Il primo cittadino di Castellaro sarebbe implicato nella «clonazione» del registro degli stupefacenti di Giulio Gavino

Il primo cittadino di Castellaro sarebbe implicato nella «clonazione» del registro degli stupefacenti Il primo cittadino di Castellaro sarebbe implicato nella «clonazione» del registro degli stupefacenti Truffa dei farmaci, indagato anche un sindaco Lucio Cagnacci, arrestato, si avvale della facoltà di non rispondere Giulio Gavino SANREMO Sale a tre il numero dei medici indagati per la «truffa dei farmaci» e nell'elenco delle persone raggiunte dagli avvisi di garanzia spunta anche il nome del sindaco di Castellaro, complice della «clonazione» del registro dei farmaci-stupefacenti della farmacia del paese. La giornata di ieri è iniziata con l'interrogatorio del principale indagato, Lucio Cagnacci, 41 anni, il manager-farmacista sanremese direttore della filiale di Pianezza della «Unifarma», colosso della distribuzione. Cagnacci, scortato dalla polizia, penitenziaria, senza «ceppi» ai polsi, in giacca di tweed e polo rossa, si è presentato di fronte al giudice per le indagini preliminari Eduardo Bracco assistito dagli avvocati Alessandro Moroni e Elvira Lombardi. Il magistrato gli ha letto i capi d'accusa e lui si è trincerato dietro un annunciato «mi avvalgo della facoltà di non rispondere». La difesaCagnacci, raggiunto dall'ordine di custodia cautelare per il rischio di inquinamento delle prove, sembra intenzionata ad approfondire il quadro probatorio delle contestazioni prima del confronto con il sostituto procuratore Marco Zocco. Al momento non si parla ancora di ricorsi al Tribunale del Riesame. MUDICI II terzo medico indagato è Sandro Pisano, 49 anni, residente in via San Francesco ad Arma di Taggia. Il suo nome si va ad aggiungere a quelli di Ezio Margino, 50 anni, via Queirolo ad Arma, e di Pietro Arieta, 44 anni, di Castellaro. Indagato anche un dipèndente dell'«Unifarma» di Genova, Rodolfo Bolsi, 63 anni, residente nel capoluogo in via Dei Giustignani. SINDACO II sindaco di Castellaro Gianfranco Anfiossi è indagato in relazione alla «clonazione» del registro dei farmaci-stupefacenti della farmacia del paese. Avrebbe certificato il volume (datato '95) su rischiesta di Cagnacci, del dottor Arieta (che riveste anche un ruolo di amministratore a Castellaro) e di un altro impiegato della rivendita. Una posizione marginale, rispetto all'inchiesta sulle truffe, sulla quale, comunque, sono state rilevate alcune intercettazioni. FARMACI II «giro d'affari» dei rimborsi illeciti individuati dal Nucleo Repressione Frodi della Guardia di Finanza al momento si aggirerebbe, al momento, intorno ai 20/30 milioni. Nel mirino i rimborsi di farmaci particolarmente costosi ma, in nessun caso, medicinali che appartengono alla «tabella-stupefacenti» del Ministero della Sanità. Si tratta di antibiotici e di prodotti specifici per la pressione, il cuore e altre patologie. RICETTE I «falsi» realizzati dai medici rappresentano la «tranche» più corposa dell'inchiesta. Casi diversi, con ricette «duplicate», intestate a pazienti che, addirittura, non si sarebbero mai recati in farmacia. Insomma, «prescrizioni fantasma» e non, con un caso, paradossale, di un anticoncezionale prescritto ad un'invalida civile al 100 per cento (paralizzata). INDAGINI II riserbo della Guardia di Finanza sulla vicenda, che vedrebbe almeno altre quattro persone indagate, è assoluto. I militari sono al lavoro sulla documentazione sequestrata negli uffici delle sedi «Unifarma» e in alcune abitazioni. Rimane inoltre da chiarire la vicenda relativa alla ricettazione di due «fustelle» (i tagliandi che si trovano sulle scatole dei medicinali) che appartengono ad altre regioni. ..-.liPH1 L'ingresso nel garage del tribunale dell'auto che ha scortato Lucio Cagnacci

Luoghi citati: Castellaro, Genova, Pianezza, Sanremo, Taggia