E se l'Enel riscalderà l'acqua verranno anche costruite due piscine

E se l'Enel riscalderà l'acqua verranno anche costruite due piscine E se l'Enel riscalderà l'acqua verranno anche costruite due piscine Casa di riposo da 280 posti Vado Ligure si accorda con la Ferrerò VADO L Vado avrà una casa di riposo con 300 posti letto e forse due piscine. La partita si sta giocando in questi giorni. Il sindaco Roberto Peluffo lunedì porterà in Consiglio comnunale la convenzione con la Fondazione Ferrerò che già prevede la costruzione dell'istituto per gli anziani. Se l'Enel fornirà l'energia per il riscaldamento dell'acqua, si faranno anche le piscine. Il Comune intende cedere un terreno di 17 milametri quadrati in località Bricchetti alla Fondazione Penero al prezzo di 460 milioni. Qui verrà realizzata una grande casa di riposo in grado di ospitare 88 anziani autosufficienti, 88 non autosufficienti, 60 handicappati fisici lievi, 60 handicappati psichici, 15 pazienti affetti dal morbo di alzheimer. I vadesi per accedere alla casa di riposo pagheranno una quora agevolata fra le 70 e le 80 mila lire al giorno. Per la Ferrerò si tratta di un investimento di una quindicina di miliardi che prevede fra l'altro l'assunzione a pieno regime di 150 persone. I lavori, se tutto procede LETTERE AL GIORNALE Tassa sui turisti un balzello inutile turisti» quel giudizio iniziale del tutto negativo. In provincia di Savona le presenze alberghiere sono circa 7.300.000 all'anno. «Poche migliaia di lire» per presenza significano comunque decine di miliardi di nuova tassazione. Un'imposta del tutto discriminatoria. Perché l'ammontare delle presenze alberghiere nel Savonese impallidisce di fronte alle stime di presenze turistiche nelle seconde case (23 milioni) impossibili da sottoporre a imposizione. E la spesa alberghiera, all'interno del costo del soggiorno di un cliente che pernotta in hotel, rappresenta solo il 40% del totale. In Riviera, quindi, la tassa andrebbe in realtà a colpire solo un 15% del reddito originato dal business turistico. Massimo Parodi, Presidente dell'Unione Albergatori della Provincia di Savona Un balzello iniquo, indiscriminatorio, inutile. L'introduzione della «tassa sui turisti», proposta dal ministro Amato, rischia di diventare un boomerang, con negativi effetti a cascata, per gli alberghi della Riviera. La tassa, si dice, sarà di poche migliaia di lire per presenza, cifra che non ridurrà la capacità di attrazione verso il turista. Dando per scontato che l'intero ammontare possa essere trasferito sulle tariffe alberghiere.Gli alberghi tuttavia, non si possono permettere gli stessi listini degli hotel di Firenze o Venezia, per cui le poche migliaia di lire incideranno percentualmente in misura molto maggiore che nelle grandi città. Inoltre, non è ipotizzabile che l'intera tassa possa essere scaricata sulle tariffe. Sarà l'albergatore a dover ulteriormente restringere i propri margini operativi, da dove attinge le risorse non solo per gestire la propria azienda ma anche per programmare i necessari investimenti. Ma altre considerazioni inducono a dare della «tassa sui Sugli Orti Folconi interviene 11 legale A proposito dell'articolo «Orti Folconi - Una causa contro il Comune», lo scrivente in qualità di avvocato dei proprietari degli appezzamenti di terreno LAVOR I ASL

Persone citate: Massimo Parodi, Roberto Peluffo

Luoghi citati: Firenze, Lettere, Savona, Vado Ligure, Venezia