Ecco quanto pesano i ds in provincia

Ecco quanto pesano i ds in provincia Ecco quanto pesano i ds in provincia Tremila iscritti, 40 assessori e 32 mila preferenze SAVONA C'erano una volta i «Giovani leoni». Un gruppetto di ragazzi che venne chiamato a gestire il partito dopo che Carlo Giacobbe lasciò la segreteria per andare a fare il vicepresidente della Provincia. I maggiorenti del partito dovendo sostituire su due piedi il segretario e avendo Roberto De Cia che si aggirava nei corridoi di via Paleocapa pensarono di affidargli la guida del partito. Alcuni speravano di poter tenere i giovani al guinzaglio, altri ritenevano che il regno di De Cia avrebbe fatto da intermezzo pubblicitario per qualche nuovo astro. Invece De Cia si è attorniato di giovani e oggi la sua segreteria ha un'età media di 37 anni solo per «colpa» di Giancarlo Berruti che con i suoi 60 anni ha compromesso la linea verde ma ha risanato le finanze del partito. E così un gruppetto di under 40 si trova a gestire l'ultima organizzazione di partito. Una macchina che produce il 30 per cento di consensi a Savona, il 20,8 per cento in provincia, può contare su un esercito di oltre 3 mila iscritti e una cinquantina di amministratori nei vari enti locali. Se a questo si aggiunge che i ds hanno un budget di 220 milioni da gestire mentre molti partiti non possono più permettersi neanche il fax, i giochi sono fatti. Fra i fedelissimi del segretario figurano in prima linea Luca Delbene e Mirko Abbate. Due che per De Cia si farebbero crocifiggere. Poi c'è Giovanni Lunardon, il «cavallo» di razza, l'intellettuale cui la segreteria vorrebbe affidare il ruolo di capogruppo in Provincia al posto di Teresa Ferrando. Il gruppo dei collaboratori più stretti comprende inoltre Massimo Fantoni, Gianluigi Granerò (presidente della Lega cooperative), Franco Aglietto. Massimo Zunino, Giancarlo Berruti, Renato Zunino, Maura Camoirano. Dichiaratamente contrari Angelo Viveri e la sinistra del partito (Teresa Ferrando e Giovanni Urbani). Questi ultimi non gradiscono il progressivo edulcoramento e sbiadimento del partito tutto teso verso il centro, mentre Viveri vede minato il suo regno ingauno. Molto critico il partito degli amministratori in cui spiccano Lino Alonzo, Carlo Giacobbe, Roberto Peluffo e, ultimamente anche Giovanni Busso e Carlo Ruggeri. [e. b.) 1 1 HUMERI PEL PARTITO IN PROVINCIA |

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