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Telecinco, altri guai per Berlusconi Telecinco, altri guai per Berlusconi Pm spagnolo lo accusa per 12 reati fiscali Gian Antonio Orighi MADRID A due anni e mezzo dal luglio '97 quando il «Tribunale AnticoiTuzione» cominciò le indagini su «Tele cinco» una tv privata di cui la Fininvest ha sempre assicurato di possedere solo il 25% del capitale azionario - il Procuratore anticorruzione di Madrid Carlos Castresana ha deciso di appoggiare la richiesta del giudice Ha Rasar Garzón perchè il Parlamento europeo tolga l'immunità parlamentare a Silvio Berlusconi e a Marcello Dell'Utri. I due eurodeputati sono accusati par complessivi 12 reati: sei di frode fiscale continuata per circa 200 miliardi a testa, altri sei di falso in bilancio e falso in documenti di trasmissione di azioni. Imputazioni che, per il codice spagnolo, comportano vent'anni di prigione. Castresana, 42 anni, presidente della «Unione progressista dei pm» e amico del magistrato di Mani pulite Francesco Greco, ha convocato la stampa per consegnare un documento di 30 pagine che accompagnerà la richiesta formulata il 27 ottobre alla Corte di Cassazione di Madrid da Garzón. Secondo il pm, la Fininvest, nonostante la legge sulla tv privata lo proibisse, controllò con società di comodo e uomini di paglia molto di più del 25% del capitale azionario e produsse fatture false. Castresana parla anche di una «Fininvest este¬ ra che realizzò pagamenti dalla Svizzera, in pesetas, il cui destino finale si ignora, ma eseguiti in una presunta situazione di illegalità amministrativa su cui gli organismi di controllo di allora non intervennero mai». In serata il commento della Fininvest: «C'è da rimanere allibiti. Castresana ignora i risultati di due anni di indagini, perizie, testimonianze, interrogatori svolti presso la Audiencia Nacional e che avevano portato i successivi atti emessi dal giudice Garzón ad un netto ridimensionamento delle accuse. In sostanza il Procuratore ripropone le contestazioni iniziali esclusivamente basate su elucubrazioni, ipotesi e congetture».