Mastella: la crisi è già aperta di Irene Pivetti

Mastella: la crisi è già aperta Con i voti del Polo viene nominato un Ds (che si è subito dimesso) alla presidenza della commissione per il Cermis Mastella: la crisi è già aperta Udeurfurioso per la bocciatura della Rivetti Aldo Cantillo ROMA «Neanche in Papuasia...». Toccato su un punto dolente, la presidenza delle commissioni, Clemente Mastella è furibondo. La candidata dell'Udeur alla guida dei parlamentari che indagheranno sulla strage del Cermis, Irene Pivetti, è appena stata bocciata a favore di un diessino, Luigi Olivieri. «Uno schiaffo inammissibile - reagisce Mastella -. A questo punto la crisi di governo va fatta subito. Olivieri sarà il becchino dell'Ulivo». Il suddetto, spaventato, si dimette. «E' stata un'incomprensione», minimizzano i Verdi, per bocca di Mauro Paissan. «Un equivoco», taglia corto Antonello Soro, capogruppo alla Camera dei popolari. «Un disguido», fanno eco 1 comunisti italiani. «Equivoco? Disguido? Ma chi vogliono prendere in giro?», tiene botta Mastella. Che dalla platea del congresso sdì, rinfrancato dal discorso di Boselli - «che sia crisi vera, con la leadership di D'Alema in gioco» -, conferma: «Non mi interessa se Olivieri si è dimesso. Sono fatti suoi. A quel posto io non mando più nessuno. Se apro la crisi? Ma la crisi è già aperta. E' nei fatti. La maggioranza non c'è più. C'è invece un pressappochismo, una strafottenza che mai la De si era permessa nei confronti dei suoi alleati. E la De aveva più del doppio dei voti dei Ds. Che imparino il galateo istituzionale». 11 punto, sostiene Mastella, è che «le presidenze di commissione sono tutte appannaggio degli altri, quelli che si dicono interessati esclusivamente al bene pubblico. Noi, che passiamo per arraffapoltrone, non ne abbiamo una. Non una». Per colmare la lacuna, la maggioranza patteggia con l'Udeur la guida della commissione d'inchiesta sulla strage del Cermi.s. «Io propongo il nostro Di Nardo - racconta Mastella -. Mi dicono che non va bene, non ha l'identikit giusto. Che gli mancherà mai? 1 capelli rossi? Una cultura cosmopolita? Va be', incasso il primo schiaffo e metto in campo la Pivetti. 11 presidente del partito. La seconda donna a presiedere la Camera, dopo la lotti, che tutti abbiamo commemorato qualche giorno fa, invocando altre donne ai vertici delle istituzioni. La Pivetti recalcitra. Io la convinco. E quelli che fanno? Me la bocciano». La prima votazione finisce 10 pari. Alla seconda, prevale il diessino Olivieri. Mastella annuncia: crisi subito dopo la finanziaria. La presidenza dei deputati diessini annuncia in una nota le dimissioni di Olivieri, e assicura che «i patti saranno rispettati». «Non è colpa nostra se il Polo ha votato per uno di noi», è l'autodifesa in forma le dei Ds. Che non migliora l'umore di Mastella. Anzi. «Quelli hanno letto nel nome di Olivieri il richiamo al beneamato Ulivo, e non hanno resistito alla tentazione di votarlo. La colpa è dei nostri alleati, non del Polo. L'opposizione fa il suo gioco: vede che la maggioranza ha due candidature, e appoggia quella che destabilizza il fronte opposto. Olivieri si è dimesso? Che resti pure; io non mando più nessuno». E la Pivetti: «Questa vicenda conferma rinaffidiibilii.il dei Ds. Noi dell'Udeur non abbiamo mai fatto mancare il nostro appoggio, a costo di farci definire ascari cu D'Alema e di scontentare la base. Ma non siamo masochisti. Non diventeremo lo zimbello della maggioranza». L'ex presidente della Camera ce l'ha anche con popolari e centristi: «Stiano attenti i cugini più prossimi e i parenti più lontani a tirare troppo la corda per paura di noi. Dimostreremo la nostra forza alle regionali». In vista delle quali Mastella promette sfracelli: «Con la crisi tutto è in discussione. Anche le alleanze per le amministrative. Sembra che l'Udeur abbia l'allergia alle presidenze. In Piemonte la Turco, nelle Regioni rosse guai a mettere il becco, la Calabria neanche a parlarne... non possono trattarci cosi». I tempi della crisi? Subito dopo la Finanziaria, secondo Mastella, che dissente da Francesco Cossiga: «Non c'è congresso diessino o effetto Duemila che tenga. Se aspettiamo ancora, arriviamo a febbraio, quando si preparano le liste per le regionali. No, la crisi va fatta subito e risolta in una settimana. Con un D'Alema bis? Chi mette in discussione il premier in questo momento, gli allunga la vita». Irene Pivetti con il segretario dell'Udeur Clemente Mastella

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