Avantime, primi passi nei futuro di Giulio Mangano

Avantime, primi passi nei futuro Un convegno a Berlino sulle tendenze dell'auto: design, stile e gusti Avantime, primi passi nei futuro La Renault spiega la «filosofia» della vettura Giulio Mangano BERLINO Come sarà il futuro? La scadenza di fine secolo è utile per guardare un po' più lontano e interrogarsi sul cosa ci aspetta a lungo termine. Una sorta di autoanalisi che ha visto nei giorni passati Renault Italia riunirò architetti, sociologi, stilisti dell'auto ed esperti del settore a Berlino, città-simbolo della Germania riunificata e dell'Europa di fino millennio. Per parlare di Avantime, nuova frontiera non solo di un prodotto a quattro ruote, ma della stessa idea di mobilità. Non a caso la Francia è, storicamente, il Paese che più di altri ha cercato di percorrere la via dell'originalità stilistica e funzionale, rompendo regole e schemi convenzionali con vetture sconcertanti" all'atto della presentazione, ma poi amate ed entrate nella storia dell'automobile: dalle Citroen Traction, 2Cv e Ds alle Renault 4Cv, 4, 16, 14, Espace, Twingo, Scénic... Renault si riscopre la vocazione di «architetto dell'auto», sostenendo che: «la tradizione è guardare avanti e darsi gli strumenti più avanzati per continuare a essere innovativi nei concetti automobilistici, attraverso architettura e stile». Siamo in una fase di transizione. La rivoluzione telematica - con le informazioni e lè immagini che ci arrivano scorrendo sull'invisibile rete di Internet o dai 36 mila metri di quota dei satelliti TV - assegna all'auto un ruolo diverso o più gratificante: la usiamo sempre mono por andare a spedire una lettera, a comprare un libro o il giornale, visto che possiamo farlo senza muoverci da casa, navigando su Internet. Le vetture avranno sempre più una funzione di appagamento. In un mondo iponecnologico in cui tutto funziona ormai con grande precisione - dall'orologio al quarzo da due dollari al fax, dalla penna a sfera da mille lire alle automobili a basso costo - i valori che motivano le scelte sono altri: gusto estetico, personalità, esclusività, emozione. Qui lo ha ricordato il sociologo Domenico De Masi (riprendendo un concetto espresso qualche anno fa da Umberto Eco e, prima ancora, da pensatori scandinavi e statunitensi): ormai l'auto di lusso non è la più ricca e veloce, ma quella che assicura silenzio e spazio, che ci protegge dalla confusione esterna ed è in linea con il nostro senso estetico. In tale ottica, in un mondo che tende a decretare il successo di un prodotto più per la comunicazione pubblicitaria che la qualità e l'efficienza, Avantime assume un ruolo di importante traghettatrice. Da uno passato fatto di Cv e Km/h, verso un domani costruito sulla qualità della vita. Sarà vero? La verifica è rinviata al momento in cui il ccupé-monovolume arriverà sul mercato, in giugno. I tedeschi, padri storici delle ammiraglie di lusso (Mercedes, Bmw, Audi) aspettano curiosi.

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