Università, molti ricercatori professori senza il concorso di Gianni Vattimo

Università, molti ricercatori professori senza il concorso Contro la legge che riguarda 20 mila persone protestano i docenti: una beffa Università, molti ricercatori professori senza il concorso ROMA. Siamo di nuovo al «todos caballeros»: ventimila ricercatori universitari - bravissimi alcuni, mediocri altri, scarsi altri ancora - potranno presto fregiarsi del titolo di professore universitario (sia pur di terza fascia), senza concorso, senza selezione, ma con il criterio del «chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori», in latino «ope legis». Il Parlamento, infatti, sta per congedare un progetto di legge che prevede l'istituzione di una terza fascia di professori universitari di ruolo, nella quale far transitare la citata massa di ricercatori. Dietro questo provvedimento c'è, certamente, la lunga attesa che molti di questi professionisti hanno sofferto in attesa di concorsi sempre rinviati, la frustrazione di molti di loro che rischiano di invecchiare in un ruolo che di fatto è solo la soglia della carriera universitaria, ma un gruppo di illustri docenti univerditari fa notare, attraverso una lettera appello, che un prowecUmento come quello prossimo all'approvazione, non solo stride con il dettato costituzionale, ma lede il già eroso prestigio dell'università e, oltretutto, inganna anche i beneficiari, in quanto li fa transitare in una fascia di docenza (la terza) che il recente riordino dello stato giuridico dei professori, abolisce dichiarandola «ad esaurimento». Insomma, sarebbe una promozione con beffa, sia per i 20 mila ricercatori, sia per l'istituzione universitaria. «Il prowedimento viola macroscopicamente il principio costituzionale del concorso per l'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni - dicono i firma! ari della wim Gianni Vattimo lettera - Di fatto si equipara coloro che in questi anni hanno ben operato, scientificamente e didatticamente, a coloro che poco o nulla hanno fatto», senza dire che «questa colossale promozione sul campo, bloccherebbe per decenni l'accesso alla docenza universitaria di generazioni di giovani, accentuando l'invecchia- ' mento del nostro sistema e la sua debolezza rispetto alle organizzazioni di ricerca degli altri grandi Paesi». Il documento, inviato alla «Stampa», è stato firmato dai seguenti professori: Carlo Angelici, Eva Cantarella, Vincenzo Cappelletti, Luigi Capogrossi Colognesi, Mario Caravale, Elio Caserta, Pierangelo Catalano, Filippo Chiomenti, Giovanni Conso, Gastone Cottino, Francesco D'Agostino, Andrea Di Porto, Umberto Dianzani, Gianni Ferrara, Alessandro FigàTalamanca, Filippo Gallo, Massimo Luciani, Renato Mannheimer.. Guido Martinotti, Gian Savino Pene Vidari, Alessandro Pileri, Gian Enrico Rusconi, Chiara Saraceno, Sandro Schipani, Feliciano Serrao, Fedenco Sorrentino, Paolo Sylos Labini, Mario Talamanca, Nicola Tranfaglia, Gianni Vattimo. Per adesioni contattare l'e-mail noùpelegisCnuniromal.it wim Gianni Vattimo

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