Strasburgo: sospendete l'esecuzione di Ocalan
Strasburgo: sospendete l'esecuzione di Ocalan La richiesta della Corte europea per i diritti umani Strasburgo: sospendete l'esecuzione di Ocalan BRUXELLES La Corte Europea dei diritti dell' uomo ha chiesto alla Turchia di sospendere l'esecuzione del leader curdo Abdullah Ocalan in attesa delle sentenza. I giudici di Strasburgo hanno cosi accolto le richieste degli avvocati di Ocalan i quali reclamavano delle misure provvisorie in attesa dei tempi non certo rapidi della sentenza. L'articolo 39 della convenzione prevede infatti che «su domanda di una parte o di altre persone interessate o anche d'ufficio, la Camera possa indicare alle parti ogni misura provvisoria ritenuta necessaria nell'interesse delle parti e del buon funzionamento della procedura». La Corte europea dei diritti dell'uomo è stata l'ultima carta giocata dal leader curdo, e ha buone probabilità di essere quella decisiva. A Strasburgo, i suoi avvocati avevano presentato ricorso per violazione dell'articolo 2, che garantisce il diritto alla vita, dell'articolo 3 che vieta la tortura, pene o trattamenti disumani o degradanti, dell'articolo 5 che garantisce il diritto alla libertà e alla sicurezza e dell'articolo 6 che garantisce il diritto ad un processo equo. Il governo turco, appresa la notizia, si è subito riunito per una riunione straordinaria allo scopo di valutare la decisione della Corte Europea. Il primo ministro Bulent Ecevit ha avuto un colloquio con i capi dei dicasteri degli Esteri, Giustizia e diritti umani per fare il punto della situazione. «Adesso il governo turco, il parlamento e l'opinione pubblica debbono rispettare la decisione europea» ha detto il segretario generale dell'Associazione turca per i diritti umani Nazmi Gur. Secondo Gur è ora tempo che la Turchia «abolisca la pena di morte» che nel paese non viene più ratificata in parlamento dal 1984. [Agi-Ansai
Persone citate: Abdullah Ocalan, Bulent Ecevit, Nazmi, Ocalan
Luoghi citati: Bruxelles, Strasburgo, Turchia
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