«Mai più i nostri arbitri a dirigere la Ronchese» di Massimo Delfino

«Mai più i nostri arbitri a dirigere la Ronchese» Dopo l'aggressione al giovane Lucio C. «Mai più i nostri arbitri a dirigere la Ronchese» Da Novi la richiesta sarà presto inoltrata ai designatoli del comitato della Liguria Massimo Delfino NOVI LIGURE Mai più un arbitro novese sul campo di Ronco Scrivia. E' questa la richiesta che i fischietti locali intendono inoltrare alla sezione Aia di Genova, chiamata oj>ni settimana alle designazioni nei campionati dilettantistici e nelle categorie giovanili. «E' indispensabile una risposta forte del nostro gruppo, dopo la vergognosa aggressione ai danni del giovane Lucio C. - spiegano alla sede di piazza Dellepiane -. Nei prossimi giorni riuniremo il direttivo e valuteremo nei dettagli la situazione. Poi, esporremo le nostre istanze ai vertici liguri». Possibile uno sciopero, magari con la solidarietà dei colleghi genovesi? «Certamente no - replicano a Novi -. Serve il consenso dei massimi esponenti nazionali per una simile iniziativa e non intendiamo arrivare a tanto». L'obiettivo è invece quello di non dirigere più incontri della Ronchese, sia in Prima Categoria (dove milita la prima squadra), sia tra gli Juniores, gli Allievi, i Giovanissimi e gli Esordienti. La vicenda di Lucio ha scosso profondamente la sezione Aia di Novi, che vanta un arbitro di serie A, Stefano Farina, e l'emergente Alessandro Acri, fresco d'esordio in Interregionale e pronto ad emulare il padre Camillo, approdato alla Escluso lo«E' però nuna rispo sciopero ecessaria sta forte» Can negli Anni Ottanta. «Purtroppo, negli ultimi tempi le intemperanze ai danni delle "giacchette nere" si sono moltiplicate e anche noi, nel nostro piccolo, siamo stati colpiti duramente - affermano alcuni arbitri novesi - , Qualche mese fa era stato preso di mira un collega con sei anni di esperienza tra i dilettanti, messo "ko" da una violenta testata all'uscita dagli spogliatoi. Ma il fatto dell'altra settimana è ancora più grave perché ha riguardato un ragazzo di 17 anni, picchiato dai genitori dei bambini di una squadra Esordienti». Proprio l'aggressione a Lucio al termine della sfida tra Ronchese e Praese ha indotto l'ex arbitro Gianni Tagliani, attuale assessore alla Cultura di Castelnuovo Scrivia, a scrivere una pesante lettera d'accusa e a chiedere che i padri e le madri dei giovani calciatori non vadano più allo stadio al sabato pomeriggio. La «provocazione» di Tagliani ha colto nel segno e ha riscosso il quasi unanime consenso dei dirigenti delle società della provincia. Il genitore è spesso un «peso» per i club: si comporta da «ultra» contro l'arbitro e spesso mette in difficoltà l'allenatore, esigendo che il figlio sia sempre titolare. Non a caso, molti trainer delle categorie giovanili ammettono che «il sogno è quello di allenare una squadra di orfani». Escluso lo sciopero «E' però necessaria una risposta forte» Uno scorcio degli impianti sportivi di Ronco Scrivia teatro dell'aggressione a Lucio, 17 anni. Sotto l'ex fischietto Gianni Tagliani autore della lettera in cui invita i genitori a non andare allo stadio

Persone citate: Alessandro Acri, Gianni Tagliani, Stefano Farina

Luoghi citati: Castelnuovo Scrivia, Genova, Liguria, Novi Ligure, Ronco Scrivia