Scatta la corsa alla telefonia urbana di Roberto Ippolito

Scatta la corsa alla telefonia urbana A luglio finisce il monopolio della Telecom e Wind è pronta ad accollarsi il canone per partire prima Scatta la corsa alla telefonia urbana Anche a casa si sceglie sulla base delle tariffe Roberto Ippolito ROMA Il telefono come il telefonino. Il vecchio glorioso apparecchio fisso, piazzato sulla scrivania, sul comodino, su un mobile o una mensola, imita il giovane rivale. Anche lui fa assaporare al cliente il gusto della libertà: è pronto per farsi servire, per qualunque tipo di conversazione, da qualunque gestore del servizio e non più solo dalla Telecom Italia. In pratica: come attualmente chi si dota di un telefonino sceglie fra gestori diversi (Tim, Omnitel, Wind e presto Blu), chi usa il telefono fisso può optare per la Telecom o per uno dei 74 gestori già autorizzati a operare e naturalmente anche per più di un'azienda. Per il cliente (termine più corretto rispetto a quello di utente, legato all'epoca dei servizi pubblici gestiti dallo Stato in esclusiva) la rivoluzione è davvero semplice: basta scegliere il proprio gestore e poi tutto funziona come sempre. Ovviamente si può continuare a mantenere il rapporto con la Telecom se desiderato. Per i gestori la situazione è molto più complessa. In questo caso il confronto con i telefonini non è corretto: per la telefonia mobile ogni operatore impiega la propria rete, mentre per la rete fissa i gestori per offrire il servizio prendono in affitto (salvo eccezioni) la rete Telecom. La rivoluzione che gli italiani stanno conoscendo in queste ore è tutta qui: cade anche l'ultimo pezzo di monopolio delle telecomunicazioni, quello per le conversazioni urbane. La stagione della concorrenza completa parte con le decisioni prese martedì dall'Autorità di garanzia delle comunicazioni, l'organismo guidato da Enzo Cheli e nato proprio con il compito di gestire il passaggio dal monopolio alla liberalizzazione fissando le regole. In sintesi, le decisioni dell'Autorità portano il cliente nel libero mercato telefonico jn due tempi. Da gennaio 2000 chiunque può servirsi di un gestore diverso dalla Telecom anche per le urbane (oltre che, come già consentito, per le mterubane e le internazionali): per chiamare con u 1 altrooperatore deve però premettere al numero il suo codice d'identificazione, per esempio 1055 per Infostrada o 1088 per Wind, e deve ancora pagare il canone alla Telecom. Per questa fase, che è transitoria, Wind ha già annunciato di avere allo studio la possibilità di accollarsi il pagamento del canone pagato dai suoi clienti alla Telecom a partire da un certo livello di traffico con la rete fissa e con quella mobile. La concorrenza per le urbane dovrebbe concretizzarsi a tappe nelle diverse zone dell'Italia per la complessità dell'adeguamento della rete. Da luglio 200C il cliente può servirsi di qualunque operatore a sua scelta: della Telecom se lo desidera ancora, di uno diverso se lo ritiene più vantaggioso per il prezzo o la qualità del servizio. Dalla seconda parte del prossimo anno, infatti sarà possibile avere un rapporto con un altro gestore analogo a quello finora avuto con la Telecom, accettando le condizioni proposte per il servizio. Chi desidera voltare le spalle all'ex monopolista, può disdire il contratto di abbonamento: quindi non è più tenuto a pagare il canone. Chi preferisce allacciare un abbonamento con un altro gestore è pertanto Libero di farlo, ignorando l'esistenza della Telecom: paga il prezzo richiesto per le conversazioni e (ipotesi per il momento poco probabile) il canone qualora esistente. Eventualmente disdetto l'abbonamento con la Telecom, non avrà più bisogno di formare il codice di identificazione del suo nuovo gestore prima del numero. Gestore che provvedere a pagare alla Telecom l'uso della sua rete. Chi è interessato può disporre di più di un abbonamento, ammesso che la cosa abbia un senso ovvero una convenienza pratica. Da 1 tiglio disponendo di un contratto con qualunque gestore resta possibile aprire un collegamento tramite un altro operatore utilizzando il suo codice di identificazione, compreso il 1033 attribuito alla Telecom, trattata alla pari delle altre aziende. Riepilogando: da luglio il cliente può scegliere da quale gestore servirsi, non deve più formare il suo codice di identificazione, accet¬ ta le sue condizioni, non è più costretto a pagare il canone Telecom (azienda obbligata per i prossimi tre anni a rispettare a causa della sua posizione dominante i prezzi amministrati dall'Autorità, ma che in futuro per simmetra con i concorrenti potrebbe conquistare anche lei libertà di manovra commerciale). Chi decide di abbandonare la Telecom conserva comunque (purché ovviamente non si trasferisce in un altro distretto telefonico) il proprio numero telefonico. In altre parole: può tradire l'ormai ex monopolista, ma non deve cambiare i biglietti da visita. LE TELEFONATE DAL FISSO - i cost, attnb.wti a Telecom sono medi JiiiiH»^BPmc^ ^^^^^^^^^^^^^^^^^^ ^ TELEFONIA FISSA: I PRINCIPALI CONCORRENTI DP TELECOM CLIENTI IfflESf (TELEFONO1SETTORE ALBACOM 45,5% Albacom Holding (Bt50,5%, Bnl49,5%), 1 1 %tM \ „.,,.,.,. I»£% Mediaset, 9000 344 800-195195 az^nde 35%Eni FLASHNET 100% Cybernet 3S00 II 1923 famiglie GLOBAL ONE 33% Deutsche Telekom, 1 33% France Teiecorn, 1 4200 j 75 800-510121 aziende 33% Sprint INFOSTRADA IWr%Manrtesmann 2.134.000 271 155 famiglie ONIONCOM Umberto Ctsotti, VesnaBanos, 3S0 02-625211 famiglie Sandro Bordato PLAN ETWORK 75% Lulgi Orsi Carbone, Angelo Moratti, Paolo Merloni, Andrea \ 1 „„ famiglie, Rocca,GiampaoloAcerbi; 20.000 24 02-217231 ^ 25%Altri SWISSCOM l00%Swisscom 400 20 1672-10999 aziende TELEX IOO%SodeteEuropeenne mooo 800-221022 famigte de Communication * TELECOM PLUS INTERNATIONAL 60% Simonetta Del Gallo di Roccagiovine, 120.000 40% Altri TISCALI 90%ftenatoSoru, 10% Fondo Kiwi WIND 51% Enel, 24,5% Deutsche Telekom, 24,5% France Telecom 200.000 1.000.000* : 800-391391 aziende 600-810030 famiglie 159 famiglie ^ à

Persone citate: Angelo Moratti, Enzo Cheli, Holding, Paolo Merloni, Rocca, Simonetta Del Gallo, Umberto Ctsotti

Luoghi citati: Italia, Roccagiovine, Roma