«Il patto con gli Usa non sarà toccato L'ambasciatore Foglietta è mio amico»

«Il patto con gli Usa non sarà toccato L'ambasciatore Foglietta è mio amico» LETTERA DEL GUARDASIGILLI «Il patto con gli Usa non sarà toccato L'ambasciatore Foglietta è mio amico» CARO direttore, mi permetto di scriverLe al solo scopo di rettificare alcune considerazioni contenute nei servizi apparsi su «La Stampa». Non entro nel merito de! pagamento, avvenuto nel luglio del 1997 da parte del governo Prodi, di una parte della somma necessaria per Silvia Baraldini. Ma sottolineo che io non ho, come scrive «La Stampa», mai negato l'esistenza del pagamento: assai più semplicemente, esso era precedente al mio ingresso al governo ed io rispondo degli atti da me compiuti. Peraltro, non ho mai «premuto su Dini», come scrive «La Stampa», per il pagamento. Precedentemente al mio insediamento al ministero, mi ero occupato della vicenda solo sotto il profilo politico, ma non avevo alcun titolo per chiedere alcunché al ministro degli Esteri, Dini potrà confermare. Ma la cosa, tuttavia, che più mi sorprende è il presunto retroscena di Minzolini in merito ad un mio viaggio negli Usa per il prossimo febbraio, nel quale chiederei addirittura gli arresti domiciliari per la Baraldini. Tutto ciò è completamente destituito di ogni fondamento: e mi stupisce per Minzolini, per il quale, oltre che simpatia personale, ho sincera stima come ricostruttore di retroscena non di rado autentici. Primo (e principalmente): non ho in calendario alcun viaggio negli Stati Uniti. Come sia nata la notizia di una mia visita nel mese di febbraio è per me un mistero. Secondo: spero, ovviamente, di recarmi quanto prima negli Stati Uniti per discutere con il ministro della Giustizia americano della cooperazione giudiziaria tra i due Paesi, che procede in modo eccellente e che può essere ulteriormente incrementata. Ma sicuramente non parlerò con alcuno dei miei eventuali interlocutori americani di un caso che considero, per quanto ini riguarda, già conclusa Terzo: non ho la minima intenzione di mettere in discussione il patto da me sottoscritto e successivamente recepito in una sentenza italiana. L'ho affermato agli organi di informazione, in Parlamento, in ogni sede. Quante volte dovrò anco ■ ra ribadirlo? Quarto: ho incontrato e sentito telefonicamente più volte, da quando la Baraldini è tornata in Italia, l'ambasciatore degù' Stati Uniti a Roma, Foglietta. Ho anche cenato con lui, recentemente, presso la residenza americana. Credo potrà testimoniare che mai, ripeto mai, ho parlato con lui, che pure è stato parte di rilievo nel buon esito della vicenda ed è divenuto un buon amico, di ridiscutere l'accordo tra i due Paesi. Per quanto strano possa sembrare ad alcuni esponenti dell'opposizione, mi considero (ed evidentemente mi considerano tale anche gli americani) una persona di parola. Oliviero Diliberto Prendo atto della precisazione. Devo aggiungere però che le notizie riportate nell'articolo mi sono state riferite da fonti autorevoli [au. min.] Il ministro della Giustizia Oliviero Diliberto

Luoghi citati: Italia, Quarto, Roma, Stati Uniti, Usa