Il Pasticciaccio, un successo costato vent'anni

Il Pasticciaccio, un successo costato vent'anni L COLLEZIONISTA Sandro Doma Il Pasticciaccio, un successo costato vent'anni RIMANE, è chiaro, l'impegno d'onore, per me, di pubblicare il romanzo romanesco, poliziesco, che ha questo lungo titolo provvisorio (forse accordabile al momento di stampare): Uucrpasticciaccio brutto de via Miratami». Cosi Gadda a Massimo Franciosa in «Che cosa fanno gli scrittori» nel 1951. Ma il titolo del romanzo, del quale i capitoli iniziali erano usciti su Letteratura fra il 1946 e il 1947, non muto e il libro rese, finalmente, gloria e qualche sospirato guadagno all'ormai sessantenne autore. Fu Garzanti a pubblicarlo in 5000 copie a giugno 1957 nella collana «Romanzi moderni» con sovraeoi>erta di Fulvio Bianconi. Per portare a termine il suo lavoro - definito da Calvino: «il romanzo di Roma» Gadda aveva impiegato quasi 20 anni e, per la meticolosa ricerca linguistica dei personaggi, frequentato le borgate romane, per avvalersi, infine, della consulenza di Mario Dell'Arco, curatore con Pasolini de Ixi poesia dialettale del Novecento. Dopo la prima uscita, il romanzo fu ristampato (ancora 5000 copie) a fine settembre '57. Intanto arrivavano i riconoscimenti: «Recensioni, interviste, e fotografie a domicilio alla mia insistente avvenenza...» e i 2 milioni del «Premio degli Editori» voluto da Cecchi quale indennizzo a Gadda per l'esclusione dal « Marzotto» cosi motivata dall'autore: «io sarei reo di codardo oltraggio (...) nei confronti del defunto mascalzone che ha rovinato l'Italia». Carlo Emilio Gadda Quer pasticciaccio brutto.... Garzanti 1957, L. 250.000lire Libreria Tomasetig, Vignate (Mi)

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