piemonte. Si tratta dell'Ospedale degli Infermieri Biella e il Giovanni Bosco di Torino oltre al Cervesi di Cattolica, il Maggiore di Legnago, il Presidio Ospedaliero di Lugo. Al Sud si trovano, invece, gli ospedali da «allarme rosso». Si 'ratta del Sant'Antonio di Lamezia Terme, in provin¬ cia di Catanzaro, dove i malati «rimangono diversi giorni con la biancheria sporca» e i fui elettrici sono «scoperti e isolati con nastro adesivo». Esiste una nuova struttura ma è chiusa perché «non risponde alle normative». Grave la situazione anche al San Francesco di Nuoro di cui l'organizzazione chiede «il sequestro e la nomina di un commissario». Nelle stesse condizioni il San Leonardo di Castellammare di Stabia dove non esistono sedie a rotelle, e ovunque si vedono bidoni scoperchiati traboccanti siringhe e cateteri colmi di urine. Un capitolo a parte è rappresentato dalle situazioni incontrate durante l'indagine. Nel 20% degli ospedali si vedono topi e scarafaggi e nel 60% delle stame non vi è lavabo. Al Policlinico San Matteo di Pavia sono state trovate bisce nei padiglioni più vicini al fiume, al San Francesco di Nuoro piovono liquidi maleodoranti in cucina e gli estintori sono scaduti. [f. a.) LA HIT PARADE DELLA SANITÀ' Prima fascia 80 e oltre Biella Cattolica (Rn) LegnagofVf) Lugo(Ra) Torino Poveri Interrili Cervesi Csp. Maggiore Pretti) Ossei • Giovanni Bosco Seconda lascia da 70 a 791 Terza fascia da 60 a 69 Bologna Rinoli Campooasso Cwdarelli Carpi (Mo) Ramazzini Cerignola (Fg) Russo Cavalese (Tn) Orpedaie Civile Orbassano (To) San Luigi Martina Franca (Ta) Asl Pisa Santa Chiara I lesi (An) OsperJale Centrale Roma S. Giov. ArJdolorato Oristano Mad. del Rimedio Rrva del Garda (Tn) Ospedale Civile Pavia SanMatteo Taranto SS. Annuniiata Pescara Santo Spirito Pineroto (To) Edoardo Agnelli Sessa Aurunca (Ce) San Rocco Siena Az. Ospedaliera Torino Maria Vittoria Catania Garibaldi CasteHammaredi Catania Vittorio Emanuele Stabia (Na) San Leonardo Calanzaro Puglieso Lamezia Terme (Cz) Sant'Antonio Cosenza SS. Annunziala Nuoro San Francesco Ghtlarza (Or) ' Detogu Oristano San Martino Reggie Calabria Meiacrino Trebisacce (Cs) • AltoJonio
Persone citate: Edoardo Agnelli, Giovanni Bosco, Luigi Martina, Pretti, Ramazzini, Russo Cavalese, San Francesco Ghtlarza, San Martino Reggie Calabria
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