Un esempio di «buonasanità» di Oreste Del Buono

Un esempio di «buonasanità» LETTERA di O.d.B. Un esempio di «buonasanità» GENTILISSIMO sig. Del Buono, ero una talpa, nel vero senso della parola, perché fin dall'età di cinque anni ero miope/astigmatica, vagando, come tutti, non solo nelle ombre del mattino appena sveglia, alla ricerca disperata sul comodino dei famosi «culi di bottiglia», ma nel mondo degli oculisti ed ottici alla ricerca di un po' di miglioramento di una miopia che, si sa, con gli anni peggiora. Un giorno mi imbatto, su suggerimento di un'amica, nel dr. Giovanni Anselmetti, primario della Divisione Oculistica dell'ospedale Maria Vittoria di Torino, perché ho anche problemi alla retina e lui mi indirizza presso 51 suo reparto per la cura definitiva della miopia. La caposala, una donna gentilissima, mi fissa l'appuntamento con il dr. Biletta, assistente del primario, e così faccio le visite in ospedale per vedere se con la chirurgia refrattiva posso essere operata. Scopro un reparto di Oculistica attrezzatissimo (e magari andiamo all'estero) con medici validi e preparati, attenti al loro lavoro e pieni d'energia e l'oculista che delinea su computer i problemi del mio occhio con la massima precisione. I tempi d'attesa sono molto brevi, perché dalla visita del 22 febbraio sono chiamata per l'intervento il 16 marzo e, in un Day Hospital di oculistica dove sembra di essere in una clinica svizzera, ci sono infermieri e medici che trattano i pazienti con una gentilezza che guarisce più di ogni medicina, specie questi anziani operati di cataratte o altro. L'intervento, effettuato dalla mitica coppia dr. Biletta/dr.Orsi, riesce perfettamente; in sé velocissimo, neanche un quarto d'ora, il dolore è ridotto al minimo, e già il giorno dopo, quando mi hanno tolto la benda, ho visto con il mio primo occhio curato, a nudo, le scritte, i volti, i contorni. Il tutto senza aver pagato una lira, neppure i tickets, se non i colliri in farmacia e questo mi sembra un dettaglio non trascurabile, visti i costi di queste operazioni. Oggi,con i miei trentotto anni, a distanza di cinque mesi dall'ultimo intervento (il ritocco per eliminare totalmente un residuo di miopia) vedo 10 decimi senza bisogno di alcun occhiale. Mi sveglio la mattina, a volte cercando ancora sul comodino le lenti, per abitudine dopo tanti anni, a sono una persona finalmente felice grazie allo splendido lavoro del dr. Biletta che mi ha ridato la mia vista. Ovviamente dietro tutto ciò c'è il dr. Giovanni Anselmetti, che dirige questo reparto in maniera magistrale. Perciò grazie a tutti loro! Gabriella Meleleo, Airasca LEI è la prova vivente del fatto che non esiste solo la malasanità. Ragione di più per impegnarsi contro un peccato tanto negativo. La ringrazio per una testimonianza positiva. Ne abbiamo sempre più bisogno. Oreste del Buono

Persone citate: Airasca, Biletta, Del Buono, Gabriella Meleleo, Giovanni Anselmetti, Orsi

Luoghi citati: Torino