Andrea D'Amico nella «rosa» di Ancelotti

Andrea D'Amico nella «rosa» di Ancelotti Andrea D'Amico nella «rosa» di Ancelotti Un diciottenne di Cuneo portiere della Juventus L'esordio in Coppa con la prima squadra Anche Gorzegno è promessa bianconera CUNEO Il coronamento di un sogno o un probabile inizio di bella carriera calcistica? Probabilmente Andrea D'Amico, 18 anni, portiere di ruolo fin da quando aveva 5 anni, se lo sta chiedendo. Intanto si gode i primi risultati di lunghi sacrifici, ma non smette di allenarsi, tutti i giorni, prendendo il treno Cuneo-Torino accompagnato dal papà. Da sei anni nel settore giovanile della Juventus (lui tifosissimo della Fiorentina e di Toldo, al quale si ispira), dopo essere stato in panchina in prima squadra come secondo portiere nella sfida con il Milan (agosto scorso, «Trofeo Berlusconi») e all'Olimpico contro la Lazio, è stato chiamato dall'allenatore bianconero Carlo Ancelotti negli ultimi 8 minuti della partita di Coppa Italia a Napoli. Era circa l'82\ Rampulla si è infortunato, Ancelotti gli ha detto: «Coraggio, Andrea. Ora tocca te». Ecco come lui racconta quei momenti: «Un'emozione continua. Nel breve riscaldamento, all'ingresso in campo e tra i pali». Ma ha fatto bene il suo dovere: qualche rinvio, passaggi indietro dei compagni. Primo esame superato. In attesa di chissà quali altri appuntamenti con la gloria. Andrea D'Amico (quarto figlio di papà Fiorentino e mamma Maria, con i fratelli Orazio, Dario e Marcolino, portiere pure lui nell'Olmo Donatello, con la graziosa nipotina Sabrina a fargli da «mascotte») è calcisticamente cresciuto nell'Ac Cuneo di Vincenzo Musella. Poi è passato al San Paolo Cuneo. Tra gli allenatori ricorda il compianto Faletto e Chiaffredo Buffa, che lo scoprì valorizzandone il talento. «Era un giovane pieno di volontà ed è rimasto tale, si merita quello che sta avendo» spiega Buffa, diviso tra un po' di orgoglio e un po' di commozione. La svolta nel '94 quando Beppe Furino, dopo due «provini» ad Asti e Torino scelse Andrea per le giovanili juventine. E' il portiere titolare della Primavera (sabato c'è il derby con il Toro) allenata da Gasperini; è seguito principalmente da Maiani. Per ora ha lasciato gli studi. Vuole provare a dedicarsi al calcio a tempo pieno. Ci crede, è entusiasta. Auguri per un futuro ancora migliore. Tra i tanti talenti che dal calcio cuneese sono approdati alla Juventus c'è anche Marco Gorzegno, «nato» difensore nell'Auxilium Cu neo e nella Pedona, ora trasformato centravanti nella Primavera bianco nera. E' stimolato e seguito con passione dai genitori, spinto da un esempio di grandezza indiscussa, quel Marco Van Basten cui il Milan deve molto per i tanti trionfi cavallo degli Anni '80 e '90. Gorzegno (al quale il periodico «Hurrà Juventus» dedica nell'ultimo numero un ampio servizio) è stato Giova nissimo nella Juve, è passato all'Ac Cuneo 1905 (con cui l'anno scorso ha conquistato la Nazionale Dilettanti). Ora la Juventus l'ha richiamato in squadra: vorrà pure dire qualcosa! Auguri anche a lui. [1. t," Andrea D'Amico con Chiaffredo Buffa

Persone citate: Beppe Furino, Berlusconi, Carlo Ancelotti, Chiaffredo Buffa, Marco Gorzegno, Olmo Donatello, Vincenzo Musella

Luoghi citati: Asti, Cuneo, Italia, Lazio, Napoli, San Paolo, Torino