Per letto un bidone della spazzatura

Per letto un bidone della spazzatura Due uomini addormentati davanti alla San Vincenzo: organizzata vendita di beneficenza Per letto un bidone della spazzatura Suor Teresa: fra i disperati ci sono anche gli italiani Quando il giovane volontario, l'altra mattina, è corso a chiamarla, suor Teresa non voleva crederci. Poi però è uscita in strada, si è avvicinata al bidone verde scuro. E l'ha visto con i suoi occhi: un uomo di mezz'età, italiano. Aveva sistemato uno strato di cartoni sui sacchi dei rifiuti, si era arrampicato e si era rannicchiato lì, richiudendo quasi completamente il coperchio. «Lo conosciamo da tempo, viene da noi - dice suor Teresa - a prendere la colazione, ma non pensavo fosse a quel punto. Quanta disperazione...». La mattina dopo è successo ancora. Questa volta, a scegliere il cassonetto dei rifiuti accanto al portoncino amico dei Servizi Vincenziani di via Nizza 24 è stato un ragazzo nordafricano. «Quando ho aperto il coperchio, mi ha detto solo "Posso dormire ancora un po'?". Ma ci rendiamo conto? Queste persone potevano morire asfissiate». Da suor Teresa, come in tutti i centri dove religiose, religiosi e volontari assistono i poveri e i senza fissa dimora, l'inverno è la stagione dell'emergenza continua. Che qui non è un'espressione logora, ma è il campanello che suona a qualsiasi ora del giorno e della notte, è la richiesta di una coperta sotto la quale cercare un po' di riparo nella rientranza di un portone. «Giovedì, ne abbiamo distribuite 25. E come ogni anno mancano», dice la suora. «Arriva tanta gente nuova dalla Romania e dalla Moldavia, ma arrivano anche tanti italiani che una volta se la cavavano. In novembre abbiamo distribuito 337 nunvi tesserini. Ogni giorno fanno colazione qui 150-180 persone, la sera sono almeno in 250 a mettersi in fila per i panini». Ogni giorno, poi, decine di uomini, donne e bambini vengono forniti di vestiario, curati da sei medici volontari. Tutta questa povertà lo scorso anno ha voluto dire 8293 persone (6135 straniere, 2158 italiane). •E' un fiume che non si ferma mai racconta suor Teresa -. Tre sere fa, mentre stavo per andare a dormire, hanno suonato alla porta. Come ho aperto, una donna di colore mi ha messo tra le braccia un fagottino: una bimbetta di due mesi, bellissima. Mi ha detto: "Prendila tu, che altrimenti muore"». Mamma e bimba restano all'accoglienza di via Nizza, sistemate in qualche modo. Suore e volontari faranno tutto il possibile per aiutarle. Come cercano di fare - è un altro esempio per una madre albanese con due bimbe di 4 e 6 anni che hanno rischiato di morire in mare durante il "viaggio della speranza". «Ce le ha portate la polizia, il padre è stato espulso. Che cosa faranno, povera gente? Ogni volta che vedono il mare in televisione, le bimbe si mettono a urlare». Per aiutare tutte queste persone, ed in particolare per sistemare in una pensione i più sofferenti tra coloro che dormono per strada, suore e volontari hanno promosso una vendita benefica (fino all'8 dicembre, ore 8-18,30) di cose vecchie e antiche presso la Cappella dei Mercanti, via Garibaldi 25. Per offrire un dono la notte di Natale a chi non ha niente, fino a domenica 12 è anche possibile, in sede, acquistare i biglietti della sottoscrizione a premi. [m.t.m.l Suor Teresa mostra il cassonetto dei rifiuti davanti ai Servizi Vincenziani in via Nizza 24 dove l'altra mattina ha trovato un italiano di mezza età e ieri un giovane nordafricano addormentati

Persone citate: Suor Teresa

Luoghi citati: Moldavia, Romania, San Vincenzo