Saia gremita e intenso dibattito di oltre quattro ore venerdì sera al Centro San Secondo

Saia gremita e intenso dibattito di oltre quattro ore venerdì sera al Centro San Secondo Saia gremita e intenso dibattito di oltre quattro ore venerdì sera al Centro San Secondo «Questo piano regolatore non tutela il verde» Ambientalisti e comitati respingono i no del Consiglio ASTI La variante del piano regolatore che si appresta a ottenere, domani sera, il si definitivo dal Consiglio comunale, è stata oggetto di un dibattito intenso, durato oltre quattro ore, organizzato da cinque associazioni ambientaliste e altrettanti comitati, venerdì sera, al Centro culturale San Secondo. Sala gremita e numerosi spunti polemici verso scelte considerate poco rispettose dell'ambiente. Massimo Camussi, presidente di Italia Nostra parla di «patto mancato tra i cittadini e l'amministrazione». La contestata tangenziale SudOvest, l'inceneritore proposto da una società privata in zona Liot, il trasferimento della Sisa in Corso Casale sono stati tra gli argomenti più caldi. Ma dietro ad alcune di queste scelte si celano «prese di beneficio» speculative? Se lo è domandato Laura Quirico, tradizione familiare di florovivaismo alle spalle, ha messo nelle sue parole la rabbia degli abitanti di Valgera: «I terreni di corso Casale in cui, ora, secondo il piano regolatore, dovrebbe nascere il nuovo stabilimento Sisa, ancora nella primavera scorsa erano classificati agricoli. A giugno sono diventati industriali, ma un privato li aveva acquistati poche settimane prima». Il giornalista Sergio Miravalle, nelle vesti di moderatore «ma non troppo» (cosi premette all'inizio dei lavori perchè fa parte del comitato «Valle San Pietro-Difendiamo il verde di Asti») chiede alla signora: «Le risulta che lo stesso privato abbia acquistato anche i terreni del parco Monte Ramerò dove, sempre secondo il piano regolatore, dovrebbe nascere un albergo?». «Mi risulta di sì» risponde Laura Quirico. La platea (oltre 300 persone) mormora. Mauro Trivelli (Ppi) commenterà poco più tardi: «Certo quel signore ha delle indubbie capacità divinatorie». Non è l'unica considerazione sarcastica che punteggia la serata. Si sorride amaro, per esempio, quando Riccardo Turano (comitati «Corso Alba» e «Valle San Pietro») nel prendere posizione contro la tangenziale Sud-Ovest è costretto a metterla anche sul personale: «Quell'opera a 4 corsie, in viadotto e galleria, è un mostro di cemento e asfalto, che devasterà la zona di pianure e colline e non alleggerirà la città dal traffico. Passerà anche molto vicino alla mia casa: dalla camera da letto sono più o meno 30 metri». Ma anche Laura Quirico ha «preso» le misure: «Dal mio dondolo, sul balcone, soltanto 50 metri mi separeranno dalla nuova Sisa». Sulla tangenziale, Turano precisa: «Noi non bocciamo a priori qualsiasi idea di collegamento, ma questo progetto faranoico è inutile». Fuori dalla sala, in corridoio, ci sono le fotografie del quartiere di corso Alba con il fotomontaggio che fa calare un mega viadotto in un paesaggio di case e verde. Ci si chiede anche: «l'erchè, anziché prima di costruire un'opera così, non si punta a collegare subito la tangenziale Sud col casello autostradale Asti-Est, liberando corso Alessandria dalle code? Non ò più facile realizzare un collegamento di cento metri che uno da otto chilometri?». E le domande sono tante anche per le altre osservazioni che, proposte da ambientalisti e comitati, sono state respinte in blocco dalla maggioranza del Consiglio co¬ mimale. «Perchè - chiede Angelo Gragnolati del comitato Tutela Salute & Ambiente - s'insiste sul termodistruttore di zona Liot che nascerebbe in un'area abitata e destinata u espandersi?». Ma anche: perchè non si usano In linee ferroviarie minori come metropolitane leggere, non si fanno i pareheggi-scambiatori, non si tutelano i boschi di Valmanora? Giampiero Crosetti, cogestore del campo di motocross, tenta una difesa: ne nasce una disputa con una giovane coppia che abita nella casa più vicina al campo sulle difese dal rumore. L'assessore all'Urbanistica Giovanni Rostagno parla per 28 minuti, più volte interrotto: «Le osservazioni al piano - spiega - sono stato 234, di cui un centinaio non pertinenti. Una ventina quelle accolte, le altre ci nnpegnamo ad approfondirle più avanti, adottando eventuali varianti n piani particolareggiati». Sulla nuova Sisa: «Se non avessimo detto si alla rilocalizzazione in corso Casale, si rischiava che se ne andasse da Asti, perdendo 200 posti di lavoro». Quando dice «la tangenziale SudOvest è stata pensata tanti anni fa», gli ricordano dal pubblico: «Ma allo¬ ra in corso Alba non c'erano le case e poi l'idea di farla a quattro corsie è solo vostra». Ottiene l'effetto di irrigidire la platea quando commenta: «In questa sala non rappresentate la totalità dei cittadini, la maggior parte dei quali ha votato per questa amministrazione» e si prende un polemico applauso quando chiude annunciando: «Siamo per i parcheggi sotterranei in centro». Il collega Pier Paolo Pontacolone (Ambiente) cerca di sfumare le tensioni, assicura che «il termodistruttore non si farà se la maggiorparte degli astigiani non lo vorranno». Gli esponenti dei partiti del centrosinistra Passone, Bologna, Angela Motta, Maria Ferlisi, Giuseppe Goria invitano i comitati ambientalisti a continuare la mobilitazione, ma Giovanni Pensabone (Rifondazione) bacchetta: «In Consiglio comunale sul piano regolatore, prima che venisse esposto per le osservazioni c'è chi si è astenuto. Perchè non avete votato contro?». Ferrante Marengo (Lavori pubblici) difende l'ipotesi della «sua» tangenziale «perchè servirà anche il nuovo ospedale al Fontanino deciso dalla giunta Hianchino» e parla di viabilità come «possibilità di sviluppo economico dell'Astigiano». A fine serata i comitati ribadiscono: «Il discorso sul prg non è chiuso». Laura Quirico svela l'ipotesi di «comprare azioni della Smurfit Sisa, per dire la nostra anche all'assemblea dela società». Ieri mattina il sindaco Florio ha diffuso una nota per chiarire: «Il nuovo Prg serve per lo sviluppo della cita. L'unico "potere forte" che in cniesta vicenda ha prevalso è quello dell'amministrazione comunale. A coloro che si mobilitano contro la tangenziale ricordo che si tratta dell'attuazione di un punto rilevante del programma dell amministrazione, approvato, da circa il 60% degli astigiani». 11. n.) Gli assessori Rostagno Marengo e Pontacolone difendono le scelte della giunta A Valgera compreranno azioni della Sisa? li dibattito sulle scelte del piano regolatore di venerdì sera al Centro S.Secondo Tra gli intervenuti: Angelo Gragnolati, Riccardo Turano e Laura Quirico

Luoghi citati: Asti, Bologna, Italia