Mercedes crede nella Smart: arriva la versione a gasolio | di Renzo Villare

Mercedes crede nella Smart: arriva la versione a gasolio | Mercedes crede nella Smart: arriva la versione a gasolio | La mini tedesca non molla e si prepara a nuove sfide Renzo Villare CATANIA La Smart non è più la «spina nel fianco» della DaimlerChrysler. Mutata la visiono globale, pur restando ancora posante la situazione finanziaria, rappresenta «un investimento per il futuro ed è un marchio dol Gnippo a tutti gli effetti». Lo ha detto Andrea Renschler, dal mese scorso nuovo presidente dalla Mcc Smart, alla presentazione internazionale di una nuova versione della piccola biposto di casa Mercedes. Si tratta della Smart Diesel, equipaggiata con il più piccolo motore a gasolio ad iniezione diretta Common Rail mai costruito por un auto: 3 cilindri di 709 ce, con potenza di 30 kW (41 Cv), volocit.ii massima di 135 km/h e consumo medio di appena 3,4 litri por 100 km. Ha un cambio sequenziale a 6 marco, che diventa automatico premendo un pulsante sulla leva. In Italia ò ora disponibile a un prezzo che parte, chiavi in mano, da 18.960.000 lire. Si aggiunge alle duo versioni a benzina, sul increato da quasi un anno, di 599 ce, sempre a tre cilindri, da 33 kW (45 Cv) o 40 kW (55 Cv). A metà dol 201)0 arriverà anche la calmo e fra un paio d'anni non è esclusa una 4 posti. L'adozione di questo propulsore a gasolio, por certi versi mollo interessante, conferma la vocazione della Smart all'elevata tecnologia. Nel test su strada la mini si è comportata bene pure su un percorso, intorno alle pendici dell'Etna, splendido dal punto di vista panoramico, ma tormentato comò fondo e con curve più adatte a una sportiva di rango elio non a questa vetturetta lunga soltanto duo metri o mozzo. Che pure non ha sfigurato, anzi si è districata bene, anche se con qualche incertezza soprattutto por la lentezza del cambio. Ma, si sa, è un mozzo studiato soprattutto per la città. Il lavoro svolto c i programmi futuri - ha aggiunto Renschel dimostrano conio il legame di DaimlerChrysler con Smart «non ò più soltanto una professione di fede, ma un punto formo per voltare pagina e dire addio alla fase in cui si parlava di progetto». Tanto che «Jurgen Hubbert, oltre ad essere il responsabile del marchio Mercedes, lo è adesso anche di quello Smart. Di qui la nuova organizzazione di vendita, con il coinvolgimene diretto della DaimlerChrysler». «E il marchio - ha concluso - è destinato a rappresentare, accanto alle più blasonate vetture del Gruppo, l'altra auto, spiritosa, divertente, innovativa, che già oggi vale il 5% delle vendite globali». Con la versione Diesel sono state apportate diverse modifiche, allargate anche a quelle a benzina, tra cui interventi sull'autotelaio per un maggiore confort, ripartitore elettronico della forza frenante Ebv di serie, portellono con apertura dall'interno, sedili più imbottiti. I traguardi sono ambiziosi: le previsioni per quest'anno, nonostante il limite dei due posti secchi, sono, secondo i dirigenti della Mercedes Italia, di 80 mila in Europa e oltre 17 mila nel nostro Paese, considerato un mercato tra i più importanti, e per.il Duemila rispettivamente di 100 mila e intorno a 20 mila. Dalla Smart all'intero Gruppo, almeno per quanto riguarda il nostro Paese. A parlarne è stato Eberhard Laur, vice presidente della DaimlerChrysler Italia, la società guidata da Jochen Prange, di cui è stata completata recentemente la struttura. Con un fatturato previsto a fine anno di 6 mila miliardi di lire e con circa mille dipendenti, le consegne in Italia nel '99 supereranno le 90 mila vetture (Mercedes, Chrysler e Smart) e 20 mila tra furgoni e veicoli industriali: un anno d'oro per il Gruppo nel nostro Paese. E mantenere una quota così importante è la previsione per il 2000. | Nuova versione per la Smart: un Diesel 3 cilindri con 41 cavalli

Persone citate: Andrea Renschler, Eberhard Laur, Jochen Prange, Jurgen Hubbert

Luoghi citati: Catania, Italia