Piazza Affari congela l'«high-tech» di Ugo Bertone

Piazza Affari congela l'«high-tech» L'indice cede lo 0,33%, ma la settimana è positiva. Telecom e Tim perdono terreno Piazza Affari congela l'«high-tech» Torna a ruggire il leone di Trieste Ugo Bertone MILANO Si arresta, almeno per un giorno, la fame di titoli telefonici e così la Borsa italiana chiude con una correzione al ribasso (-0,33% il Mibtel) una settimana positiva (+2,20 la variazione settimanale), culminata giovedì nei massimi assoluti (oltre i livelli dell'Opa) di Telecom. Intanto, da Wall Street, arrivano nuovi segnali positivi sul fronte dell'inflazione: l'indice dei prezzi alla produzione (+0,2%) allontana ancor di più la minaccia di un nuovo rialzo dei tassi nella riunione del 21 dicembre della Federai Reserve. Le Borse, sia il Nyse che il Nasdaq, ringraziano ma non fanno follie dopo il boom che ha portato a nuovi record Yahoo!, Lycos e diversi brokers on line come Ameritrade ed E-trade. I listini Usa, dopo la galoppata di queste settimane, vogliono digerire i recenti rialzi. Diverso il discorso dei mercati obbligazionari: i rendimenti dei T-Bond a 30 anni hanno registrato un calo di 5 centesimi, fino a quota 6,16. La buona giornata dei mercati obbligazionari ha, per giunta, trovato conferma anche in Europa. In Italia si è così manifestata una significativa riduzione dei tassi dei trentennali, a conferma che gli operatori ritengono che l'effetto del caro greggio non è destinato a provocare, nel breve termine, una nuova minaccia inflazione. Ma i riflettori del mondo della finanza e del risparmio continuano a essere puntati sul listino azionario. Ieri è stata la giornata dei realizzi su Telecom e Tim, che hanno lasciato entrambe sul terreno il 2,06%. Ma sui titoli telefonici continuano a piovere commenti e «report» favorevoli da parte di tutte le grandi case di investimento internazionali che hanno scoperto all'improvviso tutte assieme che il gruppo italiano è sottovalutato rispetto a titoli analoghi di altri Paesi. Il motivo? E' stato rimosso il «macigno» del piano di riassetto difeso a spada tratta da Colaninno tra settembre e ottobre e che ha allontanato i grandi investitori dalla società italiana... Altri titoli di grande richiamo, per la verità, hanno ieri dimostrato una certa stanchezza, dovuta alla lunga corsa delle passate settimane. E' il caso della Bipop Carire, la ban- ca che vanta un primato quasi inattacabile nel «trading on line» che ieri ha registrato una flessione del 2,3%, su cui ha influito anche il giudizio di Morgan Stanley, che ha corretto al ribasso le previsioni su una delle società meglio piazzate nella partita Internet. Il mercato, esaurita per il momento la febbre per r«hi tedi», è oggi alla ricerca di nuovi temi operativi. Lunedì, a questo proposito, ci sarà il debutto sul Nuovo Mercato di una matricola assai attesa, la Gandalf, ovvero la società aerea specializzata nei voli d'affari che opera dallo scalo di Orio al Serio. Ma la nuova «star» del listino, secon do l'opinione unanime degli operatori, sarà il gigante Gene rali che martedì dovrebbe con durre in porto senza problemi l'opas sull'Ina. Ieri, a quattro giorni dal traguardo, si sono visti nuovi, convincenti segna li: +3,93 per il titolo della compagnia di Trieste, +2,54 per l'Ina. Dall'inizio dell'anno il settore assicurativo è ancora sotto di un buon 8%. E dal fronte dei tassi non dovrebbero arrivare cattive notizie per le compagnie. Alfonso Desiata (Generali)

Persone citate: Alfonso Desiata, Colaninno, Morgan Stanley

Luoghi citati: Europa, Italia, Milano, Orio Al Serio, Trieste