Si è aggravata la posizione di Sonia «Conosceva il folle disegno ili Fabio»
Si è aggravata la posizione di Sonia «Conosceva il folle disegno ili Fabio» Le testimonianze degli amici sono discordanti, per questo resta in carcere Si è aggravata la posizione di Sonia «Conosceva il folle disegno ili Fabio» Giuliano Vignolo CHIAVARI La posizione di Sonia Franceschi, la ragazza chiavarese di 20 anni coinvolta nel delitto di corso Dante, non è migliorata dopo l'interrogatorio dell'altro ieri. Il giudice per le indagini preliminari Andrea Del Nevo ha infatti confermato i fermi giudiziari per lei e il fidanzato Simone Fazio, autore materiale dell'omicidio. «La posizione di Sonia è delicata - ha detto ieri il Pm Margherita Ravera nell'unico breve momento in cui, raggiunta in Tribunale, ha accettato di parale con i giornalisti. Esistono elementi seri. La situazione indiziaria è tale per cui ho chiesto la convalida del fermo con l'accusa di concorso in duplice omicidio». Sonia l'altro ieri è stata interrogata dalle 16 ad oli.re 1 e 19 : era assistita dai suoi difensori, gli avvocati Margherita Pantano e Andrea Vernazza. Il Pm Margherita Ravera ieri ha spiegato quanta importanza rivestano le dichiarazioni accusatorie di alcuni amici di Sonia che avrebbero testimoniato di averla sentita parlare di un progetto criminoso nei confronti dei nonni di Simone. Qualcuno afferma anche di averla sentita accennare ad un possibile affare che avrebbe procurato una bella cifra. La posizione della giovane oggi è ancora più delicata se si considera il fatto che subito dopo essere stata ascoltata dal giudice De Nevo è stata ricondotta in carcere a Pontedecimo: quindi non è stata accettata la richiesta di arresti domiciliari. La giovane sarebbe stata vista con Simone nei pressi dell'abitazione dei nonni in corso Dante, prima del delitto. In base ad una attenta ricostruzione dei fatti U sostituto procuratore Margherita Ravera non esclude che Sonia fosse presente, in auto o nel palazzo, o comunque in corso Dante, al momento del duplice omicidio. «Abbiamo valutato attentamente anche tutti gli elementi a suo favore - ha spiegato Marghe¬ rita Ravera - ma non sono stati sufficienti per evitare la convalida del fermo». Il magistrato inquirente ha ripetuto che Sonia e Simone sono stati visti insieme il giorno del delitto. L'abbi della ragazza, anche se sostenuto dagli amici del bar di San salvatore, sarebbe debole, ci sarebbero alcune discordanze, «testimonianze non chiare contraddittorie». Alla dottoressa Ravera è stato chiesto se Giovanni Battista Morachioli e Pia D'Amato, genitori di Simone, possono considerarsi coinvolti in qualche modo nell'omicidio. «Sicuramente i genitori sono stati informati successivamente», è stata la breve risposta del magistrato. Sembravano invece tanti i particolari a favore di Sonia Franceschi, che aveva un alibi di ferro per il pomeriggio di giovedì, giorno del debtto. Oltre alle testimonianze dei suoi amici del bar Nuovo di San Salvatore, alcuni dei quali sarebbero pronti a giurare che la ragazza ha passato il pomeriggio con loro ed è stata accompagnata a casa dopo le 19, Soma ha spiegato di avere stabilito un record in un videogioco, proprio nell'ora in cui si presume sia stato compiuto il delitto. Effettivamente nel videogioco ci sono le lettere «SO», che potrebbero essere le prime due di Sonia, ma la machinetta pur registrando la data del giorno, non dà alcuna indicazione sull'ora. I sommozzatori all'opera nella ricerca del coltello usato per uccidere gli anziani Sonia Franceschi in posa per il fotografo: avrebbe voluto fare la modella
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